![]() Da "Umanità Nova" n.37 del 19 novembre 2000 Armi all'uranioDomande, risposte, domande
Che cos'è l'uranio impoverito? L'uranio impoverito (Du) è uno scarto delle lavorazioni dei metalli radioattivi utilizzati nelle centrali nucleari e nelle testate atomiche.
Quali sono le sue qualità belliche? Il Du è un metallo estremamente pesante (quasi due volte più del piombo) ma è anche un metallo "piroforo", cioè si incendia con la sola esposizione all'aria. L'attrito provocato dall'enorme velocità del proiettile - quelli sparati dalla mitragliatrice GAU-8/A del cacciabombardiere americano A-10 raggiungono la velocità di 5 mach - permette una combustione rapida portando a circa 400deg. C la temperatura del proiettile che esplode al contatto con una superficie dura riuscendo a perforare corazze anche molto resistenti. Il Du è molto più efficace del tugsteno, usato nelle munizioni convenzionali, e non costa praticamente niente poiché se ne trovano grandi quantità nei "cimiteri" nucleari.
In cosa consiste la sua pericolosità? Nel momento dell'esplosione il Du si trasforma in particelle finissime di ossido di uranio (UO2), insolubili, cioè destinate a rimanere in eterno (o meglio per 4,5 miliardi di anni...) nell'ambiente. Queste particelle possono essere trasportate dal vento o dall'acqua, scendere nel sottosuolo inquinando le falde acquifere, oppure penetrare nel corpo umano o animale mediante ingestione o inalazione. Naturalmente possono entrare nella catena alimentare. La particella di UO2 fissata nell'organismo ha un'energia sufficiente per spezzare il DNA della cellula con cui entra in contatto trasformandola in cellula tumorale. Per essere più chiari: il Du emette particelle alfa con una energia di circa 4,2 MeV (Mega electron Volts). Per spezzare il DNA sono sufficienti 6 eV (electron Volts).
Quali sono gli usi militari dell'uranio impoverito? Innanzitutto bisogna dire che di questo settore si sa poco o nulla, perché il Pentagono lo considera un argomento "top secret". Comunque si sa che l'uranio viene impiegato per costruire proiettili, di piccolo e grande calibro sparati da aerei (A-10, Av-8a) elicotteri (Apache) e carri armati (gli americani Abrams e Bradley, l'inglese Challager e il francese Leclerc). Con l'uranio vengono costruite anche le testate di un certo numero di missili da crociera Tomahawk e le corazze di carri armati americani, inglesi e francesi.
Dove sono stoccate queste armi? Anche su questo le notizie sono scarse. Secondo quanto riferito dai pacifisti americani depositi di armi Du esistono negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Arabia Saudita, in Bosnia ma esiste il fondato sospetto che armi all'uranio siano custodite anche in alcune basi NATO in Europa.
Le forze armate italiane impiegano armi Du? Ufficialmente l'arsenale militare italiano è privo di armi all'uranio. Bisogna però segnalare che la Marina militare possiede l'aereo Av-8A, con a bordo la mitragliatrice GAU-12U, per la quale la Aircraft Ordinance Company ha prodotto proiettili all'uranio.
È possibile una loro proliferazione? Non solo è possibile ma sta già avvenendo. Munizioni al Du fanno o faranno parte degli arsenali di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia ma anche di Russia, Grecia, Turchia, Israele, Arabia Saudita, Bahrein, Egitto, Kuwait, Pakistan, Tailandia, Taiwan, Giappone, Australia, Nuova Zelanda e di altri paesi che il Pentagono non rivela per "ragioni di sicurezza nazionale".
E la malavita organizzata? Finora non si hanno notizie sull'uso di questi proiettili in azioni non militari però si sa che il Du è già oggi disponibile nel calibro 7,62 per i fucili M16. Se non riusciremo a mettere fuori legge queste armi è facile prevedere che nel giro di pochi anni esse saranno alla portata della criminalità organizzata e dovremmo prepararci ad affrontare le conseguenze di una casalinga guerra atomica. (A.R.)
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