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Da "Umanità Nova" n.17 del 14 maggio 2000

I fascisti in piazza a Bologna
I mercenari di Forza Nuova

Il recente rientro in Italia di Roberto Fiore, fondatore e segretario nazionale di Forza Nuova, è coinciso con una ripresa dell'iniziativa politica - aggressioni comprese - ed un notevole sviluppo organizzativo di questa formazione fascista che può legittimamente ritenersi "l'unica alternativa nazionale" alla destra di Alleanza Nazionale, come scritto sul proprio giornale "Foglio di Lotta" nello scorso dicembre.

Gli altri partiti e partitini concorrenti appaiono infatti attraversare un momento di grave crisi: il Movimento Sociale "Fiamma Tricolore" di Rauti, già dissanguato da innumerevoli passaggi di militanti ed intere sezioni ad altri raggruppamenti di estrema destra, ha subito la scissione-espulsione capeggiata da Nicola Cucullo e la nascita del Movimento Sociale Europeo; da parte sua il Fronte Nazionale di Adriano Tilgher, anch'esso provato da numerose defezioni, ha dovuto fare i conti con la rottura dei nazional-comunitaristi facenti capo alla testata "Rosso è Nero", su posizioni spregiudicatamente "antagoniste".

Ma il rafforzamento e l'attivismo di Forza Nuova che può contare su una trentina di sedi ed è in grado di produrre manifesti e altro materiale propagandistico in quantità industriale, stanno dimostrando anche l'esistenza di sostegni economici raramente così ingenti; a riguardo si conosce l'esistenza di strutture economiche parallele a livello europeo come quella degli ostelli "Meeting Point" avviata dallo stesso Fiore e Massimo Morsello (ex-Terza Posizione e N.A.R.) in Inghilterra, così come sono stati ipotizzati finanziamenti provenienti dall'ex-Cisnal a cui apparteneva lo stesso Boccacci, dirigente dell'ex-Movimento Politico ed ora anch'esso passato armi e bagagli a Forza Nuova; inoltre a queste fonti di finanziamento sicuramente si possono inoltre aggiungere aiuti non indifferenti di provenienza internazionale e gli introiti di varie case discografiche.

Detto questo però, analizzando l'attività e la "linea" di Forza Nuova, si può ritenere che la principale formazione fascista conti su appoggi economici provenienti da ben altri settori politici.

Innanzitutto non si può non vedere l'intesa, pure sul piano elettorale, stabilitasi tra Forza Nuova e Forza Italia, anche e soprattutto a spese di A.N.; basta leggere la stampa "forzanovista" per vedere come il partito di Fini sia molto più attaccato che Berlusconi e, in occasione delle ultime scadenze elettorali, Forza Nuova si è guardata bene dal rubare voti al centro-destra agitando la stessa bandiera anticomunista di Berlusconi, sotto cui si sono dovuti schierare anche "Fiamma Tricolore" e il Fronte Nazionale con cui Forza Italia (e non A.N.!) ha raggiunto vari accordi elettorali a livello locale dopo che questi hanno capito di non essere in grado di esprimere una propria autonoma rappresentanza politica alla destra della destra.

Ulteriore tappa di tale convergenza è stato il lancio della proposta di legge di iniziativa popolare anti-immigrazione promossa congiuntamente da Lega Nord e Forza Italia che, a differenza delle proposte avanzate da A.N. sempre in materia d'immigrazione, ha subito ottenuto l'adesione dell'estrema destra fascista.

Altro aspetto interessante della politica di Forza Nuova, utile per comprendere su quali appoggi questa può contare, è quello, sicuramente in sintonia con le gerarchie ecclesiastiche e l'integralismo cattolico, delle violente campagne contro il diritto all'aborto, la religione islamica e la manifestazione internazionale del Gay Pride prevista a Roma per il prossimo luglio.

La provocatoria scadenza di Bologna, appare quindi la somma di vari elementi centrali della strategia di Forza Nuova: in primo luogo l'anticomunismo, perché comunque questa città rimane un simbolo e, dopo l'affermazione di Guazzaloca, sicuramente Forza Nuova intende riscuotere la cambiale del sostegno fascista alla sua elezione a sindaco; inoltre vi è tentativo di inserirsi nelle questioni dell'immigrazione, dei finanziamenti alle scuole private confessionali e dei diritti dei gay e delle lesbiche, più volte al centro sia del dibattito politico cittadino e regionale che dei conflitti sociali.

In aggiunta vi è sicuramente l'intenzione di "sbarcare" in Romagna, dove Forza Nuova risulta priva di proprie strutture, compattando attorno a sé le esistenti realtà neo-fasciste e nazi-bonehead, a spese della concorrenza rappresentata dalle tendenze più radicali presenti in regione, quale quella che si definisce "Sinistra Nazionale", e contendo ad esse l'eredità storica del primo squadrismo "antiborghese" che proprio nelle campagne romagnole avrebbe costituito la guardia mercenaria degli agrari.

Archivio ANTIFA

Per ulteriori informazioni su Forza Nuova si veda l'articolo comparso su Umanità Nova n. 5 del 6 febbraio 2000, intitolato "La destra oltre la destra"; oppure inviare una mail al seguente indirizzo: antifa-milano@ecn.org



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