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Da "Umanità Nova" n.9 del 12 marzo 2000
Senza Frontiere. Brevi dal mondo
Spagna - arrestati cinque iscritti al sindacato dell'edilizia di Palma di Maiorca
La Federazione Locale dei Sindacati della CNT di Palma di Maiorca denuncia
all'opinione pubblica l'azione repressiva di cui sono stati oggetto 5 compagni
del Sindacato dell'Edilizia della CNT la mattina del 24 febbraio alle ore 8.45
mentre esercitavano il loro legittimo diritto ad informare i lavoratori del
settore dello sciopero generale, proclamato da questo ed altri sindacati con i
dovuti requisiti legali (sciopero di due giorni indetto anche dai sindacati
ufficiali, al quale la CNT ha aderito su posizioni critiche ndT).
Vogliamo innanzitutto esporre i fatti che hanno provocato la aggressione
poliziesca ai nostri compagni, usciti con lesioni al viso e in parte del
corpo, prodotto delle botte somministrate dalla polizia.
I fatti sono avvenuti nelle vicinanze della Piazza Maggiore di Palma in uno dei
cantieri in cui si stava lavorando. Il picchetto del Sindacato dell'Edilizia
della CNT informava i lavoratori di questa azienda del diritto che avevano gli
stessi a partecipare allo sciopero e dei motivi che avevano portato a
proclamarlo. In quel momento si presenta un furgone della polizia nazionale
dicendo che i membri della CNT non erano lavoratori, che lo sciopero era
illegale e chiedendo in malo modo i documenti. In quel momento due dei membri
del picchetto non li avevano, pretesto utilizzato dalla polizia per dichiararli
in arresto. I compagni sostengono che informare solo i lavoratori dello
sciopero non costituisce reato alcuno. Nonostante questo, la polizia insiste
nel voler arrestare i compagni e questi, in maniera pacifica, vanno a sedersi
sul marciapiede, il che provoca l'aggressione da parte della polizia. In quel
momento altri due compagni si avvicinano per vedere cosa succede e si siedono a
loro volta assieme al picchetto. Allora la polizia procede all'arresto di tutti
i compagni presenti utilizzando maltrattamenti e aggressioni fisiche, e porta
questi sul cellulare fino alla questura di Palma.
Riteniamo che questo arresto sia stato totalmente illegale in tutte le sue
forme, e vogliamo denunciare che gli atti violenti di cui sono stati oggetto i
nostri compagni hanno una qualifica di chiara violazione della libertà
sindacale e della libertà di espressione, dato che attenta ai nostri
diritti fondamentali ed in questo caso al diritto di sciopero.
Vogliamo sottolineare che gli agenti che hanno aggredito i nostri compagni non
vollero in nessun momento identificarsi dando il proprio numero di matricola.
I compagni arrestati sono stati messi in libertà due ore dopo per
l'intervento dell'avvocato e del sindacato.
La lotta continua, saluti anarcosindacalisti.
CNT-AIT. Federazione Locale dei Sindacati. Palma di Maiorca.
(trad. F.F.)
Austria - carnevale antifascista
Hanno partecipato circa 16.000 persone al carnevale antifascista. L'iniziativa
organizzata per protestare contro l'attuale " governo " ha avuto non poco
successo. Mentre il governo ballava il valzer di Johan Strauss all'opera, i
manifestanti hanno praticamente assediato i paraggi. Non sono mancati alla fine
gli scontri con la polizia.
Grecia - 2 anarchici in sciopero della fame
Il giorno 14 gennaio ad Atene si è svolta una manifestazione studentesca
degli studenti medi, contro la nuova legge sull'istruzione che come nel resto
dell'Europa mira a privatizzare la scuola.
Dopo il corteo i compagni anarchici si sono riuniti in assemblea nel
Politecnico di Atene, edificio diventato già famoso nel 1973 quando i
carri armati della dittatura dei colonnelli massacrarono decine di studenti in
protesta. Situato nel centro della città è ancora oggi un luogo
simbolo della lotta e della resistenza degli studenti.
