Da "Umanità Nova" n.03 del 28 gennaio 2001
I soldati dell'autoritarismo
Bologna 4 marzo: un convegno sulla destra estrema
"Non è indispensabile che ogni combattente per quest'idea abbia
una cognizione completa delle ultime concezioni, degli ultimi pensieri dei
dirigenti del movimento (...) Il singolo soldato non viene istruito sui
problemi dell'alta strategia: a lui basta essere educato ad una ferrea
disciplina, ad una entusiastica convinzione del buon diritto e dell'energia
della sua causa e alla completa abnegazione ad essa (...) Come non sarebbe
valido un esercito in cui i soldati fossero o credessero di essere generali,
così non sarebbe valido un movimento politico come rappresentante di
un'idea, se non fosse altro che un'unione di individui coscienti. No, ad esso
servono anche i soldati semplici, senza i quali non si attua una profonda
disciplina. " (Mein Kampf)
Bologna, Domenica 4 marzo 2001
Convegno di studi sull'estrema destra politica e sociale in Italia
Promuovono:
Archivio Antifascista, Umanità Nova settimanale anarchico,
Rivista virtuale Intermarx - Osservatorio Storico
Apertura 9.30
Coordinamento prima sessione: Walter Siri
1. Giorgio Sacchetti - Il fascismo italiano, la guerra e la RSI
2. Mario Coglitore - Il filo nero: la memoria tradita
3. Francesco Germinario - Dalla crisi dello spontaneismo armato agli anni del
silenzio '85-'95
4. Cosimo Scarinzi - Neocorporativismo e destra sociale
Dibattito
Pausa buffet
Ripresa ore 15.00
Coordinamento seconda sessione: Mario Coglitore
5. Archivio antifascista - Quando il fascismo si colora di rosso: dai nazimaoisti ai
nazionalcomunitari
6. Claudia Cernigoi - Forza nuova, idee vecchie
7. Resistenza AntiFascista Milano - Prospettive dei movimenti antifascisti
8. Oscar Mazzoleni - Il fascismo alpino
Dibattito
Chiusura
Interventi scritti di ciascun relatore entro il 20 febbraio alla email
sirwalter@libero.it oppure all'indirizzo di posta: Siri Walter, via
fratelli Fenara 14, 40050 Monte San Pietro, Bologna.
Il convegno si terrà presso la sala Benjamin, via del Pratello
Bologna.
L'idea di questo convegno affonda le radici nel passato. Agli inizi degli anni
'90, ragionando sulla "uno bianca", con alcuni compagni, eravamo giunti alla
conclusione che fosse necessario approfondire, nuovamente, la controinchiesta
sulla militanza della destra politica in Italia. L'epoca dell'antifascismo
militante era certamente alle nostre spalle e, per certi versi, la nostra
attenzione é andata attenuandosi, convinti che una soluzione politica di
destra fosse inattuale in Italia, dove il nemico da battere era la politica di
governo del "centro-sinistra".
Non ci sbagliavamo. Gli anni novanta, da Amato a Dini passando per Prodi e
D'Alema per ritornare ad Amato, con l'esclusione di alcuni mesi di governo
Berlusconi, sono stati gli anni del governo del centro-sinistra.
Nello stesso tempo, anzi (la contraddizione è solo apparente), la destra
politica e sociale in Italia è andata estendendosi e rafforzandosi.
Come non pensare al rilievo politico di Francesco Cossiga nel tenere a
battesimo il governo dell'Ulivo? E parlando di Cossiga i collegamenti vengono a
cascata: uno bianca, gladio, terza posizione, sid-parallelo, Edgardo Sogno,
sostegno al primo Prodi e ora schieramento politico a favore di Berlusconi. In
poche parole, il golpismo bianco della migliore tradizione democristiana che
è disponibile e capace a fare rientrare nell'agone politico scheletri e
scherani della più impresentabile genia. Dopo gli anni dello
spontaneismo armato, la destra politica italiana (anche se qualcuno insiste a
dire destra estrema o estrema destra: in realtà dobbiamo chiamare le
cose col loro nome al di là dei miti fondanti delle forze politiche
"istituzionali" che una volta si sarebbe detto "costituzionali") ha vissuto
alcuni anni nel silenzio (sono gli anni di un rigurgito di stragismo statalista
e mafioso) per poi, alla fine degli anni novanta assurgere nuovamente agli
onori delle cronache.
