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Da "Umanità Nova" n.32 del 17 ottobre 1999

Cronac@anarchica

Parma: in memoria di Gianni Furlotti

Sabato 2 ottobre, presso la sede dell'Unione Sindacale Italiana si è tenuto il previsto incontro organizzato dal gruppo anarchico "A: Cieri" - Federazione Anarchica Emiliana, per ricordare la figura di Gianni Furlotti, nato il 14 dicembre del 1925 e morto il 14 settembre di quest'anno.

L'incontro si è svolto alla presenza di circa 60 persone, tra parenti del defunto e compagni ed ha rappresentato un primo momento di di riflessione sulla figura di Furlotti in attesa di un approfondimento opportuno in vista della pubblicazione del suo ultimo libro, "Parma Libertaria".

Un militante del gruppo di Parma ha introdotto la serata, sottolineando la costante, profonda riflessione filosofica e teorica che stava alla base dell'azione politica di Furlotti, che non disgiungeva mai l'aspetto politico con quello che era il valore educativo verso se stessi e gli altri, ed etico dell'anarchismo, caratterizzato da solidarietà e rispetto, anche se ciò alle volte poteva risultare difficile. Quindi è stato evidenziato il rapporto che esisteva tra Gianni e il locale gruppo, al quale, nonostante problemi di età ed alle volte di salute, non ha mai fatto mancare un'adesione attiva, ed al quale aveva portato tutta una serie di testimonianze aveva portato tutta una serie di testimonianze interessantissime su un passato, non troppo remoto, di una città come Parma, di tradizione ribelle e libertaria.

E' seguito un altro intervento, svolto da un militante della FAE, che con grande perizia ha approfondito il ritratto di Furlotti, partendo dagli aspetti che ne hanno caratterizzato la figura. Fu giornalista, scrisse sulla stampa anarchica, soprattutto Umanità Nova, e fu collaboratore della Gazzetta di Parma: il suo stile è caratterizzato da un'incredibile facilità d'espressione e da un notevole bagaglio culturale che gli permetteva di inquadrare al meglio le situazioni contemporanee. Questa sua dote innata gli permise di scrivere alcuni libri di grande importanza sociale. Fu uno storico ed in molti suoi articoli emergeva l'enorme conoscenza della storia nei suoi vari aspetti, non solo quelli politici, ma sempre finalizzata ad un'analisi concreta, sociale. Inoltre rappresentò, per almeno trent'anni, uno dei militanti anarchici più importanti a livello nazionale, in un contesto diverso da quello attuale, essendo la presenza libertaria assai più massicciamente presente nella realtà. Presente in innumerevoli iniziative di movimento, sempre con un ruolo attivo, fu uno dei militanti che più operarono a difesa dei metodi e dei principi della Federazione anarchica nel travagliato periodo della scissione del 1965, e questo coerentemente con il suo assunto organizzativo dell'anarchicismo.

Comunicato del gruppo anarchico "A. Cieri" - FAE



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