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Da "Umanità Nova" n.40 del 10 dicembre 2000
Via i tralicci!
Livorno: elettrosmog alle Pistelli
Ha avuto un rilievo nazionale la decisione del sindaco di Livorno di chiudere
le scuole Pistelli del quartiere "Corea" a causa degli alti livelli di
elettrosmog provocati da un potente elettrodotto dell'ENEL. La questione era
stata sollevata nell'autunno 1999 dal Comitato di difesa dalle antenne che
aveva "scoperto" che fin dal 1995 l'ARPAT (Agenzia regionale protezione
ambiente della Toscana) aveva rilevato dosi elevatissime di radiazioni sulle
Pistelli (0,5 microtesa). Venuto in possesso di quelle analisi, che il sindaco
aveva invece ritenuto di non rendere pubbliche, il Comitato aveva cercato con
scarso successo di sensibilizzare genitori e insegnanti. Nell'estate del 2000
la questione era tornata d'attualità nell'ambito delle iniziative
organizzate dal Comitato di difesa dalle antenne e dal Comitato salute ambiente
sul tema della grave situazione ambientale in cui versano i quartieri nord
della città. L'elettrodotto che interessa le Pistelli prosegue infatti
la sua strada investendo in pieno il quartiere limitrofo de "La Cigna", i cui
abitanti più volte avevano sollevato il problema. Ma ancora una volta il
sindaco non aveva ritenuto di intervenire. Si arriva così all'ottobre
quando un gruppo di genitori dell'asilo Pian di Rota, spostato per causa di
forza maggiore nei locali delle Pistelli, si rivolgono ai Comitati per chiedere
sostegno nella loro richiesta di spostamento dell'asilo. Nelle concitate
riunioni che si susseguono i genitori si trovano di fronte l'apparato
periferico dei DS che li taccia di allarmisti. Ma qualcosa sta cambiando: fra
la fine di ottobre e l'inizio di novembre l'ARPAT effettua nuovi rilievi. Il
maggior quotidiano locale, Il Tirreno, che non aveva mai voluto dare spazio
alle denuncie dei Comitati sulle Pistelli, comincia a dare grande rilievo al
caso Pistelli e alla conferenza organizzata sull'argomento dai Comitati.
Intanto fra gli insegnanti della scuola qualcuno ipotizza che il sindaco stia
approfittando dell'elettrosmog per chiudere una scuola che richiede notevoli
investimenti per essere messa a norma. Da tempo infatti circolava la voce che
il Comune intendeva chiudere le Pistelli. Gli unici che non hanno ancora capito
nulla sono i quadri DS di quartiere che insistono a tranquillizzare i genitori.
Giovedì 9 novembre il Sindaco convoca genitori, professori e stampa (ma
sono presenti anche alcuni aderenti ai Comitati) e considerati gli altissimi
livelli di inquinamento rilevati dall'ARPAT (da 0,2 a 0,7 microtesa) annuncia
la decisione di spostare la scuola. I giornali anche a livello nazionale
definiscono clamorosa la decisione poiché si tratterebbe del primo caso
in Italia. Nei giorni successivi scoppiano le polemiche: i quadri DS cambiano
repentinamente posizione e lodano la decisione del "loro" Sindaco mentre i
genitori temono, giustamente, che la chiusura non sia temporanea ma definitiva
anche perché le Pistelli sono una delle poche strutture che funzionano
in un quartiere estremamente degradato.
È evidente che lo svolgimento dei fatti lascia perplessi anche
perché il sindaco di Livorno non ha mai brillato per la propria
sensibilità ambientale. Rimane il fatto che l'inquinamento esiste ma che
la soluzione non è la chiusura delle Pistelli bensì lo
spostamento degli elettrodotti che attraversano i quartieri di "Corea" e "La
Cigna". Su questo obiettivo sono impegnati i cittadini dei quartieri, i
Comitati, l'Unicobas scuola, unico sindacato ad aver preso posizione
sull'argomento. Se qualcuno ha ritenuto di approfittare dell'elettrosmog per
chiudere una scuola e risparmiare qualche decina di milioni ha evidentemente
fatto male i suoi conti.
M.Z.
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