Da "Umanità Nova" n.40 del 12 dicembre 1999
Contro il WTO
Una protesta globale
La protesta contro il WTO, l'Organizzazione Mondiale del
Commercio, è stata probabilmente la prima di livello globale, la prima
capace di coinvolgere i cinque continenti. La scommessa che la lotta fosse
transnazionale come il capitale è stata vinta e sia a Seattle, sia in
centinaia di città e paesi dei cinque continenti vi sono state
manifestazioni di piazza, sit-in, occupazioni simboliche, street-party.
Pubblichiamo un parziale ma significativo resoconto di alcune di queste
iniziative.
Francia
La mobilitazione in Francia è stata di vaste proporzioni
arrivando a coinvolgere circa 75.000 persone che nella giornata del 27 hanno
svolto manifestazioni in circa 80 località. Segnaliamo inoltre la visita
a sorpresa al direttore dimissionario del Fondo Monetario Internazionale Michel
Camdessus a Bayonne, l'erezione a Rennes di un "Muro della Mondializzazione"
poi abbattuto dai manifestanti. In alcune località vi sono state
mobilitazioni senza precedenti rispetto agli anni passati: 100 persone a Puy en
Velay, 600 a Manosque, 500 a Bourges, 500 a la Rochelle... Nelle grandi
città i cortei sono stati molto partecipati: dai 5.000 di Marsiglia,
sino ai 20.000 che hanno preso parte alla manifestazione parigina.
Svizzera
Il 27 novembre a Ginevra si è svolta una manifestazione che ha
raccolto circa 5000 manifestanti provenienti da tutta la Svizzera e che si
è conclusa di fronte al quartier generale del WTO. Hanno sfilato sia le
organizzazioni degli agricoltori sia i coordinamenti cittadini contro il WTO.
Ginevra è una città di 300.000 abitanti e il corteo ha
rappresentato un momento importante per la città e per l'intera
Svizzera, dimostrando che il tentativo di criminalizzare l'opposizione al WTO a
seguito delle manifestazioni ginevrine dello scorso anno è fallito.
Nei giorni precedenti vi era stata l'occupazione simbolica della sede del WTO a
Ginevra di cui abbiamo già riferito sulle pagine di UN.
Olanda
Lunedì 15 novembre, circa 20 attivisti hanno occupato una nave
storica nel porto di Amsterdam, in segno di protesta simbolica contro il WTO.
La nave è una riproduzione della famosa "The Amsterdam", che apparteneva
alla VOC (United East Indian Company/Compagnie Riunite dell'India dell'Est). La
VOC era una società commerciale olandese del 17deg. secolo che aveva
tratto enormi profitti dal commercio con i paesi asiatici. Può essere
considerata la prima multinazionale. La costruzione delle belle case di
Amsterdam situate lungo i canali e amate dai turisti fu finanziata con i
profitti della VOC. Gli attivisti hanno voluto fare una comparazione simbolica
tra VOC e WTO.
Gran Bretagna
Il 26 novembre è stato occupato l'ufficio londinese della Siemens
per protestare contro la costruzione di una diga a Maheshwar sul fiume Narmada
in India. La Siemens è una multinazionale che gode dei benefici
derivanti dalle regole stabilite dal WTO che favoriscono lo sviluppo di
progetti distruttivi dell'ambiente, delle foreste e l'imposizione più
forte che in passato della cultura liberista.
Il 30 novembre si è svolta a Londra un'importante manifestazione cui
hanno partecipato migliaia di persone. Davanti alla stazione di Euston vi sono
stati scontri con la polizia a seguito dei quali un furgone della polizia
è stato dato alle fiamme e un manifestante è stato tratto in
arresto. La stazione di Euston era circondata da poliziotti in assetto
antisommossa che hanno lanciato lacrimogeni. Alcune centinaia di anarchici con
cartelli contro il WTO (World Thieves Organisation - Organizzazione Mondiale
dei ladri) hanno attaccato la polizia. La protesta era anche rivolta contro il
progetto di privatizzazione delle Ferrovie inglesi.
Israele
Il 30 novembre un gruppo composto da "Donne in nero", Collettivo
anarco-comunista, Verdi per l'azione diretta hanno effettuato una protesta di
fronte all'ambasciata americana.
