Da "Umanità Nova" n.06 del 18 febbraio 2001
Cronache "sportive" 2
Le risate di Debord
Se Guy Debord, l'autore de "La società dello spettacolo", avesse potuto
vedere i telegiornali serali di domenica 4 febbraio si sarebbe certo
divertito.
Infatti, ad accompagnare le consuete cronache sugli incidenti avvenuti negli
stadi tra ultras e forze dell'ordine, sono state trasmesse le immagini
registrate poche ore prima in cui si vedevano i tifosi, in tuta bianca, della
curva spezzina che lanciavano oggetti contundenti e si scontravano con la
polizia.
In molti, abituati agli spettacoli offerti dal movimento delle Tute Bianche in
ben altri scenari, saranno rimasti attoniti e qualche sprovveduto, come si
è visto leggendo le mailing-list di movimento, ha persino creduto che si
trattasse degli stessi soggetti o ha immaginato chissà quale operazione
politica; la spiegazione invece era molto più banale, ma allo stesso
tempo molto più interessante perché si è trattato di un
vero cortocircuito massmediatico.
La tifoseria dello Spezia, tra l'altro notoriamente di destra, ha scelto di
indossare la tuta bianca per rendersi visibile, sia perché il bianco
è uno dei colori della loro società calcistica sia perché
questo indumento si è ormai affermato, attraverso i cosiddetti mass
media, come un simbolo e un'uniforme "contro".
Qualcuno potrà obiettare che la disobbedienza civile è cosa
diversa dal fare a mazzate allo stadio, ma se un soggetto collettivo giovanile
come può essere una curva ha recepito e interpretato anche questo
simbolo nella sua valenza "guerriera", alla stessa stregua del Che Guevara o
della croce celtica, dimostra una volta di più quanto sia rischioso
affidare la comunicazione sociale alla spettacolarizzazione dello scontro.
Se qualcuno avesse poi ancora qualche dubbio a riguardo, basta ad esempio
vedere cosa era stato scritto appena un mese prima sul settimanale
berlusconiano "Panorama" del 4 gennaio, per capire come può venire in
mente ad un ultrà di trasformarsi in una tuta bianca della domenica.
Questi i titoli e i sottotitoli dell'articolo in questione: Guerrieri
metropolitani - Viaggio nella "sinistra alternativa"... In strada scendono le
Brigate bianche... Pacifici ma non pacifisti. Capaci di paralizzare una
città e dare scacco alle forze dell'ordine. Sono le "truppe" dei centri
sociali. Addestrati ed equipaggiati come un autentico controesercito... tante
battaglie un solo look.
A completare l'articolo vi era pure una gustosa illustrazione che mostrava in
dettaglio l'uniforme e l'equipaggiamento della Tuta Bianca doc, e sopra
l'immagine era possibile leggere una didascalia che era tutto un programma:
"così veste il perfetto antagonista".
Della serie: autogoal.
Sandra K.
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