![]() Da "Umanità Nova" n.5 del 13 febbraio 2000 Un nazista nell'Europa di Schengen
Un nazista va al governo in Austria: l'Europa democratica si scandalizza e censura l'Austria. La coscienza dell'Europa è a posto: il Parlamento europeo vota a maggioranza una mozione che di fatto sancisce l'isolamento dell'Austria all'interno dell'Unione, i politici della maggior parte degli schieramenti si pronunciano contro l'alleanza nero-blu. Nessun paese europeo, ovviamente, taglia i rapporti economici. Le anime belle possono sorridere: l'Europa dell'Euro, delle frontiere aperte ai capitali e chiuse per i migranti, l'Europa delle polizie, l'Europa dei lager per immigrati, l'Europa dei bombardamenti umanitari condanna Haider, il razzista, l'antisemita, il nazista. Quest'Europa ha paura di guardarsi allo specchio. A poco serve la memoria se lo sguardo sul passato non fa che celare il presente. Nella stessa Austria le leggi antimmigrati, la ferocia poliziesca nei confronti degli africani, la polizia etnica sono una realtà realizzata già da tempo dai vari governi socialisti che hanno guidato il piccolo paese alpino per decenni. Probabilmente Haider e il suo governo non saranno tanto diversi dagli odierni governanti e dai vari leader dell'Unione Europea, che esorcizzano un presente odioso ed un futuro dai contorni incerti allontanando le ombre del passato. È ormai evidente che Haider raccoglie consensi in virtù del disagio che nell'epoca della globalizzazione pervade vasti strati della popolazione, che anche nella ricca Europa hanno visto dissolversi garanzie e privilegi nel grande calderone del mercato mondiale. Il suo è un partito reazionario perché reattivo e, al di là delle suggestioni filonaziste, trova omologhi nei vicini Balcani e nell'ancor più vicina Lega Nord di Umberto Bossi. Le piccole patrie, i valori di famiglia ed identità etnica sono oggi i cardini sui quali riesce a costruire consensi una destra profonda, che pesca nei meandri oscuri del recente passato ma ha i piedi saldamente piantati nella melma odierna. Se una lezione si può trarre dal passato è che gli spazi per una convergenza tra la destra dei capitali e della finanza, la destra di Maastricht e di Schengen e quella delle piccole patrie, del sangue e della razza sono ormai aperti. Anche perché è chiaro che non v'è alcuna alternativa istituzionale: i governi di "sinistra" d'Europa operano in modo del tutto simile a quelli di destra. Nel nostro paese il neoministro di polizia Bianco prepara pacchetti "giustizia" di chiaro stampo disciplinare, si accinge ad aprire lager per immigrati nella colonia albanese, usa il bastone contro chiunque esprima dissenso. ma. ma
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