Da "Umanità Nova" n.22 del 18 giugno 2000
Bologna: contro l'OCSE
In piazza il movimento anticapitalista
Sabato 10 giugno si é svolta l'annunciata manifestazione di apertura
delle giornate di contestazione alle Conferenza Internazionale OCSE di Bologna.
Circa 2000 compagne e compagni hanno sfilato da Piazza dell'Unità fino a
Piazza Maggiore. Significativa la presenza anarchica, tanto che la stampa
locale ha etichettato come "anarchico" il corteo di sabato.
Alla manifestazione hanno preso parte le componenti proponenti (FAI e Autonomia
di Classe) e diverse realtà che avevano aderito nei giorni precedenti
(dal Veneto, dalle Marche, etc.) ed anche alcune situazioni bolognesi "non
allineate" (sindacati di base, collettivo Precari, associazioni). La
consistenza della manifestazione é risultata però inferiore alle
aspettative, segnalando le difficoltà di chiarezza e determinazione di
un movimento che voglia e sappia contrastare le politiche di dominio che si
esprimono nei consessi sovra e multinazionali. Come é noto ai lettori di
U.N. in questo movimento si sono delineate due tendenze che hanno segnalato
differenze di obiettivi, metodi e comportamenti già nelle manifestazioni
di Ancona, Firenze e Genova. La componente neo-riformista e para-istituzionale
che si raccoglie attorno ai Verdi, a Rifondazione Comunista ed ai centri
sociali del Nord-Centro-Est e della Carta di Milano non ha partecipato ed anzi
ha boicottato la nostra manifestazione. Di fronte a questo attacco anche altri
centri sociali "non allineati" hanno assunto una posizione di disimpegno.
Significative le assenze da Torino, Firenze, Roma, Napoli e Milano.
I giorni della contestazione si prolungheranno fino a giovedì 15 giugno.
Nel momento in cui scriviamo quest'articolo non é ancora possibile
desumere con chiarezza e completezza di informazioni lo svolgimento delle
contestazioni. Per mercoledì 14 giugno é annunciata una giornata
di blocchi che intende impedire lo svolgimento del vertice. In quest'occasione
si annuncia una convergenza nelle strade e nelle piazze di tutte le componenti
del movimento di contestazione all'OCSE.
Domenica 11 si é svolto l'annunciato convegno contro la globalizzazione.
La sala del convegno é stata spostata a via S. Stefano in quanto la sala
precedentemente prenotata, in Piazza Maggiore, era stata confiscata della
Questura per trasformarla in "sala operativa" del servizio d'ordine statale.
Il convegno ha visto la partecipazione di oltre 100 persone ed hanno presso la
parola, fra gli altri, Piero Bernocchi dei Cobas, Massimo Varengo (IFA), Maria
Matteo (Umanità Nova), Vincenzo Miliucci (Cobas), Simonetta Crisci
(avvocato e militante del movimenti antirazzista), Luciano Nicolini (USI). Un
intervento del Movimento Antagonista Toscano ha messo in evidenza gli elementi
di contraddizione nel movimento rispetto alle posizioni che si vanno delineando
e alle quali ci riferiamo all'inizio dell'articolo. La maggior parte degli
interventi, accanto ad un'analisi socio-economica e geo-politica della fase,
mettevano in evidenza come nello scenario attuale non si possa definire, sul
piano politico-istituzionale, una destra capitalista ed una sinistra
anticapitalista. Le forze che derivano dal riformismo di sinistra sono oggi
parte integrante del blocco politico e sociale del capitalismo. Anche da
ciò deriva il conformarsi di una nuova tendenza neo-riformista che vuole
occupare lo "spazio politico" della "sinistra storica".
In conclusione, lo stato delle cose, sembra segnalare elementi di debolezza di
un movimento anticapitalista che sia all'altezza della sfida globale.
redb
Lunedì 12 è continuata la mobilitazione contro l'OCSE. Nel
pomeriggio davanti alle due torri un presidio che si è progressivamente
allargato ha effettuato un blocco del traffico durato per circa due ore.
È poi partito un corteo spontaneo che ha attraversato il centro
cittadino pesantemente militarizzato da poliziotti e carabinieri in assetto
antisommossa. Il blocco e la successiva manifestazione hanno in modo allegro e
scanzonato comunicato alla cittadinanza le ragioni di una protesta che nei
prossimi due giorni mira al blocco dei lavori della Conferenza dell'OCSE. Nel
frattempo è giunta la notizia di un primo risultato delle mobilitazioni:
la cena miliardaria prevista per mercoledì 14 è stata annullata.
La prossima settimana la cronaca delle iniziative delle altre giornate.
ma. ma.
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