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Da "Umanità Nova" n.21 del 11 giugno 2000

Una strage annunciata
Solignano: ennesimo incidente ferroviario

Solignano (Parma), un altro incidente ferroviario: l'ennesimo!

Altri morti fra i ferrovieri: 5 e un ferito.

Le solite anticipazioni di stampa e radio/TV sulle cause, a senso unico: "Potrebbe essere stato un errore del macchinista" (?).

E lo spettacolo si ripete. Per quante volte ancora?

Ma, guarda caso, l'incidente è avvenuto dove la linea da doppio ritorna a binario unico.

I lavori del raddoppio della linea Pontremolese, dove è avvenuto l'incidente ferroviario, sono stati interrotti: sono rimasti sei chilometri a binario unico, perché i finanziamenti necessari dovevano essere spostati sull'Alta Velocità. Non a caso, circa 48 ore prima, il Ministro Bersani aveva dichiarato alla stampa che erano disponibili i finanziamenti necessari per terminare la tratta Alta Velocità Milano - Bologna.

Non è stato il primo incidente in quel tratto, tra Berceto e Solignano, ma il terzo in circa sei mesi.

Tutto il tempo per intervenire per rimuoverne la cause da parte delle F.S. e delle altre autorità competenti, ma nessuno è intervenuto.

Certo la situazione di questa linea ferroviaria, la Pontremolese, conferma che questa Amministrazione ferroviaria non ha alcuna intenzione di sviluppare il trasporto merci su ferrovia.

La "Pontremolese" è una linea strategica per il trasporto merci su ferrovia, in quanto permette di raggiungere il sud del paese passando dalla tirrenica e quindi evitando Bologna e Firenze.

Il suo non potenziamento è evidentemente un messaggio chiaro: le F.S. fanno una politica dei trasporti subalterna alla lobby stradale (automobili, autostrade, petrolio).

Che fare?

I ferrovieri, coloro che stanno lasciando continuamente morti e feriti in questa battaglia, continuano con i loro scioperi a cercare di respingere la politica della Società F.S. contraria allo sviluppo del trasporto ferroviario e non si aspettano niente, se non saranno riusciti ad imporlo, dal Ministero dei Trasporti.

Due altri attori però sono assenti: i viaggiatori/utenti che non riescono a capire di chi sono le responsabilità di queste disastrate ferrovie e non entrano in campo; la stampa, che invece lo capisce ma solo quando vuole, la maggioranza delle volte pubblica solo le "veline" e l'"ideologia" di chi ha fatto e continua a fare queste funeste scelte di politica del trasporto ferroviario.

Comunicato dell'FLTU-CUB



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