unlogopiccolo

Da "Umanità Nova" n.31 del 10 ottobre 1999

Senza Frontiere. Brevi dal mondo

Sahara occidentale - si prepara lo stato di assedio ?

Almeno 3 morti, oltre 50 feriti e 64 arresti sono il bilancio della repressione, perpetrata dalle forze militari marocchine, nella città di El Ayun (Sahara Occidentale). La denuncia è venuta ieri dal rappresentante del Fronte Polisario a Madrid (Spagna). "Dallo scorso 26 settembre - ha detto - la città è in stato d'assedio e qualsiasi dimostrazione di dissenso viene soffocata con brutale violenza." Anche nelle città di Smara e Dakhla i militari vigilano con il pugno di ferro imponendo un vero e proprio stato d'assedio. Qualsiasi dimostrazione di dissenso viene stroncata sul nascere.

Burundi - 250.000 internati e decine di morti

Sono oltre 250mila i civili hutu rinchiusi nei "Campi di protezione (Concentramento)" allestiti dai militari governativi nella Provincia burundese di Bujumbura Rural. Si tratta di veri e propri lager, in cui l'acqua e il cibo vengono distribuiti col contagocce e ai quali gli operatori esterni non accedono. Nell'ultima settimana sono già morte alcune decine di persone a causa degli stenti e delle condizioni igienico-sanitarie in costante deterioramento. Il tutto nel silenzio della stampa internazionale.

21 ottobre 99: giornata contro Echelon

Echelon è un sistema di sorveglianza sulle comunicazioni elettroniche disegnato per individuare nei testi che circolano parole come "rivoluzione", "rivolta" "hacktivism", ecc. Per la giornata del 21 ottobre si propone di far circolare una mole enorme di testi contenenti queste parole, in modo che il sistema possa ingorgarsi e, almeno per qualche ora, risultare inefficace. Per contribuire all'intasamento basta mandare un messaggio informatico a qualsiasi indirizzo che contenga almeno 50 parole come quelle sopra indicate. Non è necessario che il testo faccia senso, tanto Echelon si limita ad individuare i termini e non è in grado di leggere il contesto.

Appello circolato tramite A-Infos (trad. di A.)

L'Osservatorio sulle miniere in Canada

Nei giorni dal 10 a 12 settembre, a Ottawa, la nazione Innu e l'Osservatorio sulle miniere hanno tenuto una riunione alla quale erano presenti oltre 75 capi aborigeni e lavoratori tecnici di oltre 30 comunità coinvolte dall'attività mineraria in Canada.

L'attenzione dei lavori si è incentrata sullo sviluppo minerario in terre aborigene, sulle reazioni delle comunità alle operazioni e sulle azioni da intraprendere per il risanamento delle miniere abbandonate. In apertura dei lavori Munik Rich, anziana della nazione Innu, ha denunciato lo sfruttamento della Inco Ltd nella Voisey's Bay, il luogo ove è nata ed ha sempre abitato insieme al suo popolo. Un altro capo della nazione Innu, Daniel Ashini, ha specificato che "come popolo non abbiamo mai ceduto ad alcuno i diritti sulla nostra terra; non abbiamo mai firmato un trattato. Perdere della terra in passato voleva dire poter comunque condividerne in parte le risorse. Oggi no: siamo costretti a trattare con governi, compagnie e individui che stanno tentando di metterci da parte nella loro grande corsa per reclamare per se e per la propria industria la nostra terra".

Uno dei problemi sollevati è stato quello delle miniere abbandonate, che in alcuni casi inquinano con tossici i laghi e i fiumi. Si è citato il caso di Yellowknife, ove è a rischio l'intero ecosistema.

Uno dei partecipanti ha riassunto come le compagnie intrattengono le relazioni con le nazioni indiane: "entrano con un calcio alla tua porta di casa, spaccano i mobili, offendono la tua famiglia e pisciano sul tappeto; poi ti chiedono di negoziare i termini secondo i quali resteranno in casa tua per sempre".

In conclusione dei lavori Ovide Mercredi, capo dell'Assemblea Nazionale delle Nazioni Primitive ha tenuto un discorso sulla necessità che governo e industria riconoscano i diritti degli aborigeni. L'Osservatorio canadese si è attivato per diffondere nell'ambiente statale e minerario i risultati della riunione.

Per ulteriori informazioni: Daniel Ashini, www.innu.ca oppure: Joan Kuyek, Joan@miningwatch.ca

Per capirne di più:

La nazione Innu
E' la nazione aborigena che costituisce le comunità del Labrador: 1.700 Innu, divisi in due comunità, Sheshatshiu e Davis Inlet (Utshimassit) che hanno espresso una Tavola dei Direttori come rappresentanti governativi.

Principio fondamentale della Nazione Innu è operare per il completo esercizio della sovranità e dell'auto-governo e per la salute - fisica, emotiva e spirituale - dei suoi membri

MiningWatch Canada
L'Osservatorio è stato fondato nell'aprile 1999. E' un'iniziativa pan-canadese animata da organizzazioni ambientaliste, di giustizia sociale, aborigene e di lavoratori attraverso il paese. Si è attivato sull'urgente obiettivo di coinvolgere gli interessi pubblici nella salvaguardia della salute, della qualità dell'acqua e dell'aria, dell'habitat dei pesci e degli animali selvatici messi in pericolo dalle politiche e dalle attività minerarie.

Tratto da A-Infos (Trad A)



Contenuti UNa storia in edicola archivio comunicati a-links


Redazione: fat@inrete.it Web: uenne@ecn.org