![]() Da "Umanità Nova" n.4 del 6 febbraio 2000 Senza Frontiere. Brevi dal mondo
Solidari@s con Itoiz sulla porta di Brandeburgo
Il Collettivo Solidari@s con Itoiz, che da anni si batte attraverso
l'azione diretta nonviolenta contro la costruzione di un enorme bacino
artificiale in Navarra (stato spagnolo) che sommergerý intere valli, paesi e
zone di protezione faunistica, sta compiendo un tour europeo per far conoscere
le ragioni della loro lotta e per ricevere solidarietý di fronte alla condanna
a cinque anni di carcere che è stata loro inflitta per un sabotaggio
alla diga che ha bloccato, nel 1996, i lavori di costruzione per circa un
anno.
Per contattarli: (a cura di A. D.)
Russia: la difficile opposizione alla guerra in Cecenia
Al centro del dibattito tra gli anarchici russi che si oppongono alla
guerra in Cecenia è la questione delle alleanze, che appare per molti
versi problematica ma al contempo necessaria per dare visibilità ad una
campagna contro la guerra. Infatti vi sono gruppi di difesa dei diritti umani
che sono liberali, filocapitalisti e occidentalisti; alcune organizzazioni non
sono contro la guerra ma per una sua umanizzazione per il popolo e i soldati
russi. Per la gran parte della gente in Russia opporsi alla guerra significa
essere sostenitori del terrorismo o stupidi pacifisti.
Nico MYOWNA in A Infos
Brasile - gli indios restano ma si temono violenze dei latifondisti Un accordo provvisorio, siglato questa settimana, permetterà la permanenza degli indios Guarani e Kaiowá su circa 100 ettari del "tekoha" (terra tradizionale) di Potrero Guasu (Mato Grosso do Sul, Brasile) riconquistato dagli indios il 19 aprile del 1998. L'accordo dovrebbe concedere, almeno temporaneamente, un po' di respiro alle circa 70 famiglie (tra cui 200 bambini) delle due comunità indigene da anni in lotta per il loro diritto alla terra. Nelle ultime settimane, infatti, gli indios avevano dovuto subire ancora una volta la brutalità delle decine di 'pistoleiros' al soldo dei latifondisti, che li avevano ripetutamente cacciati dal tekhoa con la violenza. L'ultimo episodio era avvenuto lo scorso 14 gennaio, quando 50 uomini armati, vestiti con tenute militari, avevano attaccato gli indios bruciando le loro abitazioni e violentando sei donne sotto gli occhi dei familiari.
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