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Da "Umanità Nova" n.13 dell'8 aprile 2001

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Palermo: nasce ZETA
È stato occupato un edificio abbandonato di Palermo, una ex-scuola non più funzionante da molti anni. È così nato Z.E.T.A., Zona Extraterritoriale Autogestita
Pubblichiamo ampi stralci di un documento fatto circolare dagli occupanti.

Nasce nel tessuto urbano in mezzo alle case popolari (?) in via Arrigo Boito a Palermo una zona dai confini non delimitati. Una ex-scuola, un ex-asilo, un ex-rifugio per graffitari sotto i tredici anni, adesso è ZETA.
Una zona di conflitto, un'area di dissenso attorno alle questioni della globalizzazione capitalistica. In tempi di spersonalizzazione e atomizzazione dei rapporti interpersonali ZETA decide di agire in prima persona, scavalcando la delega e la burocrazia, muovendosi alla ricerca di uno spazio da reinventare, alla ricerca di un terreno su cui piantare nuovi sensi.
Palermo è una città che vive contraddizioni sociali e culturali molto forti. Mancano luoghi dove potersi esprimere liberamente; mentre in altre città europee le esperienze di autogestione dello spazio sono molto più diffuse e accettate, a Palermo tale mancanza è stata troppo a lungo sopportata.
Ma il bisogno di sperimentare l'autodeterminazione individuale e forme collettive di solidarietà sociale fuori dalle istituzioni è sempre più sentito. Negli ultimi mesi l'eterogeneo movimento antagonista è cresciuto, esprimendo realtà differenti tra loro come il C.S.O.A. Goliardo e la Villa Pantelleria Okkupata. La risposta delle istituzioni è stata la repressione, in alcuni casi anche violenta. La contro-risposta degli occupanti è stata immediata: dopo le mobilitazioni contrarie allo sgombero è stato occupato l'ex-carcere femminile all'Albergheria.
Gli sgomberi ordinati dal rettore (nel caso del Goliardo) e dal prefetto (nel caso della Villa), dimostrano come questa città sia schiava delle forze reazionarie e mafiose, che premono per il mantenimento dello status quo. Le stesse forze che, in barba alla tanto decantata 'legalità', abbandonano gli spazi all'incuria, salvo poi ricordarsene 'improvvisamente' quando già qualcuno, prima di loro, aveva pensato bene di farli rivivere dopo molti anni.
È evidente che l'esigenza di liberare spazi, di produrre 'idee altre' dal pensiero unico omologante, oggi quanto mai dannoso e pervasivo, non può essere repressa. (...)
Possiamo subire la privatizzazione dell'acqua? Possiamo aspettare che nella presunta orlandiana città 'normale' i Rom della favorita vengano sgomberati e magari confinati chissà dove? Possiamo accettare di vivere in una società razzista, basata esclusivamente sulla dittatura del profitto e la schiavitù dal denaro? Oppure un'altra città è possibile?!
Occupare un luogo significa perpetrare la pratica dell'azione diretta e della reinvenzione del senso degli spazi in disuso. (...) Un luogo dove praticare forme di comunicazione libertaria e antiautoritaria, questo è ZETA.
Il laboratorio sociale occupato si lega alle lotte degli ultimi anni a Palermo, prima fra tutte quella contro i cosiddetti 'centri di detenzione temporanea' e contro le politiche razziste e segregazioniste attuate dai governi di centro-sinistra negli ultimi anni. (...)
Questo spazio nasce dall'esigenza di accompagnare alle giuste rivendicazioni per la libertà di circolazione per tutti gli esseri umani anche una concreta e possibile interazione paritaria con i soggetti sociali antagonisti, quali sono ad esempio gli immigrati, attraverso uno sportello informativo.
Lo spazio potrebbe inoltre ospitare un osservatorio permanente sulla globalizzazione, che sappia individuare le peculiari conseguenze del fenomeno sulla realtà locale palermitana, e quali possano essere le possibili alternative a tale modello, partendo dai nostri bisogni e dai nostri desideri e non dalle regole del profitto e dalle esigenze delle multinazionali.
(...) Le mobilitazioni contro i vertici internazionali dell'ONU e del G7 hanno dimostrato (con molti limiti) che a Palermo un movimento consapevole contro la globalizzazione esiste.
Nella ZONA sono già attive una sala da studio autogestita, una palestra per i bambini del quartiere e uno psycho-bar preserale.
ZETA - Laboratorio Sociale Okkupato, via Arrigo Boito N.7, Palermo

Cesena corteo antimilitarista
Sabato 24 marzo quasi 800 persone hanno sfilato a Cesena per ricordare il 24 marzo del 1999, quando la Nato scateno una guerra, colpendo la Jugoslavia con bombe "umanitarie", causando distruzioni, lutti, disastri ambientali, trasformando l'Adriatico in una discarica chimica radioattiva, contaminando i Balcani per millenni.
La manifestazione è stata organizzata dal Coordinamento romagnolo contro la guerra e la Nato e ha visto la partecipazione di varie strutture locali e nazionali.
CRO-Bologna

