![]() Da "Umanità Nova" n.3 del 30 gennaio 2000 cronacAnarchica
Il 3 ottobre '99 si è tenuto a Jesi il convegno nazionale del Comitato Nazionale pro Vittime Politiche. Un atto dovuto da tempo nei confronti delle compagne e dei compagni anarchici. Erano presenti compagni di Macerata e di Jesi, della FAI di Pescara, Roma, Bologna, Milano e Jesi, dell'FdCA di Pesaro e Fano, della redazione di Tuttosqat di Torino, del circolo Papini di Fano, e sono pervenuti contributi scritti da Torino e dalla Cassa di solidarietà antimilitarista. Il Comitato ha preso in considerazione lo scarso interesse del movimento nei suoi confronti, riscontrabile anche dalla situazione di stallo economico della cassa, nonostante le attività svolte negli ultimi due anni, e nonostante la necessità di uno strumento del genere nella fase politica attuale. Il convegno ha espresso a larga maggioranza la necessità di una continuazione dell'attività del CNPVP, riconoscendo, in larga parte degli interventi l'opportunità che il Comitato svolga solo un impegno di carattere tecnico, demandando ai gruppi, al movimento più in generale, ai comitati specifici, l'impegno di un intervento di difesa più politico. È stata rimarcata la necessità di allargare l'assistenza economica alle vittime politiche con strutture più stabili di supporto legale (invito alla ricerca di avvocati disponibili per difese e/o consulenze), di dotarsi di strumenti (bollettini, etc.) che facciano maggiore controinformazione sui compagni colpiti dalla repressione. Altri due punti sono stati introdotti nel dibattito con l'intento di superare la formulazione rigida dell'attuale statuto: a) la proposta di estendere il concetto di difesa degli anarchici anche ai compagni dei lotta vittime di atti repressivi istituzionali, valutandone volta per volta l'opportunità; b) ricerca di riferimenti nel movimento anarchico più precisi degli attuali cui rivolgersi per le consultazioni ed il sostegno. Punti che in sostanza pongono in questione il problema dei criteri valutativi e dei referenti utili per attuare qualsiasi intervento solidaristico contro atti repressivi. Questione che ha evidenziato non pochi nodi politici da sciogliere, appena affrontati per la brevità del tempo a disposizione, e che dovranno tenere conto di una necessaria riflessione, e del conseguente dibattito da parte del movimento per fuoriuscire da una situazione di immobilismo che si trascina da decenni. Il Comitato evidenzia quindi la necessità di ulteriori momenti di analisi sulle questioni emerse, che coinvolgano federazioni, gruppi, individualità, centri studi e testate e giornali di movimento, demandando ad un prossimo convegno nazionale decisioni con caratteri maggiormente definiti, conseguenti ad un'analisi politica che inizi a sciogliere i nodi politici sorti e a rendere più agile il terreno su cui esprimere la sua attività. A tal fine sollecitiamo tutte e tutti a far pervenire opinioni e contributi scritti sulle questioni sollevate, in modo da rendere più proficui i lavori del prossimo convegno nazionale. L'indirizzo attuale del CNPVP è presso: Patrizio Nocchi, Ctr. Pianello 5, Cupramontana 60034 (AN), tel 0731 789729. Per il Comitato: Cotichelli, Moroni, Nocchi, Sora
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