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Da "Umanità Nova" n.12 del 2 aprile 2000
Senza Frontiere
Brevi dal mondo
Africa - gli USA sui due tavoli: vendita di armi e colloqui per la pace
Mentre Richard Holbrooke, ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite e attuale presidente del Consiglio di sicurezza, si preparava a convocare, per il 24 gennaio, un incontro speciale del Consiglio di sicurezza sul tema della guerra civile nella Repubblica democratica del Congo al quale hanno partecipato otto capi di stato dei paesi africani coinvolti nella guerra, un nuovo rapporto del World Policy Institute alla New School rivelava che gli Stati Uniti hanno fornito armi e addestramento militare a otto dei nove stati coinvolti nella guerra del Congo.
Le armi e l'addestramento militare per un valore di 1,5 miliardi di dollari assicurati all'Africa dagli Stati Uniti durante la Guerra fredda hanno preparato il terreno per l'attuale serie di guerre in corso nel continente e le attrezzature militari fornite dagli Stati Uniti continuano ad essere usate da coloro che le combattono.
Il rapporto nota che, negli anni '90, gli Stati Uniti hanno fornito ai paesi africani armi e addestramento militare per un valore di oltre 227 milioni di dollari. Inoltre, le forze speciali americane hanno addestrato i militari di 34 dei 53 paesi africani attraverso il programma di "Addestramento di scambio congiunto programmato", compresi i soldati impegnati su entrambi i fronti della guerra civile in Congo.
Gli Stati Uniti sono i maggiori mercanti mondiali di armi, mentre sono il fanalino di coda fra i paesi industrializzati riguardo alla percentuale di Pil consacrato all'aiuto allo sviluppo (meno dello 0,1%).
Le visite ad alto livello - prima da parte del segretario di stato, Madeleine Albright, poi dello stesso presidente Clinton, nella primavera del 1998, e dell'ambasciatore degli Stati Uniti all'Onu, Richard Holbrooke, lo scorso dicembre - hanno rafforzato l'idea di un nuovo partenariato con il continente, basato sulla ricerca di "soluzioni africane a problemi africani". Ma la realtý Ë ben diversa: i problemi che devono affrontare l'Africa e gli africani - conflitti, instabilitý politica, tasso di crescita economica pi˜ basso del mondo - sono stati alimentati in parte dal coinvolgimento degli Stati Uniti nel continente. Inoltre, le soluzioni proposte dall'Amministrazione Clinton continuano a basarsi su quelle politiche controproducenti della Guerra fredda che hanno caratterizzato per troppo tempo le relazioni fra gli Stati Uniti e l'Africa. Purtroppo, la guerra in atto nell'RdC costituisce un chiaro esempio di come le politiche degli Stati Uniti, passate e presenti, abbiano danneggiato i popoli africani. Dopo oltre due anni di una guerra devastante, i capi africani stanno cercando, con scarso successo, di attuare l'accordo di pace di Lusaka. I firmatari dell'accordo continuano ad appellarsi al sostegno pacificatore degli Stati Uniti, pur preparandosi a proseguire i combattimenti. E anche se sono state provate le loro pesanti responsabilitý, gli Usa fanno ben poco per aiutare a trovare una soluzione possibile. Le visite ufficiali al continente e l'impressionante retorica non bastano a garantire una pace duratura, la stabilitý democratica e lo sviluppo economico in Africa.
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