![]() Da "Umanità Nova" n.39 del 5 dicembre 1999 Più soldi alla "difesa"Come sempre se ne è parlato poco ma la finanziaria del 2000 prevede l'ennesimo aumento delle spese militari. Dopo la guerra per il Kosovo, che ha segnato il definitivo passaggio dello Stato italiano nella "serie A" delle nazioni occidentali, cioè nel ristretto gruppo di paesi imperialisti e sfruttatori, il governo D'Alema ha previsto per la difesa una spesa di 32.839 miliardi, contro i 30.854 del 1999. Per la verità nel 1999 i miliardi spesi per la macchina militare italiana sono stati 31.480, grazie a quelli che vengono definiti "assestamenti di bilancio", assestamenti che avvenendo tutti gli anni fanno sì che i bilanci effettivi siano sistematicamente molto superiori a quelli approvati nelle leggi finanziarie. Quindi anche nel 2000 i soldi effettivamente spesi per la "difesa" saranno molti di più di quelli previsti. Ma i soldi saranno molti di più anche perché alla "difesa" arriveranno fondi anche da altri "capitoli" come quelli che il ministero dell'industria stanzia con scadenza regolare per il settore aerospaziale e che in gran parte servono per finanziare programmi militari. Un esempio di questo modo di fare è il programma del caccia europeo "Eurofighter" per il quale è prevista una spesa di più di mille miliardi entro il 2002, tutti soldi esterni ai bilanci della "difesa". Senza parlare dei finanziamenti alle missioni "umanitarie" che ormai sistematicamente vengono reperiti con provvedimenti "ad hoc" (vedi l'aumento della benzina verde per la missione in Bosnia) o pescando da altri capitoli (come la quota statale dell'otto per mille per la missione in Albania). Si tratta di costi crescenti per l'imperialismo italiano visto che secondo il documento che accompagna il bilancio di previsione nel 1999 i militari italiani in missioni all'estero erano 9.823 contro i 2.823 del 1998. Tornando al bilancio c'è da rilevare che gli aumenti principali sono previsti in due settori, quello del personale e quello del rinnovo dei materiali. Nel primo si prevede un aumento di 10.000 volontari e una diminuzione di 20.000 soldati di leva, con un costo aggiuntivo di 538 miliardi mentre per i nuovi armamenti si prevede di spendere 885 miliardi in più del 1999 (+ 14,7%). Vedremo nei prossimi numeri un elenco completo di questi nuovi armamenti considerati necessari dall'imperialismo italiano per sostenere le future avventure "umanitarie", così proficue per gli interessi economici e finanziari dei capitalisti di casa nostra. C.S.M.
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