![]() Da "Umanità Nova" n.41 del 19 dicembre 1999 Inform@zione
Roma: corteo di sabato 11 dicembre contro i finanziamenti alle scuole cattoliche Contro i finanziamenti alle scuole cattoliche si è tenuto a Roma sabato 11 dicembre un corteo a cui hanno partecipato circa 50.000 persone. Per chi si fosse distratto ricordiamo che nella finanziaria sono stati regalati 900 miliardi alle scuole materne private, 2.400 miliardi alle altre scuole private attraverso l'ipocrisia del "buono scuola", 1.200 miliardi alle Regioni perché li girino alle scuole cattoliche (e visti i soldi già regalati ai preti in Emilia ed in Lombardia, di sicuro saranno alla fine molti di più), c'è, inoltre, un impegno governativo per pagare, con una spesa di 2.000 miliardi, i contributi previdenziali ai professori delle scuole private. Tutti questi soldi a fronte di nessuna garanzia: nelle materne seguiteranno ad essere rifiutati i bambini non battezzati e quelli figli di conviventi o divorziati, nelle scuole cattoliche seguiterà ad essere insegnato che il mondo è stato creato da dio e seguiterà ad essere ignorata l'evoluzione e continueranno a controllare legalmente la vita privata degli insegnanti che seguiteranno ad essere legalmente licenziati anche solo se convivono. È stato un corteo variegato, con una forte presenza sindacale, soprattutto Cobas ed una buona presenza studentesca. Quasi inesistente la presenza di centri sociali. Qualche politico in testa per 5 minuti per farsi intervistare ed a fare la mosca cocchiera (trattasi di quei fastidiosi animaletti che si appoggiano sui cavalli che tirano i carretti e dichiarano che il carro si muove solo per merito loro). Quasi del tutto assenti (fortunatamente) bandiere e striscioni di partiti ed organizzazioni politiche probabilmente per la loro difficoltà di proporre una posizione che andasse oltre la difesa dell'indifendibile scuola pubblica, tra l'altro in via di peggioramento con la riforma dei cicli. Sporadica la presenza degli anarchici: uno striscione degli anarchici romani con qualche decina di compagni, un volantino di "Ipazia" contro la scuola pubblica gerarchica e contro la scuola confessionale, qualche "A" cerchiata sugli striscioni studenteschi, qualche compagno (riconoscibile solo perché conosciuto) negli spezzoni sindacali. Fricche
Pisa: giornata di studi su Galilei e Bruno A conclusione di una serie di iniziative fra cui la mostra Eppur si muove! La stampa anticlericale in Italia fra Otto e Novecento, e lo spettacolo Storie di inquisizioni curato da Mario Coglitore, Fabio Santin e Rino De Michele, si è svolta sabato 27 novembre 1999 la giornata di studio organizzata dalla Biblioteca Franco Serantini in collaborazione con la Domus Mazziniana, dedicata a Galileo Galilei e Giordano Bruno nell'immaginario sociale dei movimenti popolari fra Otto e Novecento. Un folto pubblico ha riempito la sala convegni della Domus Mazziniana ed ha seguito con attenzione e passione le varie e dense relazioni. Adriano Prosperi dell'Università di Pisa ha aperto i lavori con un'affascinante relazione dal titolo Note sulle ricerche e l'edizione dei documenti processuali di Galileo Galilei e Giordano Bruno, che ha ripercorso le vicende della scoperta, davvero intricate e degne di un film di spionaggio, delle carte processuali del tribunale del Sant'Uffizio relative ai casi dei due "martiri del libero pensiero". Altre relazioni hanno trattato gli aspetti artistici e culturali della diffusione del mito di Galilei e Bruno, in particolare Federico Tognoni, ha parlato dell'iconografia di Galileo nell'arte; Concetta D'Angeli, ha analizzato la produzione dei drammi e delle opere teatrali in genere, dedicate a Galileo Galilei, prodotte a cavallo del secolo; Fernando Mastropasqua, si è soffermato sul Galileo di Brecht, mentre Maurizio Antonioli, ha descritto l'ambiente culturale libertario. Maria Turchetto e Alessandro Volpi hanno presentato due interessanti relazioni sulla diffusione del razionalismo e del materialismo in Italia. L'intervento di Volpi si è soffermato, in particolare, sulla lettura dei testi positivisti, in