![]() Da "Umanità Nova" n.23 del 25 giugno 2000 Energie rinnovabili: quali prospettive?Senza volersi concedere ad un facile millenarismo, non si può negare che i cambiamenti climatici di questo ultimo decennio siano dovuti principalmente ad alcuni fenomeni individuati e misurabili, quali l'effetto serra e l'assottigliamento dello strato atmosferico di ozono, e che questi fenomeni siano a loro volta provocati da un modello economico e sociale suicida: il capitalismo globale. Nello scrivere sulle energie rinnovabili, è importante sottolineare che non è pensabile sostituire le fonti energetiche attuali con quelle rinnovabili mantenendo gli stessi livelli di produzione industriale e la stessa logica di sviluppo e profitto che ne è alla base; non si può cioè pensare che si possa salvare l'umanità dall'autodistruzione continuando a produrre milioni di automobili e computer, tonnellate di plastica e rifiuti, armi, bisogni fittizzi e televisione spazzatura, ma alimentando tutto ciò con l'energia solare... Se dunque è vero, com'è vero, che le energie rinnovabili possono avere un reale impatto sull'ambiente soltanto in questa prospettiva, è altrettanto evidente che non è sensato aspettarsi da parte dei governi, custodi e difensori dell'ordine attuale, un intervento forte a favore delle tecnologie "pulite", anche se naturalmente c'è, e si fa sentire, la possibilità di fare dell'ecologia un grosso business, e deve suonare inquietante e significativo il fatto che tra i maggiori produttori mondiali di moduli fotovoltaici ci siano la Shell, la British Petroleum (Solarex) e l'Agip (Eurosolare) che a fronte di un sempre maggiore costo delle tradizionali fonti energetiche sono i primi a preparare la transizione verso nuove fonti. Eppure alcune novità ci sono: i comuni sopra i 15.000 abitanti sono oggi tenuti a stilare un piano energetico nel quale è possibile inserire la produzione di una quota del fabbisogno di acqua calda sanitaria degli edifici pubblici mediante impianti solari, e la liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica ha aperto la porta alla possibilità di realizzare impianti municipalizzati per la produzione di energia connessi alla rete nazionale; non a caso la prospettiva di sviluppo delle energie rinnovabili va sempre più decisamente nella direzione dei grossi impianti "in rete" piuttosto che perseguire il vecchio ideale della casa autonoma. Con il termine ENERGIA SOLARE si indica l'energia proveniente dal sole che investe direttamente la terra e tutte quelle forme di energia che da essa derivano: l'energia idroelettrica, del vento, delle biomasse, delle onde e delle correnti marine. Tutte queste forme di energia sono comunemente indicate con il nome di fonti di energia rinnovabili. A differenza dei combustibili fossili e nucleari, destinati ad esaurirsi in un tempo finito, queste forme di energia possono essere considerate virtualmente inesauribili in quanto legate al ciclo solare. Sono inoltre considerate energie rinnovabili l'energia geotermica presente in modo concentrato in alcuni sistemi profondi della crosta terrestre e l'energia dissipata sulle coste dalle maree, dovute all'influenza della luna. Il flusso delle energie rinnovabili sulla terra è essenzialmente pari al flusso di energia dovuto alla radiazione solare. Ogni anno sulle terre emerse il sole irradia energia equivalente a 19.000 miliardi di TEP (tonnellate equivalenti petrolio). La domanda annuale di energia nel mondo è attualmente di 8 miliardi di TEP. In Italia la domanda di energia nel 1994 è stata di 167 milioni di TEP. Il potenziale sfruttabile delle fonti rinnovabili derivanti dalla radiazione solare e riferito all'utilizzo dell'1% delle terre emerse è stimabile in 14 miliardi di TEP all'anno per l'energia solare diretta, in 2.2 miliardi di TEP all'anno per l'energia eolica, in 4.6 miliardi di TEP all'anno per l'energia dalle biomasse, in 1.7 miliardi di TEP all'anno per l'energia idroelettrica, in 0.8 in altre forme di energia. Oggi solo l'energia idroelettrica, quella geotermica ed in parte quella da biomassa, vengono convertite in modo significativo con tecnologie considerate mature. Le fonti rinnovabili forniscono, a livello mondiale, un contributo al fabbisogno dell'energia commercializzata dell'ordine del 8%, proveniente in maggior parte dai grandi impianti idroelettrici. Tale contributo raggiunge circa il 18% se si considerano anche le fonti non commerciali, soprattutto legno, rifiuti vegetali e animali nei paesi in via di sviluppo. Nell'Unione Europea, le energie rinnovabili contribuiscono per il 6% (circa 43 milioni di TEP) alla copertura dei bisogni di energia primaria. Per quanto riguarda la produzione di energia elettrica, se si esclude il contributo dell'energia idraulica (17% del totale), nei paesi industrializzati dell'OCSE il contributo delle fonti rinnovabili è oggi inferiore al 0,5%. Guido Coraddu
IL CONSUMO ENERGETICO MEDIO DI UN NUCLEO FAMILIARE COMPOSTO DA 4 PERSONE E' DI CIRCA 5.000 KWh/ANNO Glossario tep = tonnellata equivalente di petrolio; è l'energia equivalente a quella ottenibile da 1 tonnellata di petrolio. Il tep equivale a 11.628 kWh, corrispondente al consumo annuo di energia elettrica di circa 2-3 famiglie italiane. kW = Unità di misura della potenza (energia prodotta o assorbita nell'unità di tempo); la potenza spesso viene misurata anche in CV (Cavallo Vapore); 1CV = 0,736kW. kWh = 1 kWh è l'energia prodotta o assorbita da una sorgente/utilizzatore in un'ora. Un ferro da stiro che assorbe la potenza di un kW consuma in un'ora 1 kWh. 1 kWh equivale all'energia contenuta mediamente in 8 grammi di petrolio.
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