![]() Da "Umanità Nova" n.13 dell'8 aprile 2001 Guerra per bandeContinua la battaglia tra gang criminali per il controllo del territorio. L'ultima notizia riguarda il conflitto tra il noto boss George Bush jr. ed un criminale di provincia, tale Slobodan Milosevic. Bush, già tristemente noto per i numerosi efferati omicidi compiuti in Texas, che, per il carattere di vere e proprie esecuzioni capitali, gli hanno valso il soprannome di "Boia di Austin", è da pochi mesi a capo della feroce banda già capeggiata dal padre. Una banda estremamente pericolosa, assurta numerose volte alla ribalta delle cronache degli ultimi anni piò esibire un curriculum di tutto rispetto: rapine a mano armata, stragi ed estorsioni. In base a stime necessariamente approssimative, ma delle quali esistono parecchi riscontri, le vittime ammonterebbero ad alcuni milioni. Oltre ai numerosi caduti in conflitti a fuoco e per effetto di bombardamenti esercitati con vere e proprie armi da guerra, è pressoché infinito l'elenco delle persone lasciate morire di fame o malattia. L'alto numero di bambini dimostra l'elevata qualità criminale di un'organizzazione ormai egemone nei territori che controlla. Fonti ben informate riferiscono che Bush e la sua banda si preparino al colpo del secolo: lo sterminio di sei miliardi di persone tramite emissioni nocive. Pare ormai saltato l'accordo sottoscritto durante il summit criminale di Kyoto per uno sterminio più lento e programmato. I rappresentanti di alcune gang rivali avrebbero esercitato pressioni in tal senso, perché preoccupati per i loro affari. Un gangster rimasto anonimo avrebbe dichiarato "se li sterminiamo tutti a questa velocità, chi rapiniamo dopo?". Il vertice dei capibastone si era concluso con l'intesa che le organizzazioni più ricche avrebbero potuto acquisire, dietro lauta ricompensa, il diritto allo sterminio cui rinunciavano le gang più deboli. In termini tecnici lo si definisce "Emission Trading", ossia il mercato delle emissioni nocive, un mercato cui sarebbe ammesso un gruppetto di bande concorrenti di diversa caratura internazionale. Un rappresentante di Bush jr. ad un successivo summit, tenutosi a Trieste, una località di frontiera adatta agli incontri al vertice, avrebbe confermato la disponibilità del giovane boss a mantenere, ridiscutendolo, l'impegno preso dal suo predecessore a Kyoto. A far saltare il compromesso, sostengono fonti autorevoli, la pressione esercitata su Bush jr. da una potente coalizione di suoi supporter, il gruppo cosiddetto delle "Sette sorelle", il cui appoggio era stato determinante nella lotta di successione che lo ha visto vincitore pochi mesi orsono. Il rivale di Bush, il boss Milosevic, pur controllando un territorio meno esteso ha un curriculum delinquenziale di tutto rispetto: diverse migliaia di vittime soppresse durante i numerosi "repulisti" che hanno caratterizzato la sua carriera. I frutti delle sue rapine pare siano depositati in qualche compiacente banca estera. Fonti attendibili sostengono che per liberarsi dal concorrente Bush abbia generosamente pagato un piccolo criminale emergente, tale Kostunica. La polizia non indaga. Giovanni Sebastiano
|
fat@inrete.it
Web: uenne@ecn.org