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Da "Umanità Nova" n.35 del 7 novembre 1999
Bologna: politiche di governo
Polizia, sfratti, smog, scuole private e tasse
Dopo 4 mesi la giunta di sinistra-centro-destra (é sostenuto da
socialisti, repubblicani, liberali e massoni oltre che da CCD, AN, FI e dalla
curia bolognese) presieduta dal sindaco Guazzaloca ha iniziato ad emettere
provvedimenti. Dalla propaganda dei primi mesi si é passati ai fatti.
Sicurezza
Era uno dei cavalli di battaglia della lista civica "la tua Bologna" che ha
vinto le elezioni comunali (ricordiamo che il sindaco e l'intera coalizione che
lo sostiene gode del 33% dei suffragi), questione che ha animato i sostenitori
di destra (AN e FI). I provvedimenti non si discostano dalle politiche di
"tolleranza zero" già inaugurate dalla giunta Vitali: proseguono
frequenti le riunioni del comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico
(conferenza fra sindaco, questore e prefetto), proseguono le ronde di CC, PS,
GdF, Pattuglie Cittadine soprattutto all'interno del centro storico, proseguono
i fermi, le identificazioni, i pestaggi e gli arresti come negli ultimi 2 anni.
La novità annunciata da Guazzaloca e fortemente sostenuta da AN era l'ex
vicequestore Giovanni Preziosa, ex picchiatore di compagni e manifestanti, ex
amico di Roberto Savi, designato ad un inesistente assessorato alla sicurezza
il quale dopo una campagna, andata a vuoto, di arruolamento di vigili-sceriffo
ha assunto la delega al comando della polizia municipale passatagli di
malavoglia dall'assessore al traffico Pellizzer. Preziosa da mesi era alla
ricerca di una scrivania e alla fine il sindaco gliel'ha data.
Emergenza casa
In campagna elettorale Guazzaloca era un duro: via i neri, le prostitute e gli
spacciatori, nessuna deroga alla difesa intransigente delle proprietà
privata. Dopo gli sgomberi effettuati dalla giunta Vitali (DS) e quelli recenti
di Castelmaggiore (effettuati da una giunta a guida DS), Pannuti (assessore
alla politiche sociali) aveva fatto la voce grossa contro via Saffi (60 persone
di cui 40 bambini) e il Lazzaretto (ex occupanti di via del Pratello che oggi
ospitano qualche decina di rom sbattuti via dalla baraccopoli di
Castelmaggiore), promettendo manganelli e ruspe. Dopo una serie di
manifestazioni e assemblee cittadine, Pannuti ha dovuto fare marcia indietro,
promettendo l'assegnazione temporanea di alcuni edifici demaniali (gestiti
dallo IACP, che la giunta Guazzaloca vorrebbe sciogliere) non a norma e quindi
inutilizzabili sul mercato. AN, CCD e FI hanno alzato le barricate minacciando
di denunciare l'assessore, Guazzaloca li ha messi in riga visto che uno scontro
sociale duro avrebbe compromesso la campagna elettorale del professor Tura
(candidato del Polo) in lizza con il professor Parisi (candidato dell'Ulivo) in
competizione per assurgere allo scanno che fu del professor Prodi. Proroghe di
due mesi, svolgimento delle elezioni supplettive e, poi, con i rigori
dell'inverno di nuovo ruspe e manganelli.
Pellizzer, che ha dovuto cedere il comando dei vigili a Preziosa, intanto, ha
emanato nuovi provvedimenti di liberalizzazione del traffico automobilistico
privato nel centro storico (anche questo provvedimento era cavallo di battaglia
nella campagna elettorale), morale, aumento del 50% del benzene nel
quadrilatero (vecchie mura quattrocentesche) che era già sotto la giunta
Vitali oltre i limiti di legge. Ovviamente, riduzione degli stanziamenti a
sostegno del traffico collettivo e aumento delle tariffe di viaggio sui mezzi
pubblici; ciò a sostegno della politica liberale vantata dalla giunta
che intanto, però, al varo della finanziaria comunale aumenta di 17
miliardi il prelievo fiscale a danno dei bolognesi.
Nelle scuole materne ed elementari bolognesi é in vigore la nuova
normativa regionale (la famigerata legge Rivola approvata dalla giunta
regionale dell'Ulivo) che prevede sostegno pubblico alle rette delle scuole
private. Contemporaneamente 10 scuole materne comunali rischiano di essere
chiuse per mancanza di personale visto che l'assessore Galletti deve
risparmiare sul costo del lavoro e sostenere la liberalizzazione del servizio
con uso massiccio di coadiutori, operatori e insegnanti appaltati ad agenzie
del lavoro interinale.
I mass media hanno messo in prima pagina l'evento Guazzaloca a Bologna. La
novità politica é che questo sindaco non é un funzionario
del PCI-DS (anche se, come ricordato all'indomani delle elezioni, poteva essere
il candidato dell'Ulivo se Prodi e D'Alema non avessero litigato) ma é
una pura novità di facciata. Vi sono oggi negli uffici degli assessori
uomini che militano nel CCD, in AN e in FI anziché nel DS, Rifondazione,
PPI e Asinello. Le politiche di governo a Bologna continuano come prima, hanno
la stessa direzione, ottengono gli stessi risultati.
Chi avesse ancora bisogno di conferme sulla natura della classe politica, sulla
sua intercambiabilità, non ha che da documentarsi. Sarà
interessante leggere i dati della competizione elettorale supplettiva che si
svolgerà nelle prossime settimane per valutare la
rappresentatività di questa classe politica che oggi, a Bologna, gode
del 63% dei suffragi contando tutta la maggioranza e tutte le opposizioni.
Questo sì che é un fatto nuovo ma, si sa, i fatti nuovi non
vengono registrati dal sistema della comunicazione di massa.
redb
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