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Da "Umanità Nova" n.30 del 3 ottobre 1999

Letture

Segnalazioni editoriali: Samizdat

Continua senza soste l'infaticabile lavoro editoriale dei compagni della Samizdat di Pescara (via milite ignoto 72) che riproducono in proprio, in bella veste grafica, opere significative del pensiero anarchico di questo secolo. Ora è la volta di due volumi della collana `il pensiero libertario' : "Pietro Gori" di Carlo Molaschi ed "Errico Malatesta" di Armando Borghi. Due biografie, uscite a poca distanza di tempo, su altrettanti personaggi fondamentali nello sviluppo del movimento anarchico italiano ed internazionale, due militanti la cui opera di agitazione e di propaganda ha lasciato una traccia profonda nella storia delle lotte di liberazione umana.

Il primo è un volumetto di 70 pagine (12.000 lire) scritto da Carlo Molaschi, figura di spicco dell'anarchismo milanese di questo inizio di secolo, prima individualista, poi sull'onda del biennio rosso e del nascente terrorismo fascista, militante dell'unione anarchica italiana. Perseguitato dalla dittatura , imprigionato e confinato, Molaschi è un chiaro rappresentante di quella cultura `superomistica' messa in crisi dagli sviluppi del conflitto sociale con cui seppe fare i conti fino in fondo . Il suo approccio alla figura di Pietro Gori, visitato negli aspetti che più lo resero famoso e amato, in Italia ma non solo, quello di oratore e di poeta , di propagandista efficace, è significativa a questo riguardo.

Il secondo invece è un volume di 240 pagine (24.000 lire) scritto da armando borghi, l'anarchico segretario nazionale dell'unione sindacale italiana fino al 1923, quando questa organizzazione era in grado di mobilitare i lavoratori di diverse regioni italiane, dall'Emilia alla Toscana, dalla Puglia alla Liguria. In prigione con Malatesta, all'indomani della conclusione ingloriosa del movimento di occupazione delle fabbriche (il principale tentativo rivoluzionario operato in Italia in questo secolo), in esilio durante il fascismo, direttore di `Umanità Nova' dal 1953 al 1968, borghi è stato un militante di primo piano dell'anarchismo italiano, un testimone prezioso di avvenimenti salienti della storia italiana.

Dal suo libro su Malatesta esce un affresco, vivo e sanguigno come il suo carattere schiettamente romagnolo, di un'epoca di rottura rivoluzionaria e di un movimento sempre generoso nel suo tentativo di costruzione di un'alternativa sociale.

Nel segnalare questi due libri, ricordiamo che essi si inseriscono in una produzione editoriale che spazia da testi di Max Nettlau a quelli di Ugo Fedeli, Gino Cerrito, Luce e Luigi Fabbri, Daniel Guerin: 21 titoli che si possono richiedere all'editore.

M.V.



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