Alla fine dell'assemblea una ventina di compagni anarchici appena usciti dal
Politecnico sono stati fermati dalla polizia, che in maniera massiccia era
dislocata intorno all'edificio.
Questi compagni sono stati tutti denunciati e trattenuti per varie ore dalla
polizia.
A seguito dell'identificazione Costas Carpusos e Panaiotis Catsilas sono stati
arrestati senza motivo, solo perché meglio conosciuti dalla polizia per
la loro intensa militanza anarchica.
I due compagni ovviamente giudicati pericolosi dal Pubblico Ministero dovranno
aspettare il loro processo in cella; generalmente in questi casi possono
passare periodi lunghissimi di attesa, minimo diciotto mesi.
Costas e Panaiotis hanno deciso il 18 gennaio di attuare uno sciopero della
fame come protesta verso il trattamento che gli è stato riservato dallo
stato più "civile e democratico dei Balcani".
Fatti come questo non sono una novità in Grecia, spesso e volentieri la
polizia arresta e massacra di botte non solo i compagni, ma anche immigrati,
zingari ecc... con l'aiuto di squadracce fasciste, esattamente come durante
la dittatura dei colonnelli.
Come tutti i politici di questo mondo, anche i politici greci amano riempirsi
la bocca con paroloni come democrazia, rispetto dei diritti umani ecc... ma
in questo momento i nostri compagni stanno morendo di fame nelle galere
democratiche greche.
All'inizio di marzo i due compagni hanno raggiunto il peso di circa quaranta
chili, a seguito di quarantacinque giorni di sciopero della fame; le loro
condizioni di salute sono ovviamente gravissime, vengono tenuti in vita grazie
a delle flebo di glucosio.
Ogni manifestazione in loro solidarietà viene selvaggiamente repressa
dalla polizia che in questi ultimi giorni ha intensificato i pestaggi e gli
arresti.
Tutto questo viene chiaramente tenuto più segreto possibile dalle
autorità greche; infatti la Grecia non ha nessun interesse ad
assomigliare alla vicina Turchia, più volte da lei giudicata incivile e
brutale.
Atene si sta preparando alle Olimpiadi cercando di fare più pulizia
possibile di ogni dissenso, in modo tale da dare l'impressione al mondo intero
di poter entrare degnamente nel clubbino Europa.
È molto importante organizzare presidi e informazione su questi fatti,
per evitare che questi compagni muoiano di fame nel silenzio e
nell'indifferenza. Una forma di protesta verso lo stato greco e in
solidarietà con Costas e Panaiotis potrebbe essere tempestare di
messaggi i consolati e l'ambasciata greca.
Cristina
Info: Biblioteca "Franco Serantini" tel 050 551235
Afganistan - un'altra donna bruciata viva dal marito
Seyyed Abdul-Rahman tecnico aeronautico residente a Ghazni, dopo un diverbio
con la moglie Salehah, l'ha cosparsa di benzina ed ha appiccato il fuoco.
Portata all'ospedale dai vicini, la donna ha raccontato di essere stata
percossa, poi legata ed infine bruciata dal marito. Due giorni dopo è
morta. Il marito è scomparso con i due figli e siccome lavorava per i
servizi segreti dei Talebani si sospetta che questi ne abbiano coperto la fuga.
Salehah Askarzadah era nata nel 1972, si era laureata in economia e sino a tre
anni orsono lavorava presso la presso la Banca Esportazione e Sviluppo.
Vicende come la sua sono frequenti nell'Afganistan governato dai Talebani, dove
gli assassinii delle donne non trovano spazio sulla stampa e la polizia non
persegue gli autori di questi crimini.
Da un comunicato di RAWA (Associazione delle donne rivoluzionarie
dell'Afganistan).
Info: RAWA, P.O.Box 374, Quetta, Pakistan
Trad. di Amria
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