unlogopiccolo

Da "Umanità Nova" n.13 del 9 aprile 2000

Proposta di legge Berlusconi - Bossi
Razzismo elettorale sulla pelle degli immigrati

La proposta di legge d'iniziativa popolare, congiuntamente presentata dai capibastone di Forza Italia e Lega Nord, Berlusconi e Bossi, e l'avvio della raccolta di firme a suo sostegno sono la conferma di come l'immigrazione e la cosiddetta sicurezza siano stati scelti come i principali temi di questa campagna elettorale.

L'articolazione, razzista e sbirresca, di tale proposta di legge, immediatamente applaudita da Le Pen, tra le varie misure prevede l'accoglienza solo per gli extracomunitari regolarmente iscritti nei "ruoli d'immigrazione", privi di pendenze penali e forniti pure di codice fiscale (sic); espulsione per gli immigrati senza-lavoro e clandestini con arresto al terzo tentativo di entrare in Italia; "numero chiuso" deciso dalle amministrazioni regionali; aumento dei poteri della polizia e impunità per gli agenti infiltrati; maggiore discrezionalità - licenza di sparare compresa - per fermare le imbarcazioni "sospette"; centri di "accoglienza" finanziati dai datori di lavoro e dagli stessi dipendenti immigrati; sostegno alle missioni cattoliche per aiutare gli extracomunitari a "casa loro".

Un arsenale giuridico, a tutti gli effetti in linea con l'ideologia haideriana, anche se di improbabile attuazione in quanto costituzionalmente inammissibile e in contrasto persino con le direttive del trattato di Schengen, ma del tutto funzionale alla propaganda elettorale e ai giochi politici interni alle Destre.

Serve a Bossi per tornare alla ribalta delle cronache, al fine di far digerire allo sconcertato elettorato leghista il "patto" col piduista Berlusconi e i "mafiosi" di Forza Italia, ricompattandolo attorno alle tematiche razziste e xenofobe che da sempre costituiscono la base identitaria della "comunità padana", come dimostra anche l'ossessiva campagna contro "l'islamizzazione" da qualche tempo lanciata da "La Padania" utile a distogliere l'attenzione dei suoi lettori dalle questioni politiche riguardanti l'alleanza col Polo che ha comportato persino l'umiliante cambio del nome alla Lega.

A Berlusconi invece torna utile per sottrarre voti ad Alleanza Nazionale ed accreditare Forza Italia come intransigente garante dell'ordine pubblico ed argine all'immigrazione, come già anticipato in occasione del "Security Day"; d'altra parte, la "linea dura" contro l'immigrazione abbracciata da Forza Italia risulta confermata sia dall'incontro avvenuto in Friuli tra esponenti forzaitalioti e rappresentanti del partito nazional-liberale di Haider che dalle operazioni di "pulizia etnica" decise in Lombardia dalla presidente della Regione, la sempre più sgradevole Ombretta Colli.

Di contro, i partiti di governo mentre da un lato cercano di incantare l'elettorato di "sinistra" allarmandolo su una possibile "haiderizzazione" dell'Italia nel caso di un successo elettorale delle Destre, dall'altra non perdono occasione per rassicurare la "maggioranza silenziosa" vantando la politica governativa tutt'altro che buonista al ritmo di 72 mila espulsioni all'anno, peraltro confermata a livello locale dal decisionismo dei suoi sindaci, responsabili di sgomberi e deportazioni che, come nei casi dei campi nomadi di S. Giuliano a Mestre e Tor de' Cenci a Roma, niente hanno da invidiare ai sindaci della "tolleranza zero".

In tale panorama, s'inseriscono quindi le polemiche televisive in cui destre e "sinistre" fanno a gara nel proclamarsi democratici e liberali, che per assurdo confermano quanto il razzismo di Stato non appartenga solo all'ideologia e alla storia dei fascismi.

Kas.



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