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Da "Umanità Nova" n.27 del 10 settembre 2000

Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini
Miasmi d'agosto

Si è concluso in questo mefitico finale d'agosto il Meeting di Comunione e Liberazione a Rimini, edizione "2000 anni, un ideale senza fine". La manifestazione, che dall'iniziale matrice clientelare-democristiana di corrente andreottiana si sta ormai senza pudori disvelando in tutta la sua essenza clerical-fascista, ha decisamente privilegiato la "politica" rispetto alle manifestazioni culturali che in altri anni avevano ben funzionato nel mascherare l'opera di propaganda reazionaria e conservatrice.

A nessuno, suppongo, sia sfuggita la marcia trionfale di Berlusconi che, ascella pezzata al vento, vaneggiava i consueti slogan sconnessi fra le due ali inneggianti dei ciellini, ansiosi di premiare il nuovo acclamato leader con il fatidico bigliettino nella scatoletta elettorale. Il "povero" Andreotti, che aveva azzardato un ritorno alla grande proponendo una nuova edizione del grande centro democristiano, si è visto bocciare dal cavaliere nero il progetto sul nascere: del resto, il suo elettorato, fedele al motto "Franza o Spagna, purché se magna", non aveva certo atteso il termine dei guai giudiziari del "Divo Giulio" per tutelare i propri interessi.

Ma al di là del teatrino pre-elettorale, quel ch'è interessante notare è, una volta di più, come il sistema dell'informazione nazionale abbia spudoratamente sponsorizzato una manifestazione dove, al di là di tutto, non si è affatto verificato il tanto decantato successo di pubblico. Questa edizione è infatti ben lontana da altre dei decenni passati, dove ingorghi, paralisi del traffico e pienone alberghiero potevano ben costituire un indicatore delle numerose presenze. Una ulteriore conferma di come oramai i legami fra poteri e mezzi di comunicazione siano tali da decretare alla bisogna successi virtuali che diventano nell'immaginario collettivo reali . La catena di trasmissione con il raduno giovanil-clericale del giubileo romano, insomma, ha sì funzionato a livello mediatico, prolungando artificialmente l'impressione di una folla di mangiaostie sterminata e onnipresente, ma la tasca - molto meno virtuale - ha probabilmente impedito a molti di proseguire nel percorso di beatitudine compiendo la traversata Roma - Rimini.

Fra i penitenti di turno, comunque, oltre allo stand della Coop ad erudire i presenti sulle problematiche dell'alimentazione, non poteva mancare il pentito di professione, Marino. Partecipando ad una conferenza per testimoniare la necessità di procedere nella beatificazione del commissario Calabresi (lascio a voi immaginare quali categorie professionali potranno finalmente trovare nel nuovo beato l'interlocutore giusto per chiedere grazie, intercessioni e miracoli: certo non i paracadutisti), non ha mancato di illustrare ad un pubblico che non ne aveva affatto bisogno la sconcertante differenza fra le riunioni di Lotta Continua dei tempi che furono e quelle del suo attuale gruppo di C.L. a La Spezia. Da un clima di odio, violenza, pestaggi, alla pace e all'amore: ogni commento è superfluo.

Altra chicca del Meeting, la mostra sul Risorgimento, con annessa rilettura revisionista storica. Si è trattato di iniziare un processo di riabilitazione del brigantaggio post-risorgimento di fede papalina. L'ineffabile "Priorato della Madonna di Loreto" di corrente lefebvriana, con annesso "braccio culturale", il Circolo Federici, che da anni propugnano a Rimini un ritorno alla liturgia in latino ed a tutta un'altra serie di nefandezze più o meno riassumibili nel ritorno al potere pontificio, ha prolungato il dibattito proponendo un unico "stock riabilitazione": fascisti di Salò e briganti papalini. Chissà se i tempi sono sufficientemente maturi.

Fra i trombati e fischiati, invece, il Ministro della Sanità Veronesi, che sulla sperimentazione sugli embrioni ha azzardato anteporre un altro potere, quello medico e sedicente scientifico, a quello della chiesa cattolica, raccogliendo sonora scomunica.

Sostanzialmente, si è trattato di una ennesima sconfitta per il governo di centro-sinistra. Il conto che hanno presentato qui al Meeting i cattolici è molto più salato del previsto, e né le concessioni sulle scuole private, né quelle sull'insegnamento della religione, né l'8 per mille, né i miliardi per il giubileo hanno saziato la voracità della balena bianca, che non fa sconti a nessuno. Una volta di più, se ce ne fosse bisogno, la politica riformista di diessini e partiti di governo, alla perenne ricerca di consenso moderato, ha mostrato tutta la propria debolezza davanti ad un estorsore geneticamente incontentabile. Ma è un pizzo, quello ai cattolici, che pagheremo purtroppo tutti noi. Con le tasse, i balzelli, con l'intollerabile ingerenza della Chiesa nella vita sociale e privata di tutti noi. Non occorre ribadire come sia oramai rimasta quasi unicamente la voce anarchica e libertaria a contrastare l'assordante oblio mediatico del potere clericale. Per questo è necessaria la massima solidarietà e sostegno ad ogni iniziativa organizzata dai compagni e delle compagne per proporre pratiche e momenti di lotta e resistenza anticlericale, considerando anche e soprattutto l'attenta opera di offuscamento e annullamento dei media nazionali e locali.

I poteri religiosi, come hanno ben dimostrato in questo scorcio estivo del 2000, giubileo dei giovani e Meeting ciellino sono ben lungi dal lottare per la propria sopravvivenza: essi lottano - e sono ben sostenuti in questo da tutti gli altri poteri - contro la nostra sopravvivenza: di uomini e donne libere, di anarchici.

Pelle
Gruppo Libertad - FAI Rimini



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