![]() Da "Umanità Nova" n.7 del 27 febbraio 2000 Senza Frontiere, Brevi dal mondoCongo - una città in sciopero per un assassinio da parte di un militare La popolazione della città di Butembo (Nord Est della Repubblica Democratica del Congo) ha proclamato il 18/2 l'astensione da tutte le attività socioeconomiche. Lo sciopero, chiamato col termine francese di "Ville Morte" (Città morta), è stato causato da un nuovo episodio cruento. Nella stessa giornata del 18, un cambiavalute ambulante è stato freddato, senza ragione, da un militare ugandese. I passanti hanno immediatamente reagito aggredendo l'assassino, a sua volta ucciso e, poco dopo, la popolazione ha proclamato lo sciopero. La tensione nella città è molto alta.
Francia - comunicato dei collettivi contro le espulsioni Giovedì 10 febbraio, 11 nostri compagni sono nuovamente stati fermati dalla polizia per un controllo. Questo è avvenuto all'aereoporto Roissy di Parigi dopo l'intervento dei compagni del Collectif Anti-expulsion teso a fermare una deportazione discutendo con i passeggeri e l'equipaggio dell'aereo su cui il migrante espulso doveva essere imbarcato. Stavolta però è successo qualcosa di speciale: non tanto il fatto che è proibito distribuire volantini o filmare all'aereoporto. Questo lo sapevamo già. Ciò che è accaduto indica invece un salto di qualità nella politica delle espulsioni. In breve, dopo che il comandante dell'aereo aveva deciso di rifiutarsi di avvallare la deportazione prendendo a bordo il sans-papier, è stato immediatamente sostituito dalla direzione della compagnia aerea: in tal modo l'aereo ha potuto decollare ugualmente. La compagnia aerea che tanto apertamente ha deciso di collaborare con la politica razzista del governo francese è l'Air France. Sabato, altri 5 nostri militanti erano presenti all'aeroporto di Roissy. La polizia è nuovamente intervenuta, fermando una compagna in particolare, identificandola e quindi rilasciandola. Il fatto è che questa compagna, Marie Athee, è sotto processo, e dovrà comparire in tribunale il prossimo marzo. Troviamo perlomeno strano che dei 5 compagni solo lei sia stata identificata! Maggiori informazioni sul suo caso sono disponibili sul nostro sito web: http://www.samizdat.net/sansfrontieres/ presso la voce "actualitè" Altri nostri militanti presidiavano invece l'ambasciata spagnola di Parigi, davanti a un numero di poliziotti spropositato rispetto ai dimostranti (una quindicina). In ogni caso, siamo stati ricevuti dalla segreteria dell'ambasciata a cui abbiamo chiestro una condanna formale per i fatti di El Ejido. Era presente un giornalista dell'agenzia di stampa spagnola EFE che ha riportato i fatti e si è dichiarato interessato a seguire le nostre azioni successive. Presto verrà accontentato. No pasaran!
|
Redazione: fat@inrete.it
Web: uenne@ecn.org