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Da "Umanità Nova" n.11 del 25 marzo 2001

inform@zione

Pordenone: provocazioni fasciste
La notte del 14 marzo alcuni fascisti hanno attuato una provocazione ai danni dei compagni del neonato CSA Gatanegra di Pordenone. Riportiamo il resoconto della serata da loro diffuso: "Ieri notte alcuni fascisti aderenti ad Azione Giovani si sono appostati non proprio disarmati nella via di ingresso del CSA Gatanegra di Pordenone attendendo che le ignare persone presenti uscissero per rincasare. Nel frattempo hanno imbrattato i muri del vicino asilo comunale (svastiche, celtiche, "N.A.R." ed altre amenità che richiamano una terminologia da dittatura fascista, prontamente cancellate da noi nel pomeriggio successivo). Due ragazze hanno avuto la sgradita sorpresa di vederli e di dover scappare a chiedere aiuto agli altri presenti nel centro. Quando siamo usciti macchine di fascisti stavano sgommando lungo le vie di fronte al CSA, si sono fermati puntandoci i fari addosso e sono scesi con manganelli e cinghie dei pantaloni alla mano. Il resto dell'incontro è proseguito con toni del tipo "stai zitto ebreo!", "tu sarai il primo!!!", "vi ammazziamo" eccetera... Non ci sono stati scontri fisici: la feccia é stata alloggiata nei rispettivi autoveicoli ed è stata fatta sloggiare con la coda fra le gambe grazie alla nostra determinazione nel non voler creare situazioni di disturbo in un quartiere che si è dimostrato così ospitale nei confronti della nostra recente occupazione. Già in altre occasioni questa destra in "doppiopetto e manganello" ha dimostrato di vivere con estremo fastidio l'esistenza di un collettivo libertario che lotta per creare situazioni di autogestione: a questo proposito vorremmo ricordare che pochi mesi fa il presidente di Azione Giovani ha espresso a mezzo stampa una sorta di solidarietà ai naziskin contestati da noi (successivamente arrestati per l'aggressione nell'autogrill di Bolzano) definendoli dei bravi ragazzi.
I fascisti perdono il pelo, ma non il vizio."
Gatanegra

Suggestioni comunaliste dalla Calabria alla Francia
In occasione delle elezioni municipali in Francia, un giro di conferenze pubbliche organizzate dalla Federazione Anarchica Francofona al motto di "Gerons la ville nous-meme!", sui temi "Quelle alternatives a une citoyenneté passive? Qu'est ce que le communalisme libertaire? Le communalisme libertaire in acte!", ha attraversato l'intero Paese d'oltralpe.
A relazionare su "le communalisme libertaire in acte" è stata invitata la FMB di Spezzano Albanese, rappresentata nell'occasione dal compagno Domenico Liguori che dal 4 all'11 marzo da Lyon a Avignon, Clermont-Ferrand, Grenoble, Chambéry, Chalon-sur-Saone, Besancon, Dijon, Paris ha avuto modo di illustrare questa peculiare esperienza comunalista presente da circa un decennio in Italia confrontandola con la domanda comunalista libertaria che con vivo interesse cresce oggi in Francia nei settori anarchici e libertari.
Le conferenze hanno visto ovunque una buona partecipazione di pubblico e non solo prettamente anarchico. Il dibattito proficuo e vivace, ricco di domande poste al relatore, ha toccato non solo gli aspetti pratici dell'esperienza comunalista della FMB ma anche alcuni importanti aspetti teorici del comunalismo libertario in sé, quale reale alternativa rivoluzionaria alla società gerarchica.
Molto interesse ha suscitato, ovunque, fra i partecipanti al dibattito la comunicazione resa dal compagno Domenico Liguori relativa alla convocazione di una quattro giorni di Convegno Internazionale sul Comunalismo Libertario che le strutture anarchiche e libertarie presenti a Spezzano Albanese e nel comprensorio (Federazione Anarchica "G. Pinelli" - FAI, FMB, La Società Altra - laboratorio comunalista di ricerche ed iniziative sociali) intendono promuovere nella cittadina calabrese del Pollino-Sibarite entro l'ultima decade dell'Agosto 2001. Nei prossimi numeri di UN lettrici e lettori avranno modo di leggere un resoconto più dettagliato dell'iniziativa a cura dei compagni francesi, nonché alcune riflessioni in merito del compagno Domenico Liguori.
Redlocale

Un emiliano a Napoli
La sera di mercoledì 14 marzo, arrivo in Piazza del Gesù con la mia compagna, rispondendo ai tanti manifesti sparsi per Napoli che invitavano ad una prima mobilitazione ("Street Parade"), nell'ambito delle iniziative contro il Global Forum.
Già nella mattinata, imbattendomi in alcuni compagni del Centro Sociale TNT, e parlando con esponenti del Coordinamento Disoccupati e del Laboratorio Ska Occupato, si poteva vivere l'atmosfera di attesa per una serie d'iniziative dal risultato ancora incerto.
Il corteo della serata vede una partecipazione di circa 2500 compagni, in gran parte napoletani, appartenenti soprattutto ai Centri Sociali della Campania, ad alcuni sindacati di base (per altro visibili solo con una singola bandiera), ai giovani di Rifondazione Comunista (in buon numero).
L'iniziativa, che prevede anche la comparsa di tre carri allegorici anti-G7 (uno rappresentante una gigantesca pannocchia anti-OGM; un ragno simbolo forse degli hacker; un pugno chiuso di militante memoria) ed altre performance mascherate, prende il via in un clima pacifico.
Tutto bene fino davanti alla questura, dove tre auto sbirresche a forte velocità, attraversano il corteo tamponandosi tra loro (sic !!), provocando alcuni tafferugli con i poliziotti, culminati poi nel lancio di alcuni petardi e in alcune vetrine di banche scheggiate: evidente, però, la confusione che regnava tra i manifestanti, non organizzati in modo appropriato.
La serata si è conclusa in piazza del municipio, dove i compagni hanno presidiato la piazza per alcune ore alla musica degli altoparlanti, mentre gli sbirri in assetto da guerra si preparavano per il sabato.
Nel complesso, direi una manifestazione rischiosamente riuscita, che ha palesato una buona presenza a livello locale di alcuni centri sociali.
Anarcomax in tour

Torino occupazione, fascisti e sgombero
Prosegue a Torino la politica repressiva dell'amministrazione contro i posti occupati. A meno di una settimana dallo sgombero-lampo del Frankenstein, viene attaccato il Plaza Hostel: le forze del disordine in tenuta da Diabolik si calano dall'alto con una scala dei vigili del fuoco, sorprendendo nel sonno gli occupanti, quattro dei quali sono identificati in questura e denunciati. Venerdì 16 viene occupata dagli squatter una palazzina abbandonata nell'area del parco della Tesoriera: nasce la Polveriera. I fascisti di A.N. accompagnati dalla cagnara dei soliti Comitati "spontanei" chiedono a gran voce la cacciata degli occupanti: per l'intero pomeriggio di sabato di fronte alla Polveriera si fronteggiano poliziotti, fascisti e compagni solidali con gli occupanti. La vocazione verso l'"ordine" dei fascisti è dimostrata in città da tre settimane di attacchi a suon di bottiglie incendiarie contro numerosi centri sociali, case occupate, sedi politiche. Il destino della nuova occupazione è segnato: all'alba di lunedì, dopo un breve assedio la palazzina è sgomberata. Tre posti abbandonati tornano all'incuria ed al degrado: alla fame di spazi si risponde con la repressione mentre destre e sinistre continuano la loro campagna elettorale all'insegna del manganello.
Euf.



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