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Da "Umanità Nova" n.31 del 10 ottobre 1999

Inform@zione

S. Biagio Platani
Dopo atto giorni di digiuno, Enrico Caldara ha interrotto lo sciopero della fame iniziato perché "venga finanziato da parte della Regione Sicilia il rimboschimento dei 350 ettari di terreno, ceduti volontariamente dai cittadini sanbiagesi; che vengano finanziati e realizzati i laghetti collinari, allo scopo di rendere irriguo almeno 1/3 del territorio sanbiagese; che venga istituito un Centro Sociale polifunzionale al servizio di tutti i cittadini; per un miglior funzionamento dei servizi sociali, con maggiore attenzione nei riguardi dei portatori di handicap" (cfr. UN 28). Lo sciopero è stato interrotto perché l'iniziativa di Caldara ha portato ad alcuni primi, parziali risultati.

Il 19 settembre nell'ambito di un'assemblea tenutasi a S. Biagio si è costituito il Comitato Cittadino in difesa dell'occupazione, dell'ambiente, dello sviluppo agricolo e dei servizi socio-culturali. Il dibattito sviluppatosi nel corso dell'assemblea ha evidenziato il proposito di impegnarsi affinché le risorse e i finanziamenti di cui dispone il Comune siano investiti in armonia con le esigenze dei cittadini e del territorio. Questioni centrali per la crescita occupazionale e culturale sono state individuate nella forestazione (a San Biagio Platani la percentuale di bosco è sensibilmente inferiore alla media regionale), nel Centro sociale polivalente e nello sviluppo agricolo. Su tali problemi il Comitato ha avuto un incontro con il sindaco, dal quale è emersa una disponibilità ad occuparsi dei temi sottopostigli.

L'impegno del Comitato cittadino è a non fermarsi alle parole di un politico che possono ridursi a mere promesse ed a continuare l'azione di autorganizzazione dal basso delle lotte sul territorio cittadino.

Ro. Sa.



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