Da "Umanità Nova" n.14 del 15 aprile 2001
Le ipocrisie di Verdi e Legambiente
Inceneritori e traffico: inquinamento a confronto
Questo studio è stato concepito per cercare di confrontare
l'jnquinamento provocato dagli inceneritori con quello provocato dal traffico
autoveicolare. Lo spunto ci è stato dato dall'arrivo a Livorno del
"Treno verde" di Legambiente che ha svolto un ottimo lavoro di denuncia sulle
pessime condizioni dell'aria respirata dai livornesi a causa del traffico e del
complesso industriale, con particolare attenzione alla centrale ENEL (in
realtà una specie di inceneritore che brucia, probabilmente, anche
scarti industriali provenienti dal nord Europa come dimostra la vicenda
dell'affondamento della "Erika" nel mar di Bretagna nel dicembre 1999).
Legambiente però ha "dimenticato" che a Livorno si sta progettando di
costruire un inceneritore da 400/500 tonnellate che peggiorerà
ulteriormente la situazione. Naturalmente il problema è che Legambiente
è l'unica associazione ambientalista che sostiene la scelta
inceneritorista e quindi fa finta di non sapere. Per obiettività
dobbiamo però ricordare che molti circoli a livello locale non
condividono questa impostazione e si battono contro gli inceneritori.
Per smascherare quella che noi riteniamo una ipocrisia abbiamo chiesto a
"Medicina democratica" una relazione sull'argomento, relazione che in questa
sede proveremo a sintetizzare. (*)
Nella sua relazione Marco Caldiroli, da anni impegnato nella battaglia contro
gli inceneritori, premette "che la maggior parte dei contaminanti
caratteristici contenuti nelle emissioni di un inceneritore non sono
confrontabili con quelli tipici di un mezzo di trasporto a combustibile
fossile. In particolare non è possibile confrontare direttamente le
emissioni di molti microinquinanti (e di metalli pesanti) in quanto non
presenti (o presenti con caratteristiche diverse) nelle emissioni
automobilistiche." I parametri utilizzati sono quelli di un inceneritore da 400
tonnellate/giorno di CDR che funzioni rispettando i limiti di legge vigenti e
un parco autoveicolare relativo ad "automobile a benzina, immatricolata dopo il
1997, catalizzata" con consumi tipici del percorso urbano, cilindrata inferiore
a 1400 cc.
Nella tabella vengono raffrontate le emissioni annue di un impianto di
incenerimento con il numero "annuo" di automobili catalizzate, a benzina, di
cilindrata inferiore a 1.400 cc e con una percorrenza annua pari a 10.000 km.
Per avere un ulteriore metro di confronto occorre considerare che oggi la
densità degli autoveicoli è di circa 1 auto ogni 2 abitanti.
Cioè in media in una città di 100mila abitanti circolano 50mila
automobili. Questo vuol dire che un inceneritore provoca, per alcuni
contaminanti, un inquinamento pari a quello provocato dal traffico di una
città di circa 40-70mila abitanti.
Ecco alcune conclusioni dell'autore dello studio:
a) emissioni di ossidi di azoto
pur essendo questo parametro anch'esso connesso con i rendimenti di combustione
delle auto, nonostante quelle catalizzate hanno ridotto in modo significativo
tale emissione (0,554 g/km a fronte di 1,648 g/km di quelle non catalizzate) un
"equivalente di emissione" dell'inceneritore pari a 38.500 "auto equivalenti"
è un apporto all'inquinamento atmosferico, da parte dell'inceneritore,
significativo;
b) emissioni di polveri
il confronto è stato svolto con un automezzo "ecodiesel" (0,0511 g/km a
fronte di una emissione di 0,484 g/km dei mezzi a gasolio non catalizzati), i
risultati (equivalente di emissione di un inceneritore pari a 20.874
automezzi/anno equivalenti appare anch'esso significativo.
c) emissioni di diossine
tale parametro evidenzia l'elevato contributo di diossine di un inceneritore
rispetto a quello dei gas di scarico delle auto, utilizzando il fattore di
emissione EPA sopra descritto si ottiene una emissione pari a ben 71 milioni e
300 mila automobili/anno. Anche utilizzando fattori di emissioni più
elevati (fattore stimato sempre dall'EPA per auto non catalizzate pari a 20
pg/km) il risultato è comunque elevato (oltre 3.566.000 "auto
equivalenti").