Sono molte le contiguità fra l'autoritarismo statale (i democratici di
sinistra parlano di deviazionismo istituzionale) e l'autoritarismo proprio
della tradizione fascista e reazionaria. Non mancheremo di cogliere questi
aspetti.
Vogliamo richiamare dunque la vostra e nostra attenzione sullo specifico
dell'estrema destra politica e sociale. Non riteniamo che l'autoritarismo di
destra sia peggiore di quello statale o di quello di staliniana memoria ad uso
del giacobinismo di sinistra. L'autoritarismo è tale indipendentemente
dal colore politico, dai miti fondanti siano essi il "sangue e la terra",
"l'interesse generale" o "la missione storica".
L'impegno di questa iniziativa è quello di svelare ciò che molti
conoscono ma che tutti ignorano. L'esempio più eclatante lo troviamo,
senza dubbio, in quello che ci offrono le cronache di questi mesi. L'assurgere
di una formazione come Forza Nuova agli onori della cronaca prescinde dal suo
coinvolgimento nell'attentato al quotidiano comunista "il Manifesto". Eppure
cose da noi e da molti altri conosciute (i finanziamenti, la storia, le
relazioni, il programma, le coperture) sono state rese note all'opinione
pubblica dai tele-radio-info-internet-giornali solo dopo il "botto".
L'estrema destra in Italia, purtroppo, non si ferma a Forza Nuova che, pure, ha
assunto rilevanza politica negli anni passati. Possiamo prendere in esame le
vicende e vicissitudini dell'ex MSI, ora Fiamma Tricolore; possiamo parlare
dello "zoccolo duro" di Alleanza Nazionale; non dobbiamo dimenticare la "verde"
guardia padana. Altrettanto ci dobbiamo occupare dell'esoterismo che produce
esperienze come quelle di Nuova Acropoli e, perché no, dell'ecologismo
profondo che inquina persino la "sinistra verde" con comunità che
riproducono nel mito della terra le peggiori proposte sociali e culturali del
nazismo. Perché non parlare dell'oltranzismo cattolico? In chiosa
all'anno giubilare si "scopre" che Insabato è attivo esponente di
Milithia Cristi e che Fiore ha accalorato (come Berlusconi) il meeting di
Comunione e Liberazione con le sue proposte antiaboriste.
Presentabili e impresentabili. Politici e militanti. Uomini di governo e
scherani. Nulla di nuovo sotto il sole. Ma, ogni tanto, vale la pena dedicarvi
un minuto di riflessione.
Non è un caso, quindi, che l'idea di questo convegno prenda le mosse da
un lavoro "sotterraneo". Sono alcuni anni che sul settimanale anarchico
"Umanità Nova" trovano spazio pezzi di inchiesta a firma dell'archivio
Antifascista, di Mario Coglitore, e altri / altre compagne. Il direttore del
mensile "Sicilia Libertaria" ha subito un processo per il lavoro di denuncia
della realtà rappresentata da Nuova Acropoli, lavoro ripreso dal
trimestrale "anarchico e libertario di Trieste, Friuli, Veneto e ..." Germinal.
La "Resistenza Antifascista" di Milano ha pubblicato via internet numerosi
materiali di analisi e di controinformazione.
È a partire da questi studi e da queste riflessioni che invitiamo
compagni, compagne, storici e studiosi a discutere nell'annunciato convegno.
Archivio Antifascista
Umanità Nova settimanale anarchico
Rivista virtuale Intermarx - Osservatorio storico
Sindacalismo di Base
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