particolare le opere di Darwin, a Firenze immediatamente dopo l'Unità d'Italia, con un'analisi accurata della composizione delle biblioteche circolanti e popolari. Un altro gruppo di interventi ha analizzato la storia dei movimenti sociali e popolari anticlericali riguardanti in particolare la Toscana. Hanno presentato nuove ed inedite ricerche Franco Bertolucci con una relazione su La geografia dell'anticlericalismo in Toscana fra Otto e Novecento; Giorgio Sacchetti, su gli Anticlericali in piazza. Le agitazioni "pro Ferrer" in Toscana (1909-1910) e Lorenzo Gestri, Galileo versus la Madonna di Sotto gli Organi. Insorgenze anticlericali e immaginario collettivo a Pisa tra '800 e '900. In ultimo è stato presentato, da Pietro Finelli, uno studio sulle radici del pensiero e dell'azione anticlericale del filosofo Giovanni Bovio che tanta influenza ha avuto nella formazione dei movimenti anticlericali e politici fra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Il particolare approccio metodologico e l'argomento sono state le novità più interessanti di questa giornata di studi. Difatti è la prima volta che veniva affrontato, con una comparazione storica, il tema della diffusione popolare dei "miti" galileiano e bruniano fra Otto e Novecento attraverso un'indagine multidisciplinare che ha coinvolto studiosi e ricercatori di discipline diverse che spaziavano dalla letteratura alla sociologia, dalla filosofia alla storia sociale. Ora siamo in attesa di veder pubblicati al più presto gli atti. L'eretico
Chioggia: un sabato diverso Sabato 11 dicembre, in coincidenza con le due manifestazioni di Roma e Milano contro "la parità scolastica", a Chioggia si è tenuto un corteo studentesco proposto dal collettivo dell'Itis contro il finanziamento delle scuole private e per la cancellazione dell'ora di religione. All'iniziativa hanno partecipato circa 2/300 studenti e il centro sociale "Toñita" che in tarda mattinata ha compiuto un'occupazione simbolica dell'ex Teatro Astra (acquistato dal Comune per 2 miliardi e ancora in stato di abbandono) con contorno di striscione, volantini, scritte e Digos. Nottetempo ignoti avevano incatenato il cancello della scuola privata "Paolo VI", già al centro della lotta contro la privatizzazione degli spazi pubblici a favore di questa scuola confessionale, vicina a Comunione e Liberazione. In serata, presso il centro sociale, si è svolta la "Festa del generatore" per festeggiare l'acquisto di un generatore elettrico e rivendicare l'autonomia (anche energetica!) della nostra esperienza di autogestione. "Info Toñita"
Livorno: assemblea contro l'inceneritore Venerdì 10 dicembre si è svolta l'assemblea cittadina contro gli inceneritori organizzata dal Comitato Salute e Ambiente di Stagno (LI). Introdotta da Enrico Falqui, l'assemblea ha visto una buona partecipazione di pubblico e un interessante dibattito che ha visto l'intervento di aderenti al PRC, di un compagno della Federazione Anarchica, di un aderente del comitato per la difesa dell'ambiente di Pistoia e dell'assessore all'ambiente della provincia di Livorno. Anche se problemi organizzativi hanno contribuito ad impedire una più massiccia presenza popolare, l'assemblea può essere giudicata come un altro tassello nella dura lotta contro la costruzione di un altro inceneritore a Livorno. Nei mesi scorsi Unione Industriali, sindacati confederali, sindaco di Livorno e il quotidiano "Il Tirreno", avevano organizzato una martellante campagna "promozionale" per sostenere la costruzione in ambito portuale del "mostro", un impianto capace di incenerire i rifiuti provenienti da mezza Toscana. L'assemblea è stata una prima risposta del movimento di lotta: sono state affisse migliaia di locandine, diffusi migliaia di volantini, dell'iniziativa ha parlato la principale emittente della zona, "Telegranducato". Per il "partito dell'inceneritore" - già battuto in primavera quando tutti si aspettavano una rapida e indolore approvazione del piano provinciale dei rifiuti - si prospettano tempi duri! L'incaricato
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