Da "Umanità Nova" n.31 del 8 ottobre 2000
Contro la repressione
In piazza per la libertà degli arrestati a Praga
In varie località si sono tenute manifestazioni, sit-in, occupazioni in
solidarietà con i compagni arrestati a Praga e contro la violenza della
polizia.
Svizzera: occupazione dell'ambasciata ceca a Berna
Una dozzina di attivisti del coordinamento anti-WTO e
anarco-sindacalisti del gruppo FAUCH hanno occupato l'ambasciata ceca a Berna,
il 28 settembre all'una. Avevano cartelli con la richiesta di liberazione di
tutte le persone arrestate durante le manifestazioni di protesta contro IMF e
WB a Praga e protestavano contro gli abusi della polizia ceca. L'ambasciatore
ceco e i funzionari dell'ambasciata sono rimasti chiusi fuori dai loro uffici
per almeno due ore, mentre i gli occupanti cantavano i loro slogan e leggevano
i loro comunicati alle persone in strada, inoltre hanno richiesto
all'ambasciatore di trasmettere le loro richieste al Governo ceco. Prima di
lasciare l'edificio hanno tenuto una conferenza stampa dal balcone
dell'ambasciata.
Gli occupanti hanno anche richiesto l'apertura al pubblico del grande parco
dell'ambasciata.
Hanno lasciato l'edificio intonso, solo il quadro di Havel è stato
coperto con una bandiera rosso-nera.
Tutti gli occupanti sono stati perquisiti dalla polizia svizzera, ma non sono
stati denunciati.
Grecia: occupato l'ufficio di Amnesty International ad Atene
Una quindicina di anarchici hanno occupato per circa tre ore l'ufficio
di Amnesty International ad Atene. Da lì hanno inviato fax
all'ambasciata ceca ad Atene, al Ministero degli Esteri e a quello degli
Interni ceco e al presidente Havel. Lo stesso testo è stato inviato agli
anarchici di Praga. Nel fax denunciavano le crudeli condizioni di detenzione
cui erano sottoposti i fermati e ne chiedevano l'immediato rilascio.
Belgio: presidio davanti all'ambasciata ceca di Bruxelles
Il 28 settembre, giorno della festa nazionale ceca, si è tenuta
un'azione di solidarietà con i detenuti di Praga davanti all'ambasciata
ceca a Bruxelles. Erano presenti compagni belgi reduci dalla mobilitazione
contro l'FMI e la BM. La manifestazione si è sciolta dopo un incontro
con Ivana Vaneckova, primo segretario dell'ambasciata la quale ha dovuto
riconoscere che i sistemi della polizia del suo paese erano un po'
"eccessivi".
A Parigi sono annunciati presidi davanti all'ambasciata ceca per
giovedì 4 e sabato 7 ottobre alle 14.
Anche in Italia vi sono state iniziative per la liberazione dei compagni
arrestati a Praga
Presidio all'ambasciata ceca di Roma
Il 29 settembre si è tenuto un presidio davanti all'ambasciata
Ceca a Roma, in solidarietà con le centinaia di arrestati di Praga
picchiati e imprigionati dopo le giornate di protesta contro il F.M.I. e la
Banca Mondiale.
Durante il presidio, circa 50 persone perlopiù dell'area autonoma e
anarchica, è stato attaccato uno striscione davanti al cancello che
diceva: "Basta con la violenza Ceca e del dominio mondiale - Libertà per
gli arrestati/e di Praga".
La polizia, giunta dopo circa mezz'ora dall'inizio della mobilitazione,
pretendeva di togliere lo striscione e farci allontanare, ma inutilmente.
E mentre il guardione di turno dalla finestra dell'ambasciata riprendeva
ciò che succedeva in strada, una donna del personale diplomatico ceco,
è venuta ad ascoltare le nostre istanze, assicurandoci che gli
arrestati/e saranno rilasciati/e tutti/e al più presto (speriamo).
Invitiamo tutti/e ad organizzare comunque momenti di protesta fino al rilascio
di tutti/e gli arrestati
Manifestazione a Trieste
Il giorno 2 ottobre a partire dalle ore 12.30 si è svolta a
Trieste una manifestazione spontanea di solidarietà con i compagni
arrestati a Praga in seguito alle manifestazioni contro il vertice del FMI e
della BM.
Quasi una trentina di persone si sono ritrovate in una piazza centrale e, con
due striscioni e un volantinaggio, hanno dato vita ad un piccolo momento di
controinformazione.
Il volantino (distribuito anche in alcune scuole la mattina stessa) è
stato firmato come "Gruppo spontaneo di solidarietà con i detenuti di
Praga" e riporta in maniera chiara e sintetica la realtà dei fatti,
denunciando le torture subite dagli arrestati e le brutalità della
polizia ceca.
Come da miglior tradizione, dopo neanche mezz'ora hanno fatto la loro comparsa
due auto della polizia e una decina di digos-men, che hanno voluto controllare
i documenti a tutti i compagni presenti (operazione, questa, della durata di
circa un'ora). Subito dopo, il presidio si è sciolto.
Nel tornare a casa "qualcuno" ha lasciato "casualmente" gli striscioni appesi
davanti alla prefettura.
Questo per quanto riguarda la giornata di oggi, mentre prossimamente, non si sa
ancora la data precisa, si terrà un assemblea pubblica sul tema con
alcuni compagni presenti alla mobilitazione di Praga.
Manifestazioni si sono tenute anche a Bologna, dove sabato si è
tenuto un presidio in piazza Maggiore, a Milano con presidio domenica
davanti al consolato ceco, a Venezia dove le tute bianche hanno invaso
il padiglione ceco alla Biennale. Da Vercelli un comunicato firmato
"alcuni anarchici" informa che le vetrine del locale Mc Donald's sono state
danneggiate in solidarietà con i compagni vittime della repressione
nella Repubblica ceca.
A cura di Eufelia
Nonsolo Praga
La protesta contro l'FMI e la BM è stata anche questa volta globale:
manifestazioni si sono svolte un po' ovunque in Europa, negli Stati Uniti, in
America Latina, Asia... I resoconti sul prossimo numero di UN.
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