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Da "Umanità Nova" n.30 del 1 ottobre 2000

Against global crime 2000
Verso un dicembre di lotta a Palermo

È stato varato a Palermo il Coordinamento Against Global Crime 2000, su scala regionale, che vede la partecipazione iniziale (le adesioni infatti sono aperte sin da subito e vale per tutta l'Italia, e anche oltre) di gruppi, associazioni, realtà sociali dell'isola, da Trapani a Messina, da Palermo a Catania e Ragusa. Obiettivo del coordinamento è quello di preparare un dicembre di lotta in Sicilia. In quel prossimo mese, infatti, si daranno alcune scadenze importanti: dal 3 al 5 si terrà a Palermo un incontro di partenariato euromediterraneo tra oltre 4000 imprenditori, che ragioneranno sulle migliori opportunità di rendere globale una regione debole integrandola all'interno di un contesto mondiale segnato da politiche neoliberiste. Il che significa tagli ai salari, riduzioni di reddito, accrescimento dei livelli di povertà, dipendenza dai flussi finanziari esteri, abbattimento delle specificità produttive e culturali dei territori.

Dal 12 al 15 dicembre, con inaugurazione giorno 11, l'ONU terrà a Palermo un vertice di capi di stato e di governo per siglare un protocollo di convenzione internazionale sulla criminalità transnazionale, vincolante per quegli stati che la tradurranno in legge nei rispettivi ordinamenti interni. Il che significa una ulteriore stretta repressiva, una dipendenza dalla tecnologia di difesa e di sicurezza dell'ordine pubblico venduta dalle imprese private che ormai ingrassano alle spalle delle commesse dei vari ministeri della difesa e dell'interno, una intensificazione dei livelli di antiproibizionismo, un accrescimento dei livelli di deportazione dei contadini dalle proprie terre, costretti a riciclarsi in produzioni i cui prezzi alla vendita all'ingrosso sono crollati proprio grazie alle politiche di competitività su scala mondiale incitati dai vari protezionismi di stato al grosso business dell'industria agroalimentare dei paesi del nord, una volta delocalizzati gli impianti dove il costo della manodopera ricattata ed i vari incentivi al ribasso sono favoriti da quei governi e dagli stati che sigleranno la convenzione, assolvendosi da ogni responsabilità.

Il 28 dicembre segnerà infine il primo anniversario della strage del centro di detenzione permanente del Serraino Vulpitta a Trapani, in cui morirono 6 extracomunitari migranti alla ricerca di un livello di vita (e magari di morte) più degno della civiltà planetaria globale con cui tutti ormai si sciacquano la bocca quando parlano di diritti umani non rispettati... a casa altrui.

Il Coordinamento Against Global Crime ritiene di individuare nelle giornate dell'11 e del 12 dicembre due momenti immediatamente collegati per rendere evidente una protesta sociale che tocca ogni angolo della terra. Per questo si impegna a fare di questi due giorni un appuntamento nazionale, anche in coincidenza con l'anniversario della madre di tutte le stragi di stato: piazza Fontana, a cui è seguita purtroppo una lunga catena che ha toccato, tra l'altro, Brescia, Bologna, la stessa tormentata isola con Ustica.

Salvo Vaccaro

P.S. - Il Coordinamento è impegnato in una capillare opera di informazione, e quindi offrirà momenti di riflessione e di informazione sui circuiti virtuali di comunicazione di movimento e sulla stampa di opposizione sociale. È già stato steso un primo documento in bozza non definitiva, e verranno date ulteriori informazioni (anche di ordine logistico), tese a preparare una mobilitazione su scala nazionale affinché, per una volta, si inverta il flusso di "migrazione politica" in occasione di mobilitazioni nazionali dal nord verso il sud.

Il primo recapito già attivo è:

taz_palermo@hotmail.com



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