India
Più di 300 Adivasi, una popolazione indigena dello stato di Madya
Pradesh il 24 novembre hanno manifestato di fronte alla sede della Banca
Mondiale, bloccandone l'ingresso e rivestendo di manifesti, graffiti ed
escrementi di vacca le pareti. Nella lettera consegnata al signor Lim, il
direttore della filiale indiana della Banca Mondiale, veniva denunciato il
ruolo che la Banca svolge nel finanziare progetti che distruggono le foreste e
producono una nuova forma di colonialismo violento che oltre alla
deforestazione implica la cacciata forzosa dal loro territorio degli Adivasi,
che negli ultimi anni sono stati oggetto di una sistematica persecuzione che li
ha visti vittime di numerose uccisioni.
Canada
Circa 200 persone hanno manifestato a Quebec contro il WTO. Tra di loro
studenti, anarchici, ecologisti, socialisti e gruppi di base.
Italia
In oltre 50 città si sono svolte iniziative contro il WTO. Di
seguito ne riportiamo alcune da cui ci è stata inviata corrispondenza.
Imola
Su iniziativa dei Gruppi Anarchici Imolesi, ha preso corpo ad Imola un
coordinamento cittadino contro lo strapotere delle multinazionali. Hanno
aderito i locali Centri sociali, il Collettivo zapatista, Rifondazione
Comunista e l'Unione forze Giustizia e Pace.
Dopo alcuni interessanti dibattiti e confronti sul problema, il coordinamento
ha stampato un volantone informativo teso a sensibilizzare le persone sul
progetto di ulteriore sfruttamento e sopraffazione che intendono mettere in
atto i padroni del mondo. Sono state organizzate anche alcune iniziative contro
il vertice WTO in corso a Seattle.
Nella giornata di martedì 30 novembre un banchetto con vin brulè
e dolci a cui nel tardo pomeriggio si sono aggiunti musica e mangiafuoco, ha
rallegrato lo smorto centro imolese, ormai non più luogo di
socialità in quanto tristemente sostituito dai centri commerciali.
Nella serata sono stati effettuati alcuni concerti al centro sociale Peace
Maker. Il mercoledì sera, al dibattito su neoliberismo e mercato
globale, relatori Maria Matteo della redazione di Umanità Nova e Andrea
Trevisani della rivista Terre del Fuoco, è emerso come siano speculari,
gli uni agli altri, i ruoli dei poteri siano essi statali od economici.
Erano presenti una settantina di persone, alcune delle quali sono poi
intervenute nella discussione.
Nella mattinata seguente la compagna Maria Matteo ha tenuto un comizio, che ha
attratto la presenza e l'attenzione di numerose persone complice l'intervento
di teatranti con trampoli e tamburi. Senz'altro nell'occasione è stata
premiata l'intraprendenza dei compagni.
Corrispondenza da Imola
Palermo
Anche a Palermo è stata organizzata un'iniziativa contro il
Millennium Round del WTO. È stato un primo passo, un incontro
organizzato all'università da un ampio cartello di associazioni che si
è fatto carico di presentare un voluminoso dossier su l'identità
del WTO e sulle sfide al pianeta che le sue norme apportano. Alla presenza di
una sessantina di persone, Salvo Vaccaro ha introdotto l'appuntamento di
venerdì 3 dicembre in occasione della sessione conclusiva del vertice di
Seattle, rendendo conto delle poste in palio: espropriazione di potere da parte
di un elité politica e economica; minaccia alla salute pubblica di norme
in materia agroalimentare; attacco alla conoscenza attraverso la
eventualità di poter brevettare i frutti dell'intelligenza diffusa;
espropriazione dell'accesso pubblico a beni primari quali l'acqua, la
sanità, l'istruzione.
La discussione che ne è seguita incoraggia a proseguire il lavoro
informativo rendendolo più capillare, differenziandolo nei vari dossier
aperti per ogni tematica specifica, ricercando strumenti idonei a veicolare
tali conoscenze specialistiche per fare in modo di raggiungere un pubblico
più ampio e meno allertato. A tal proposito, la visione di un video
francese prodotto da Attac (già doppiato in italiano) si è
rivelata produttiva perché didascalicamente molto chiaro.
Salvo Vaccaro
Torino
A Torino i compagni della Federazione Anarchica Torinese, oltre alla
partecipazione al corteo sindacale del 27 novembre a Milano all'interno dello
spezzone anarchico caratterizzato dall'opposizione al WTO di cui abbiamo
riferito sullo scorso numero di UN, martedì 30 novembre hanno effettuato
un momento di controinformazione all'università con volantinaggio ed
esposizione di uno striscione. Nel pomeriggio dello stesso giorno hanno
proseguito il volantinaggio all'interno di un presidio organizzato da varie
forze della sinistra che ha visto la partecipazione di circa 200 persone.
Red To
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