![]() Da "Umanità Nova" n.40 del 10 dicembre 2000 inform@zioneChioggia occupazione e sgombero in giornata Gli spazi abbandonati sono un furto ai danni della collettività. Con una rapidità, senz'altro degna di miglior causa, soltanto a poche ore dall'occupazione del deposito dismesso da oltre dieci anni in v.le Adige, è arrivato come un ladro di notte lo sgombero del neonato centro sociale Underground. Come affermato sul volantino diffuso durante l'iniziativa, promossa da un gruppo già protagonista dell'esperienza del "Toñita" di Chioggia assieme a compagni della Rete Antirazzista di Venezia, primo obiettivo dell'occupazione era, nel rifiuto della logica del ghetto, riaprire e rilanciare la questione degli spazi sociali a Chioggia e, più in generale, il problema della qualità della vita in città che da anni costituisce una vera emergenza, come purtroppo la realtà testimonia in modo anche tragico. I troppi suicidi, sia tra persone giovani che anziane, che si sono registrati in questi ultimi mesi, con percentuali notevolmente superiori alle medie nazionali, dovrebbero infatti riflettere seriamente su come si vive in questa città e su quali sono le possibili alternative per le persone che non vogliono vivere come alienati, bruciando il proprio tempo libero dal lavoro dietro un videopoker o nello s/ballo in discoteca. L'intervento repressivo è stato portato a termine dalle forze dell'ordine assieme ad un fantomatico padrone dell'immobile che, dopo aver lasciato andare in rovina la struttura ed aver anche abbandonato all'esterno due grossi bidoni di eternit cancerogeno, ha prontamente deciso di farsi vivo solo per difendere la cosiddetta proprietà privata. Dopo un primo intervento pomeridiano della Digos che aveva promesso denunce, il vero sgombero è stato attuato col favore delle tenebre onde evitare tale edificante spettacolo agli abitanti del quartiere che avevano ben accolto l'occupazione; all'interno del magazzino non c'era già più nessuno ma sono stati sequestrati striscioni e bandiere. Quindi, per l'intera notte e il giorno seguente, polizia e carabinieri hanno pattugliato la zona. Per sabato 16 dicembre è stato indetto un presidio in piazza, nel pomeriggio, per manifestare contro lo sgombero; compagni e realtà solidali sono invitati a partecipare. Gli/le occupanti del C.S.O. Underground - Chioggia
Parma assemblea per la casa Il 2 dicembre si è svolta, nella sala del centro interculturale di Borgo san Giuseppe 13 a Parma ,la seconda assemblea pubblica (dopo quella del 18 novembre) organizzata dal comitato antirazzista cittadino. L'incontro è iniziato con la proiezione di un video sulla condizione abitativa degli immigrati a Parma realizzato dallo stesso comitato antirazzista. In seguito, dopo una breve introduzione sulle possibili prospettive di lotta per la casa a Parma si è passati al dibattito che è stato vivo e pieno di spunti e proposte concrete di lotta. Tutti gli interventi, sia di immigrati che di italiani, hanno ribadito la necessità di creare un movimento di lotta comune per la casa e per condizioni di vita decenti e tutti hanno concordato sul fatto che i diritti si pretendono e non si chiedono in ginocchio. Si è palesata quindi la volontà di ritrovarsi per continuare la lotta fino al raggiungimento di una soluzione abitativa decente per tutti, con la ferma intenzione di restare tutti uniti fino alla fine abbattendo ogni barriera di provenienza. Ricordo, per chi fosse interessato, che il comitato antirazzista si ritrova tutti i sabati alle ore 17 in via Piacenza 6 a Parma. Per informazioni:
Katia tel 0521/294244 e-mail ciobinss@libero.it
Trieste solidarietà ai curdi A Trieste è in corso uno sciopero della fame di protesta contro le condizioni disumane di detenzione in Turchia. Pubblichiamo in merito il comunicato di solidarietà del "Germinal" di Trieste: "Il Gruppo Anarchico Germinal solidarizza e appoggia la protesta della comunità curda di Trieste contro la politica carceraria dello stato turco e in solidarietà ai prigionieri politici di quel paese in sciopero della fame da 41 giorni. Cinque curdi sono in sciopero della fame da lunedì 27 novembre e stanno attuando un presidio permanente in P. Goldoni. Il Gruppo Anarchico Germinal fa proprie le richieste degli scioperanti che chiedono l'immediata abolizione delle leggi antiterrorismo in Turchia che permettono arresti di massa senza alcuna prova e legittimano la pratica delle torture e delle carceri speciali (unità di deprivazione sensoria - dei lager legalizzati). Invitiamo tutti e tutte ad appoggiare questa lotta contro il regime fascista turco." Gruppo Anarchico Germinal, aderente alla Federazione Anarchica Italiana - FAI
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