unlogopiccolo

Da "Umanità Nova" n.12 del 1 aprile 2001

Alla conquista della Macedonia

Chissà come sarà venuto in mente ai nazional-fascisti (chiamiamoli con il loro nome) albanesi-kosovari dell'Uck di pensare di allargare la propria iniziativa militare in terra di Macedonia e chissà come sarà venuto in mente all'Alleanza Atlantica di mandare un po' di parà della Folgore, qualche soldato della brigata Garibaldi e successivamente dei marines inglesi ed americani a difendere i sacri confini della patria albanese- serbo-turca-greco-bulgara-rom (Macedonia) e chissà, infine, cosa spinge il ministro della difesa Mattarella a pronunciare quelle sagge parole: "se saranno attaccati, i nostri ragazzi risponderanno!" ?!!

Mi sembra che sia sufficientemente chiaro che l'Uck funge da emissario della Nato ed in particolar modo sia una sorta di apripista delle truppe atlantiche: se una delle ragioni primarie, non l'unica ovviamente, della guerra nel Kosovo di due anni fa era quella di occupare militarmente il territorio dei balcani meridionali è conseguenza logica che ogni nuovo focolaio di guerra comporti un successivo spostamento delle truppe e di rimando costituisca la base per una presenza duratura nel tempo dei governi alleati in quella zona. Questo vuol dire:

avere un controllo diretto ed indiretto dei governi locali: costruzione effettiva di nuovi protettorati.

Avere il controllo delle politiche economiche, compresi eventuali finanziamenti per le ricostruzioni.

Avere il controllo dei canali di passaggio delle fonti energetiche (i famosi corridoi attraverso i quali passeranno i metanodotti).

Avere il controllo dello smercio della droga e delle armi.

Poter finanziare e rifinanziare spese in armamenti, missioni ecc.

Costruire un appannaggio ideologico (intervento umanitario) che consenta di intervenire senza problemi nei futuri focolai di guerra o laddove vengano toccati interessi nazionali.

Consentire il dispiegarsi della contrattazione armata di diversi gruppi etnici presenti in loco (come egregiamente evidenziato dall'articolo comparso su Umanità Nova il 25 marzo a firma di Giacomo Catrame)

E il colmo dell'ipocrisia? Il buon popolare Mattarella che, con orgoglio patriottico e senile baldanza, dice: "guai a chi tocca i nostri valorosi soldati!" Peccato, onorevole Mattarella, che quelle armi impugnate dai militari dell'Uck siano state fornite dai governi italiano, francese, inglese, tedesco, americano, turco... Gli avete regalato la bici e ora volete che non pedalino? Suvvia, vada a confessarsi, onorevole Mattarella!

Pietro Stara



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