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Da "Umanità Nova" n.35 del 7 novembre 1999

Senza frontiere
Brevi dal mondo

Germania: protesta al consolato svedese

Una ventina di anarcosindacalisti della FAU IWA il 20 ottobre hanno realizzato un presidio a Brema davanti al locale consolato svedese, per protestare contro l'assassinio ad opera dei fascisti del militante della SAC Björn Söderberg. Dopo un piccolo comizio sugli avvenimenti, una nota di protesta è stata consegnata al console svedese.

Info: FAU-IAA Lokalföderation Bremen, Am Schwarzen Meer 161, D-28205 Bremen, E-Mail: fauhb@fau.org

(da A-infos trad. di amria)

Stati Uniti: manifestazioni antirazziste

Il 23 di ottobre si è tenuta a New York una manifestazione del Ku Klux Klan, con tanto di croci e cappucci bianchi: il corteo è sfilato per le vie della città sotto l'attenta protezione della polizia del sindaco Giuliani, la cui famigerata campagna contro il "crimine" ha da sempre chiare connotazioni razziste. Nonostante il forte dispiegamento di polizia e per la scarsa partecipazione alla marcia del Klan la contromanifestazione antirazzista è riuscita a far assaporare l'asfalto al Gran Maestro della Loggia della supremazia razziale bianca. Nei giorni precedenti le numerose manifestazioni contro l'esecuzione di Mumia Abu - Jamal svoltesi a San Francisco, Chicago e Portland sono state caricate dalla polizia e numerosi sono stati i feriti e gli arrestati.

(da A-infos, trad. di Amria)

Stati Uniti: fermata la marcia dei poveri

La Marcia dei poveri e dei senza casa d'America, che sta attraversando gli Stati Uniti da Washington alla sede delle Nazioni Unite a New York è stata bloccata il 28 ottobre a Irvington, nel New Jersey. Cheri Honkala, portavoce nazionale della Marcia si trova ora nella prigione di Irvington. La Marcia dei poveri prosegue il suo programma che prevede un cammino di 10 miglia al giorno per 30 giorni. Scopo dell'iniziativa è sensibilizzare l'opinione pubblica sulle conseguenze della riforma del welfare e la creazione di una rete di collegamento tra le lotte che a livello internazionale si stanno sviluppando contro le conseguenze della globalizzazione.

(da A-infos, trad. di Amria)

Spagna: liberati i 14 arrestati a Barcellona

Dopo dieci giorni di ininterrotte iniziative per la loro libertà, giovedì 21 e venerdì 22 sono stati liberati i 14 compagni e compagne arrestati il 12 ottobre a Barcellona durante una manifestazione antifascista (vedi UN n. 34).

Nei loro confronti rimane comunque anche l'accusa più pesante, associazione sovversiva, per la quale potrebbero essere condannati ad una pena da 1 a 3 anni di carcere, e non da 6 a 12, come il tribunale aveva detto in un primo tempo.

Sabato 23 ottobre circa 8.000 persone hanno sfilato per le strade del centro di Barcellona in solidarietà con gli arrestati e contro la criminalizzazione dei movimenti sociali, in una delle più grandi manifestazioni degli ultimi anni.

Info: Contr@infos Barcelona; e-mail: zitzania@nodo50.org

(trad. di Andrea Dilemmi)

Gran Bretagna, Londra: scalatori contro le dighe

Alle 5,30 circa della mattina di lunedì 25 ottobre, dieci attivisti dei collettivi contro la costruzione di dighe Solidari@s con Itoiz (Euskadi) e Narmanda (India) hanno dato inizio alla scalata del Londoneye, una enorme struttura di 135 metri d'altezza che verrà convertita in uno dei simboli del nuovo millennio. Dopo tre ore di scalata quattro degli attivisti sono giunti in vetta, mentre altri sei si sono fermati a metà arrampicata. Allora sono stati srotolati cinque striscioni enormi con scritto: "FREE ITOIZ", "FREE NARMANDA", "STOP THE DAMNS", "SOLIDARITY", "LET THE RIVERS DOWN" (Libertà per Itoiz e Narmanda, Fermiamo le dighe, Solidarietà e Lasciate che i fiumi scorrano).

Alle 14,00 otto degli attivisti sono scesi e sono stati arrestati dalla polizia in mezzo agli applausi della gente che era confluita per appoggiare l'azione.

Gli ultimi due attivisti hanno passato la notte "in vetta", agganciati con due amache.

