unlogopiccolo

Da "Umanità Nova" n.31 del 8 ottobre 2000

Stato di Polizia
Caccia all'uomo a Praga: oltre mille gli arrestati
Torture, stupri, sparizioni

"Quello che sta succedendo nelle prigioni ceche va ben oltre il terrorizzare. Le persone non hanno diritti: molti sono stati picchiati con violenza inaudita e quelli ridotti peggio sono scomparsi. Le donne sono state spogliate e perquisite da ufficiali di sesso maschile e sono state forzate ad eseguire esercizi fisici per il loro divertimento. Alle persone con seri problemi medici è stato rifiutato l'aiuto sanitario" Questa la testimonianza di Paul Rosenthal da Seattle, dopo il rilascio dalla prigione di Olsanska a Praga dove era stato picchiato a sangue per oltre 40 ore.

Dopo la grande manifestazione del 26 settembre a Praga che aveva visto oltre 20.000 persone sfilare per le vie cittadine e scontrarsi duramente con la polizia intorno al Centro Congressi della capitale ceca, è partita la caccia all'uomo. Il numero ufficiale degli arrestati è di 952 ma, data l'impossibilità di avere notizie certe, è probabile che il numero reale sia superiore. Gli arrestati sono stati picchiati ripetutamente per ore, le donne hanno subito violente molestie sessuali, a tutti è stato impedito di comunicare con l'esterno. Agli stranieri non è stato fornito un interprete, a molti sono state spezzate le ossa e sono stati lasciati senza cure mediche. La polizia si è accanita in modo particolare contro i cechi e gli ebrei.

Ogni manifestazione di solidarietà con gli arrestati è stata impedita ed i partecipanti portati via con la forza ed a loro volta rinchiusi in galera.

Intanto si sono spenti i riflettori dei media occidentali e lo sporco lavoro della polizia avviene nel silenzio di giornali e televisioni. Nella Repubblica ceca i mezzi di informazione si sono adoperati in ogni modo nell'opera di demonizzazione della contestazione, senza che nulla trapeli sulle violenze e le torture poliziesche. Miroslav Macek vice presidente del Civic Democratic Party, il più grosso partito dell'opposizione di centro-destra ha proposto la formazione di una guardia nazionale di volontari per reprimere a fucilate quei "matti bastardi" dei manifestanti.

La durissima repressione è la risposta alla protesta che ha portato manifestanti fin all'interno del palazzo dove erano riuniti i rappresentanti di Banca Mondiale e Fondo Monetario Internazionale. Una manifestazione riuscita che ha indotto BM e FMI a chiudere con grande anticipo il summit.

La Repubblica ceca presenta così il suo passaporto per il prossimo ingresso nell'Unione Europea. Non abbiamo dubbi che sarà bene accolta.

L'Europa delle polizie, dei lager per immigrati, l'Europa libera per la circolazione per i capitali ma chiusa a chi manifesta ed a chi migra, quest'Europa può ben accogliere a braccia aperte chi tratta gli oppositori con efferata violenza poliziesca. Una violenza che non muta con il passare dei regimi, una violenza che il totalitarismo di ieri ha consegnato intatta alla democrazia odierna.

Ma nonostante la dura repressione il movimento di controglobalizzazione continua a crescere, portando la voce e l'azione degli oppressi e degli sfruttati nei palazzi dei padroni del mondo, disturbando conferenze e pranzi di gala, ricordando che tre miliardi di esseri umani sopravvivono con meno di due dollari al giorno in un pianeta dominato dall'ingiustizia, dallo spreco, dalla predazione e privatizzazione di ogni risorsa necessaria a tutti.

Maria Matteo



Contenuti UNa storia in edicola archivio comunicati a-links


Redazione: fat@inrete.it Web: uenne@ecn.org