Da "Umanità Nova" n.08 del 4 marzo 2001
Neofascisti ad Orbassano
Piccole violenza crescono
Nelle scorse settimane la gradevole città di Orbassano, in provincia di
Torino, è stata animata da una serie di vicende disgustosamente
normali.
Uno studente che aveva avuto la malaugurata idea, nel corso di un dibattito a
scuola, di prendere posizione a favore del diritto degli omosessuali di vivere
liberamente la propria sessualità è stato pestato da un gruppo di
coetanei è sottoposto a violenze volte ad umiliarlo nel tipico stile del
risorgente fascismo nostrano. Il ragazzo e i suoi genitori hanno deciso, contro
l'uso corrente, di rendere pubblica la vicenda con l'effetto che si è
"scoperto" che vi erano stati nel periodo precedente diversi casi analoghi.
Venerdì 23 febbraio vi è stata una manifestazione studentesca
contro le violenze fasciste che ha visto una significativa partecipazione e,
contemporaneamente, una serie di performance dei locali fascisti di Forza Nuova
che non hanno perso l'occasione di occupare un discreto spazio mediatico e di
provocare incidenti. Fra l'altro, costoro hanno affermato di essere innocenti
dei pestaggi e si sono proposti di individuare e "sanzionare" i diretti
responsabili.
La vicenda, che ovviamente potrà avere sviluppi ora non prevedibili,
merita alcune, brevi puntualizzazioni.
Vi è stata l'esplicita tendenza, da parte dei locali ambienti moderati e
delle autorità scolastiche, a passare il tutto sotto silenzio per non
"guastare" l'immagine della città e della scuola coinvolte. Lo
squadrismo viene interpretato da costoro come generico teppismo o come una
serie di ragazzate.
Dall'altra parte, un gruppo apertamente nazista sviluppa una presenza
significativa in un'area urbana ed in settori sociali tradizionalmente
proletari e può permettersi di giocare un ruolo di polo di aggregazione
giovanile "responsabile" a fronte di comportamenti "apolitici".
I fascisti appaiono, paradossalmente, come punto di riferimento di
comportamenti che si vogliono di rottura rispetto ad una vita quotidiana
alienata e priva di stimoli qual è quella garantita dalla nostra
democrazia e vi riescono, a maggior ragione, grazie alla mescolanza della
rivendicazione di valori tradizionali e di comportamenti illegali. Come sempre,
il fascismo, si manifesta come una volontà di vita che, incapace di
realizzarsi, si traduce in una volontà di morte. Un unghia incarnita che
è necessario estirpare.
Hinterlander
|