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Da "Umanità Nova" n.11 del 26 marzo 2000
Senza Frontiere
Brevi dal mondo
Brasile - il processo a Rainha
José Rainha, dirigente dell' MST, torna sul banco degli imputati, nel
tribunale di Vittoria, il prossimo 3 aprile. È accusato di aver
partecipato ad un duplice omicidio, durante un conflitto per la terra a Pedro
Canário (ES), il 5 giugno del 1989. Sono stati assassinati il
latifondista José Machado Neto e il poliziotto Sérgio Narciso da
Silva.
Ci sono prove sicure che, in quell'epoca, Rainha si trovava a Quixeramobim, a
400 km da Fortaleza (nello stato del Ceará) dove lavorava a partire
dall'ottobre del 1988.
Moltissime persone dell'insediamento sono state in quel giorno con Rainha.
Nell'archivio della polizia militare del governo del Ceará c'è
una foto nella quale Rainha compare mentre sta parlando con il governatore
dello stato, Tasso Jereissati.
Processato per la prima volta nel giugno 1997, a Pedro Canario, Rainha è
stato condannato a 26 anni e 6 mesi di prigione. Tutti quelli che sono stati
presenti al processo sono testimoni di come i latifondisti locali hanno fatto
pressioni sui giurati.
Rainha è figlio di senza terra. È nato nel 1960, nella
città di São Gabriel da Palha. Costretto a prendere in mano la
zappa dai 7 anni in poi, non è mai andato a scuola. Ragazzo
intelligente, ha imparato a leggere e scrivere da solo. Più tardi ha
levato dalle mani di sindacalisti venduti agli interessi dei padroni il
Sindacato dei Lavoratori Rurali di Linhares. Ha partecipato alla fondazione
della CUT e del PT del suo stato. Nel gennaio del 1985 ha collaborato alla
fondazione dell'MST (Movimento dei Senza Terra, NdR) della cui direzione fa
parte anche oggi.
Dal 1991 Rainha abita a Pontal do Paranapanema. Tutti quelli che lo conoscono
ammirano la sua integrità morale e non sono pochi i latifondisti e i
politici dello stato di San Paolo che hanno manifestato ammirazione per il modo
equilibrato in cui egli porta avanti le trattative durante i conflitti per la
terra. A Pontal, circa 20 consigli comunali hanno già espresso appoggio
a Rainha e fiducia nella sua innocenza.
In realtà chi sarà sul banco degli imputati nel tribunale di
Vittoria è la lotta dei senza terra per la riforma agraria. Nessun
governo brasiliano ha mai affrontato la questione con coraggio e giustizia. A
partire dalla Legge delle Terre del 1850, passando per lo Statuto della terra
dell'epoca della dittatura, agli insediamenti del governo Cardoso, ciò
che vediamo è una presa in giro che non riduce la crescita della
concentrazione della terra. Basta ricordare che l'1% dei proprietari sono
padroni del 44% delle terre produttive del paese, ossia, circa 40.000
proprietari controllano più di 400 milioni di ettari. Una media di
10.000 ettari a famiglia!
Mentre Cardoso insedia un piccolo numero di famiglie, 400 mila agricoltori sono
stati rovinati negli ultimi cinque anni, a causa dell'estorsione operata dagli
interessi bancari, della costruzione di dighe e dell'espansione delle grandi
proprietà. Meno del 20% delle risorse del credito rurale sono
distribuite tra 513 mila piccoli proprietari. E 4 mila grandi proprietari sono
premiati con il 60% del credito.
Dal 1985 sono stati assassinati 1.167 lavoratori rurali. I massacri di
Corumbiara e Eldorado dos Carajás sono rimasti impuniti. In
Paraná, il governo di Jaime Lerner ha istituito un regime di terrore.
Il latifondista Jerônimo Alves de Amorim, accusato di essere il mandante
dell'assassinio del sindacalista Expedito Ribeiro de Souza, a Rio Maria (PA),
nel febbraio del 1991, latitante per quattro anni, è stato catturato in
Messico sotto falsa identità, nel novembre del 1999.
È nella prigione di Belém ma non c'è stato ancora un
processo.
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