L'azione, pubblica e nonviolenta, vuole denunciare la megalomania e lo spreco di risorse irrazionale di un sistema di sviluppo che non si fa problemi nel dilapidare miliardi su miliardi sia in favolosi spettacoli (la fine del millennio) sia in colossali costruzioni idrauliche. Un gioco che va solamente a beneficio delle grandi multinazionali mentre nega la vita ai diseredati e distrugge le risorse della terra.

La protesta si inscrive nel tour europeo SOS ITOIZ: Solidari@s con Itoiz sono un collettivo che si oppone con azioni dirette nonviolente alla costruzione di un'enorme diga che vuole imbrigliare le acque del fiume Irati (in Navarra) e realizzare un lago artificiale per energia elettrica e irrigazione delle monocolture industriali al posto di una fertile e popolata valle, in parte addirittura Parco naturale. La loro azione più eclatante fu, nell'aprile del 1996, il trancio dei cavi portanti delle benne che trasportavano il cemento per la diga, danno miliardario che paralizzò i lavori per diversi mesi. In quell'occasione i membri di Solidari@s con Itoiz si consegnarono spontaneamente alla polizia e si fecero diversi mesi di carcere preventivo. Il 13 settembre scorso sono stati condannati dal Tribunale Supremo a quattro anni e dieci mesi di carcere. Per questo oggi è più che mai necessario dare loro solidarietà anche a livello internazionale.

Nella Valle del Narmanda invece, in India, è in fase di realizzazione il più grande progetto mondiale di bacini artificiali (circa 3.200), con la conseguenza dello sgombero forzato di più di un milione di contadini.

Info: Contr@infos Barcelona; e-mail: zitzania@nodo50.org; Per solidarizzare con Solidari@s con Itoiz: Grupos de Solidaridad con Solidari@s con Itoiz, Merkatal Itorbidea 10, 2. Portala 10.D - 31010 BARA--AIN (Estado Español)

(trad. di Andrea Dilemmi)

Soviet in Russia

2200 operai della cartiera "VYBORG" di Sovietskij, città a circa 140 Km da San Pietroburgo, sono in autogestione da 21 mesi.

Nel '97 lo Stato russo vende la fabbrica ad una società britannica, nel quadro delle privatizzazioni selvagge del sistema produttivo dell'ex Unione Sovietica.

I lavoratori, non fidandosi dei nuovi padroni, hanno occupato la fabbrica e l'hanno proclamata "impresa del popolo" incominciando ad lavorare in autogestione. Riescono a mantenere la produzione di cellulosa e carta al 64% del potenziale produttivo, garantendo un salario minimo per tutti i lavoratori. Gli operai inoltre, in questo arco di tempo, hanno organizzato la difesa militare della fabbrica conoscendo bene le intenzioni del governo russo a proposito del liberismo selvaggio.

Operai armati, oltre che difendere il perimetro della fabbrica, controllavano anche l'autostrada Helsinki-Pietroburgo.

Il 14 ottobre '99 alle 2 del mattino le truppe d'assalto (Typhoon) aggrediscono i lavoratori, ma trovano una resistenza inattesa .

Gli abitanti della cittadina e lavoratori delle fabbriche limitrofe vanno in appoggio agli operai della cartiera. E' rivolta.

Dopo 15 ore di battaglia le "teste di cuoio" sono costrette a sgomberare il campo e la fabbrica riprende l'autogestione.

"La battaglia è stata per giorni sulle prime pagine dei giornali e in apertura dei notiziari"- avverte il politologo Boris Kagarlitskij - "Gli operai delle fabbriche russe con problemi simili si stanno certo facendo venire delle idee. E la cosa potrebbe trasformarsi in un incendio attraverso tutto il Paese." 1

NE SIAMO CONVINTI

1) Luigi Ippolito in: "Un piccolo Palazzo d'Inverno", Corriere della sera, lunedì 25 0ttobre 1999.

Svezia: nuovo attentato nazista

La situazione a Stoccolma rimane grave. Il primo novembre i nazisti hanno compiuto un altro attentato ai danni di una discoteca di immigrati armeni, inoltre il Caffé anarchico 44 è stato oggetto di altre attenzioni dei fasci. Una porta e stata forzata e sono state fatte delle scritte. Continuano le telefonate e le e-mail minatorie contro la libreria anarchica A-Bokhandel.

No pasaran!

(da italist)



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