![]() Da "Umanità Nova" n.40 del 12 dicembre 1999 Contro il GiubileoAvevamo pensato di dedicare il pezzo anticlericale di questa settimana alla notizia che per il prossimo 1 maggio, CGIL-CISL-UIL, hanno annunciato la disdetta della ormai rituale manifestazione canora (ultra sponsorizzata) del 1deg. maggio a Piazza S. Giovanni per dare vita ad una devota manifestazione di sudditanza al papato che sarebbe culminata in una festa a Tor Vergata per rendere onore a S.Giuseppe artigiano. Potevamo sbizzarrirci: dall'ironia sui lavori atipici alle seghe usate dai falegnami, fatte dai sindacati e proibite dalla chiesa cattolica. Poi, alcuni giorni dopo, sulla pagine di "Repubblica" abbiamo appreso che, niente meno che, i servizi segreti ci stanno spiando, prendendo nota dei nostri spostamenti, delle nostre telefonate e microfonando le nostre riunioni. Piatto ricco mi ci ficco, recita una nota pubblicità. Contemporaneamente prende corpo la manifestazione che una serie di organizzazioni sindacali e laiciste stanno organizzando a Roma per sabato 11 dicembre prossimo, contro la privatizzazione della scuola statale e la così detta "legge di parità". Solo apparentemente queste notizie sono fra di loro legate dal fatto di afferire alla questione cattolica in Italia. In realtà il legame é più profondo. Andiamo con ordine. Già al meeting anticlericale dei quest'anno, svoltosi a Bologna dal 1 al 4 luglio scorsi, era emersa con chiarezza la denuncia della volontà papalina che si potessero svolgere indisturbate le auto celebrazioni giubilari. Era stata resa pubblica la notizia del formarsi di un tavolo di concertazione composto da prefetto, questore, sindaco (le tre gambe dei comitati di sicurezza pubblica) con l'aggiunta di delegati della curia, del Vaticano, della CEI (in modo da fare altre tre gambe) e dei sindacati di Stato, per un totale di nove gambe. Il compito di questa commissione sarà di regolare le manifestazioni sindacali e politiche a Roma per tutto l'anno 2000 che, é noto, dovrà essere dedicato alla devozione ed al pellegrinaggio. Già la CISL aveva proposto a questo tavolo la moratoria di tutti gli scioperi nell'anno del giubileo, già che la lotta di classe mal si addice al giubileo interclassista. Prendendo spunto dalla sortita cislina, la curia romana proponeva la moratoria dei cortei (più sotto definite manifestazioni dinamiche) relegando tutta l'attività politica, sindacale e sociale a manifestazioni al chiuso di cinema o teatri (più sotto definite manifestazioni statiche). L'assemblea del meeting aveva proposto in contrasto a tale imposizione che la manifestazione per ricordare i 400 anni dall'assassinio di Giordano Bruno, messo al rogo in Campo de' Fiori, avvenisse a Roma, il 17 febbraio (che sarà un giovedì), che fosse una manifestazione di massa e che in tale giornata fosse dichiarato uno sciopero nazionale antigiubilare ed anti papalino. Da alcuni mesi alcuni compagni ed alcune compagne dell'associazione per lo sbattezzo e della commissione anticlericale della FAI stanno organizzando l'iniziativa di febbraio a Roma che dovrebbe svolgersi con tre giorni di mobilitazione e di manifestazioni da giovedì 17 febbraio a sabato 19 febbraio 2000. Per valutare le possibilità, prendere in considerazione le difficoltà, coinvolgere e discutere con altre associazioni, si sono svolte diverse riunioni (Roma, Pisa, Firenze, Milano) e ci sono state decine di lettere, telefonate, e-mail e quant'altro di norma si svolge per l'organizzazione di una manifestazione. Come era già successo lo scorso anno in occasione della relazione della commissione parlamentare di controllo sui servizi segreti anche quest'anno il potere del papato e dello Stato hanno voluto farci sapere che ci tengono sott'occhio facendo pubblicare delle veline che accomunano la nostra attività a quella dei satanisti, dei terroristi islamici e non si sa bene di quale altra congerie umana in un polpettone di minacce di attentati ed azioni di disturbo alle manifestazioni giubilari. Fino ad oggi, come ben sanno i lettori di Umanità Nova, gli unici attentati li abbiamo subiti noi quando, a due giorni della felice conclusione del meeting anticlericale, é stato appiccato il fuoco ad un locale del circolo anarchico "Camillo Berneri" di Bologna. Visto il crescere delle adesioni ed il consolidarsi della partecipazione alle manifestazioni antigiubilari ed antipapaline del prossimo febbraio, preti e sbirri hanno pensato bene di mettere in giro un po' di panzane per dare il destro a qualche laico di complemento per sabotare la nostra iniziativa. Un'avvisaglia in questo senso l'avevamo già avuta quando abbiamo notificato, per tempo, alla questura romana lo svolgimento della manifestazione di febbraio. La questura ha sottolineato la priorità delle manifestazioni religiose ed istituzionali, nel corso di tutto il 2000, rispetto a tutte le altre. Siamo arrivati all'assurdo (liberticida) per cui se un prete volesse andare a battezzare la statua di Giordano Bruno, il 19 febbraio, noi non potremmo tenere la nostra iniziativa. Và anche rimarcata la possibilità, espostaci in questura, che il tavolo a nove gambe sopra descritto giunga ad un protocollo d'intesa che disciplini le manifestazioni "sia statiche che dinamiche" (sic!) che vieterebbe qualsiasi tipo di manifestazione a qualsiasi altro soggetto. E' ovvia la nostra intenzione di andare avanti comunque. Riteniamo altrettanto ovvia la necessità di una ampia mobilitazione delle compagne e dei compagni per dimostrare l'insopportabilità di tali politiche repressive ed intimidatorie. Così come invitiamo tutte e tutti alla massima vigilanza per contrastare ogni tentativo di provocazione che lor signori si sono premurati di annunciare. Il gruppo romano dell'associazione per lo sbattezzo ha già risposto a botta calda con un comunicato che lo stesso giornale che aveva dato voce alla "gola profonda" dei servizi segreti si é ben guardato dal pubblicare. Lo pubblica Umanità Nova. Ci aspettiamo che abbia la massima diffusione. E' evidente come in questo contesto, la manifestazione romana dell'11 dicembre che ha come tema la contestazione degli accordi politici fra Vaticano e governo che vanno sotto il nome di legge per la parità scolastica e che, come ben sappiamo, servono unicamente a foraggiare le scuole cattoliche, assuma grande significato. Primo per propagandare le iniziative antigiubilari del prossimo febbraio; secondo per denunciare le prevaricazioni e le provocazioni nei nostri confronti; terzo per allargare la partecipazione ad un movimento che faccia saltare il tavolo a nove gambe istituito dal governo, dal papato e dai sindacati di stato e che possa trasformare il 2000 nell'anno in cui si intensificheranno la lotta di classe, le manifestazione antistatali ed antigovernative e che a Roma ci sia un corteo al giorno a rompere le uova nel paniere agli spocchiosi esponenti delle gerarchie. Associazione per lo Sbattezzo Commissione Anticlericale della FAI
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