Da "Umanità Nova" n.14 del 16 aprile 2000
Trapianti: il 21 maggio referendum con "sorpresa"
New health alla democristiana
Come per la new economy anche con la sanità, a parte il gran parlare,
sotto sotto la puzza di stantio c'è e non accenna a svanire.
La lunga storia della legge sugli espianti di organi umani ufficialmente chiusa
nell'Aprile del '99, non è affatto terminata. Anzi, dopo l'approvazione
in Parlamento nulla è stato approntato come prescritto dal decreto
legge. Se non fosse per la materia trattata verrebbe da dire che dalla farsa
che ha costellato l'iter ventennale, si è passati alle comiche vere e
proprie.
Il prossimo 21 maggio, infatti, e chissà forse per dare un senso alla
scadenza referendaria, la Ministra Rosaria Bindi farà recapitare a casa
di ciascun "avente diritto al voto" assieme al certificato elettorale il modulo
sul quale si potrà barrare con una "X" la casella del SI o del NO.
Tuttavia non si tratta di schedatura di massa e neppure di SILENZIO-ASSENSO.
Infatti le ASL, che avrebbero dovuto entro i 90 giorni dall'entrata in vigore
della Legge ndeg.91 garantire l'effettiva conoscenza della richiesta da parte
di ciascuno, notificare la richiesta di dichiarare la propria volontà e
provvedere ad archiviare i dati ricevuti presso il Centro Nazionale
Trapianti.... brancolano nel buio più totale. Del sistema informativo
computerizzato che avrebbe dovuto gestire 41 milioni di dichiarazioni niente,
non esiste. E mentre c'è chi crede di dovere recarsi dal farmacista, chi
si domanda se trattasi di un talloncino di cartone, di un budget magnetico...
la confusione permane.
Ma oltre al business che gravità attorno a questi appalti, alle schede
al finanziamento alle strutture ospedaliere, non ci sta solamente il cosiddetto
stile "italiano" con cui si promulgano leggi. In questo caso, la Ministra
è stata premurosamente attenta. Le NORME TRANSITORIE previste sono
numerose e, guarda caso, consentono sino a completa attuazione dei dispositivi,
tali e tanti raggiri da favorire e permettere l'espianto tanto e più di
prima.
Dal primo Aprile dell'anno scorso il Ministero della Sanità avrebbe
dovuto emanare 12 Decreti attuativi. Di questi non c'è traccia tranne
che per quello che instituisce la Consulta Tecnica Permanente, con la quale si
istituzionalizza il finanziamento alle tre associazioni AIDO, ADMO e AIT, e una
ordinanza che abroga parte della Legge stessa facilitando le oltre 200
autorizzazioni per quei chirurghi "intraprendenti" e dediti all'IMPORT/EXPORT
degli organi, con buona pace dei sani principi scientifici, della carità
cristiana, solidarietà ecc....
Sarà la globalizzazione?
Mik
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