Pisa 31 marzo corteo antifascista
Mercoledì 28 una decina di nazi, venuti da fuori città, in occasione delle votazioni per il rinnovo delle rappresentanze studentesche, hanno aggredito alcuni studenti del Collettivo della Facoltà di Lettere dell'Università. La provocazione è continuata poi a Scienze Politiche e Giurisprudenza, a questa si sono aggiunte nei giorni seguenti le solite falsità pubblicate sulla stampa locale che non ha perso occasione per imbastire le solite scemenze sugli "opposti estremismi".
Da più parti questo episodio di teppismo fascista, avvenuto in un clima particolarmente tranquillo, è stato considerato come il segnale di apertura della campagna elettorale.
Dopo una prima risposta cittadina con un presidio in centro, sabato 31 marzo un migliaio di persone hanno partecipato ad una manifestazione antifascista che ha percorso nel pomeriggio le strade di Pisa particolarmente affollate anche grazie alla bella giornata.
Al corteo ha partecipato tutto il variegato spettro dell'antifascismo, da RC agli anarchici ed ha visto la presenza significativa anche di compagni provenienti da altre città. Da notare la totale assenza dei tutori del disordine, fatti salvo Digos e VVUU, il che ha consentito alla manifestazione di procedere e di concludersi tranquillamente lasciandosi alle spalle solo qualche schizzo di vernice sui muri dell'edificio dell'amministrazione dell'Università.
Caotico-Info (Pisa)

Campeggio anarchico
Si è svolta a Bologna il 24 marzo una riunione sul Campeggio anarchico. La valutazione positiva dell'esperienza del Campeggio svoltosi lo scorso anno in Versilia ha indotto i presenti a rilanciare la proposta per quest'anno. L'iniziativa, che è completamente autogestita, richiede la partecipazione e l'apporto fattivo di tutti i partecipanti sia per l'allestimento, che per la gestione dell'iniziativa. Sarà una settimana di incontro, vacanza, discussione, festa. L'appuntamento è stato fissato per il prossimo agosto dal 19 al 26 sempre in Versilia.
Alcuni argomenti sono già stati indicati per la discussione, per gli altri sarà aperta, come lo scorso anno, una bacheca delle proposte, aperta all'apporto di tutti. Tra gli argomenti sinora emersi una discussione su "Libertà di ricerca e ricerca della libertà"; "Da Praga a Genova: un anno di lotte contro la globalizzazione"; "La guerra dell'acqua: un pianeta alla sete"; "Dai Balcani all'Iraq: le guerre che non sono mai finite"; "Alle radici del razzismo: dalle 'piccole patrie' all'ecumenismo terzomondista". Aspettiamo altre proposte.
Euf.

Bologna: assemblea contro il G8
Prosegue il confronto tra gli anarchici in vista del G8 a Genova. Mentre crescono le adesioni all'"Appello al movimento anarchico e libertario" molto partecipata è stata la riunione tenutasi a Bologna il 25 marzo. Erano presenti compagni e compagne dal Friuli alla Sicilia. Il dibattito è stato assai intenso, toccando e approfondendo le proposte emerse nelle riunioni precedenti. Crescono le adesioni alla manifestazione nazionale del 9 giugno che avrà carattere precipuamente comunicativo, per creare una relazione con la città al di là del momento di spettacolarizzazione militarista allestita dal Ministero degli Interni per i giorni del G8. Quel giorno, in collegamento ideale con i compagni di Barcellona, che manifesteranno contro la riunione del Fondo Monetario Internazionale, saremo in piazza. È in preparazione un manifesto nazionale, un opuscolo di approfondimento ed un vademecum di indicazioni pratiche.
È partito l'appello al sindacalismo di base per uno sciopero generale cittadino per venerdì 20 luglio, mentre nelle varie località è in preparazione la giornata di mobilitazione nazionale del 14 luglio. Per i giorni del G8, che si svolgerà da venerdì 20 a domenica 22 luglio, i compagni sono invitati ad una mobilitazione ampia, che sappia coinvolgere tutti gli anarchici ed i libertari, capaci di portare ovunque il segno di una proposta che, nella consapevolezza che questo mondo è irriformabile, sappia mettere in imbarazzo, spiazzandoli, i padroni del vapore.
Prossimi appuntamenti: il convegno della FAI del 12 e 13 maggio a Bologna ed una riunione nazionale fissata per il 27 maggio a Milano.
Eufelia

Zola Predosa scambi politici sul corpo delle donne
Ha avuto eco sulla stampa locale e nazionale la convenzione firmata dalla ASL 20 (Bologna Sud) con il Servizio Accoglienza alla Vita (associazione cattolica antiaborista) alla quale è stata affidata la gestione del consultorio di Zola Predosa, il tutto con il beneplacito dell'amministrazione ulivista del comune dell'hinterland bolognese.
Va da sé che per le donne che vorranno usufruire di questo servizio pubblico la morale che verrà loro propinata sarà appunto quello dell'"accoglienza alla vita" e, qualora volessero insistere nell'autodeterminazione del proprio corpo e della propria, eventuale, maternità, il Servizio Accoglienza alla Vita dissuaderà le malcapitate in nome dell'amore materno e della dottrina cattolica.
Il sindaco di Zola Predosa non ha avuto di meglio da commentare che la "gara" per l'appalto del servizio pubblico si è svolta nella massima regolarità. Le stesse parole con le quali l'allora assessore Preziosa commentò l'assegnazione del servizio contro la violenza alle donne all'associazione Erendira (oggi sotto processo) che aveva vinto la gara d'appalto fino ad allora assegnato alla Casa delle Donne.
Pari opportunità per i gestori privati della salute pubblica. La democrazia regna nell'incontro del volontariato cattolico con i gestori del "terzo settore". Vuoi mai che Biffi prenda la parola a favore del sindaco e dei dirigenti della ASL?
redb



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