![]() Da "Umanità Nova" n.32 del 17 ottobre 1999 Bologna: laboratorio politico?Chi legge le cronache politiche bolognesi potrebbe scambiarle per un dibattito fra matti che confezionano un giornalino autogestito del manicomio nel quale sono reclusi. Punti all'ordine del giorno: a-elezione del supplente di Prodi (collegio elettorale n.12) dimessosi dal parlamento nazionale perché cooptato al governo continentale; b-emergenza criminalità = emergenza immigrazione; c-traffico, limitazioni e liberalizzazioni, parcheggi miliardari e contravvenzioni milionarie; d-anno 2000 e relativi miliardi (centinaia) da spendere per giustificare l'investitura della città a capitale della cultura europea; e-alta velocità e relativi miliardi (migliaia) da spendere per giustificare la costruzione di stazioni (centrali e periferiche), gallerie, sottopassi, sovrapassi, etc.; f-toponomastica tardo togliattiana; g-emergenza casa, profughi, sfrattati, clochard, rom, etc; h-costituendo assessorato alla sicurezza affidato ad un ex bandito della famigerata banda della Uno Bianca; i-guerra fra CGIL e CISL su contrattazione di 2deg. livello e fiancheggiamento del governo locale; l-centro di detenzione per extracomunitari (mai svizzeri o statunitensi) che non onorino l'ospitalità generosamente concessa dal governo locale; m-denuncia della magistratura per associazione a delinquere nei confronti di 79 persone (extra ed intra comunitarie oltre che residenti nei comuni di Bologna e dell'hinterland) a seguito dell'occupazione della basilica di S.Petronio nell'inverno scorso con coda di denuncia per impedimento di funzione religiosa; n-baraccopoli (di zingari, kossovari, slavi, magrebini, italiani, etc) rasa al suolo dalle ruspe nel comune di Castel Maggiore (area metropolitana) per poi scoprire che i rasi al suolo (a parte i magrebini e gli italiani) erano stati portati a Bologna dalla NATO e dal governo nazionale; o-intimazione di sfratto per gli occupanti di Via Saffi (15 famiglie di nordafricani) e del Lazzaretto (8 persone lì collocate dalla precedente giunta dopo lo sgombero delle case occupate di via del Pratello); p-celebrazione del processo (associazione sovversiva) nei confronti degli occupanti di villa Ghigi di 4 anni fà; q-arresto di 2 persone (padre e figlio - consigliere di circoscrizione per Rifondazione Comunista) perché coltivatori di marijuana in 4 vasi sul terrazzo di un modesto appartamento di periferia. Potremmo continuare fino ad esaurire l'alfabeto, compreso quello greco e quello cirillico. A qualche testa fine del'intellighenzia democratica é saltato in testa di definire questo bailamme come un laboratorio politico nel quale sperimentare nuove politiche di governo e gestione del sociale. Se poi qualcuno ci lascia le penne pazienza, tanto alla sicurezza dei salotti della politica sono addette le forze armate dello stato, ultimamente rinforzate dalle assunzioni del decreto Jervolino. Alla fine delle vacanze l'assessore Raisi (AN) aveva movimentato le cronache riproponendo schemi disarticolati del piano "tolleranza zero" già messo in cantiere dal "comitato per l'ordine e la sicurezza pubbliche" (conferenza questore, prefetto e sindaco) della gestione Vitali (DS). Guazzaloca (Lista civica) aveva smorzato i bollenti spiriti del fascista ed al numero chiuso per extracomunitari ed ai vigili-poliziotto aveva contrapposto i programmi per il 2000-Bologna capitale della cultura e quelli per l'alta velocità. Poi, l'assessore Pannuti (Lista civica), aveva minacciato lo sgombero di via Saffi per poi fare retromarcia in quanto gli occupanti che sarebbero disponibili ad un equo canone di affitto e sono tutti operai nelle fonderie e nei cantieri edili e della TAV non potevano essere espulsi pena le ire della Confindustria e di Gazzoni (Forza Italia e presidente rossoblù). Intanto gli assessori Monaco, Deserti e Galletti (Lista civica e F.I.) avevano il loro da fare a smantellare asili nido comunali a costruire asili nido privati, a ingaggiare consulenti comunali a suon di centinaia di milioni di contratto per pochi mesi di consulenza, a smantellare centri di riparo per senza tetto, etc. La sindaco di Catelmaggiore (DS) si esibiva nella delibera che permetteva alla PS di irrompere nella baraccopoli di Catelmaggiore (dove dormivano oltre 200 persone), sgomberarla per poi fare spazio ai caterpillar che spianavano il suolo dove verrà istituita una esposizione di auto. Preziosa (AN), assessore di un inesistente ma costituendo assessorato alla sicurezza aveva il suo da fare a convincere i vigili urbani a mettere la stella da sceriffo ma non se ne stava con le mani in mano e assieme a Raisi e Pannuti metteva in piedi in un baleno il centro di detenzione di via Mattei (ex caserma) dove la vigilanza esterna sarà garantita da PS, CC e GdF e quella interna dalla CRI, dalla Caritas e forse anche da qualche tuta bianca. Dibattito serrato sull'emergenza criminalità. Il centro studi dell'istituto Cattaneo sostiene che la criminalità soprattutto quella micro é in forte aumento, mentre i democratici (prodiani o dalemiani poco importa) sostengono il contrario con l'avallo del presidente del tribunale. Maggiore sarà il grado di impoverimento della popolazione bolognese, più accentuata sarà la privatizzazione dei servizi pubblici, di pari passo all'innalzarsi dei profitti della aziende ed al deperire dei salari, il numero dei reati, soprattutto quelli contro il patrimonio, sono e saranno in forte crescita. Lo capirebbe anche un bambino ma i nostri della politica fanno finta di non saperlo addossandone la responsabilità alla dissolutezza libertaria che tollera il consumo di marijuana, che considera fratelli gli immigrati di ogni razza e colore, che non vuole pagare le tasse per gli stipendi di cavalieri e birri, che vuole uguaglianza, giustizia e libertà sociale. Laboratorio politico? Lo si vedrà nei prossimi mesi. Il dato politico di fondo é che il Polo e l'Ulivo si scambiano ruoli e favori nel governo della città (dove il Polo é al governo e l'Ulivo all'opposizione) e dell'area metropolitana (dove l'Ulivo é al governo ed il Polo é all'opposizione) ma che, anche unendo le loro forze, non riescono a governare e tanto meno a rappresentare la società bolognese. Il re é nudo. Ai rivoluzionari il compito di elaborare proposte, produrre movimento e realizzare trasformazione. Vi terremo informati. redb
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