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Da "Umanità Nova" n.31 del 8 ottobre 2000

Trapani
Riaperto il lager "Vulpitta"

Lunedì 25 Settembre il tribunale di Trapani ha ordinato il dissequestro del Centro di permanenza temporanea "S. Vulpitta" dopo le forti pressioni esercitate negli ultimi mesi dal ministero degli Interni per la riapertura del lager.

La Procura, che aveva chiesto e ottenuto il sequestro della struttura per portare avanti le indagini sulla strage del 28 dicembre 1999, farà molto probabilmente ricorso alla Cassazione.

Riapre dunque, questo infame luogo di detenzione: riapre alla faccia di chi ci è morto dentro, riapre alla faccia di tutti gli immigrati che avevano cominciato a sperare e riapre anche alla faccia di chi si era impegnato per la sua chiusura ed era riuscito a fare in modo che in Sicilia, già a Luglio, non ci fossero più dei lager "funzionanti".

Il contrattacco istituzionale non si è fatto attendere e non ci aspettiamo niente di buono dalle scaramucce di natura burocratica che si scateneranno tra giudici, procuratori e inquirenti vari. Il sequestro era stato accolto dal movimento sì con soddisfazione ma con tutte le riserve derivate dal fatto che non si trattasse di una chiusura definitiva.

Ora però bisognerà serrare le file per reimpostare la campagna di Verità e Giustizia, fare in modo che i responsabili di quanto avvenuto non la passino liscia e lottare per la libertà di circolazione di ognuno.

Se credono di scoraggiarci, si sbagliano di grosso.

Alberto La Via



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