Per le diossine si rammenta anche che l'inventario ENEA (1998) delle emissioni
di queste sostanze tossiche ha stimato una emissione complessiva dalle diverse
tipologie di impianti di incenerimento attualmente operanti in Italia, pari a
390,5 grammi/anno (anno 1995) mentre all'intero parco auto circolante italiano
è stata attribuita una emissione complessiva di "soli" 5,1 grammi/anno
(sempre 1995) ed è stata considerata in via di azzeramento tale
emissione dalle auto (impropriamente secondo il sottoscritto) con la
sostituzione delle auto non catalizzate.
d) altri cancerogeni
tale confronto appare di difficile confronto per le differenti caratteristiche
delle numerose sostanze cancerogene emesse dagli inceneritori rispetto a quelle
emesse dalle auto (IPA e benzene, principalmente).
g) piombo
Anche questo parametro è di arduo confronto; si ricorda comunque che in
uno studio del 1996, Barry Commoner ha stimato che un solo, moderno,
inceneritore del New Jersey metteva ogni anno nell'atmosfera una
quantità di piombo maggiore di quanto è stata la riduzione -
negli USA - dell'emissione di questo metallo pesante con la sua eliminazione
dalle benzine per automobili (e una emissione di tanto mercurio tale da
vanificare gli sforzi fatti da tutte le cartiere americane per ridurre le loro
emissioni inquinanti di tale metallo).
h) Per le emissioni di anidride carbonica, non disponendo al momento di dati
affidabile sulle emissioni degli inceneritori mi sono astenuto da fare
confronti; si tenga presente che l'emissione stimata per tale contaminante per
una automobile con le caratteristiche considerate nelle presenti note è
pari a 250,28 g/km.
i) Per gli inceneritori va comunque ricordato che occorre tenere presente
l'effetto sinergico connesso con una esposizione multipla a numerose sostanze
di diversa tossicità, rispetto a quello delle automobili in cui le
tipologie di emissioni significative sono in numero minore.
Insomma il confronto fra l'inquinamento prodotto da un inceneritore e quello
prodotto del traffico veicolare, con tutti i limiti già evidenziati,
dimostra quanto sia ipocrita la scelta di certi settori dell'ambientalismo
istituzionale (Verdi e Legambiente soprattutto) di condurre "agguerrite
campagne" per la chiusura dei centri storici alle automobili quando poi a pochi
chilometri di distanza gli stessi ambientalisti sostengono la costruzione di
vere e proprie "fabbriche di veleni".
Maurizio Zicanu
(*) La relazione completa si trova sul sito del Comitato contro l'inceneritore
di Livorno (http://www.geocities.com/inceneritorelivorno). Per contatti con
l'autore dello studio: Centro per la Salute "Giulio A. Maccacaro" via Roma 2
21053 Castellanza (VA), mailto:medicinademocratica@libero.it
Tabella Confronto
tra emissioni annue di un inceneritore per CDR e "automobili equivalenti annue"
(per i parametri confrontabili)
Contaminante
|
Stima
emissione annua inceneritore da 400 t/g (8.000 ore di funzionamento) kg/anno
|
Fattori
di emissione di una automobile con le caratteristiche indicate per km percorso
in ciclo urbano g/km |
Numero
equivalente di automobili "annue" ovvero numero di auto circolanti con percorrenza
uguale a 10.000 km/anno in ciclo urbano |
Ossido di carbonio |
53.333 |
14,8200 |
359,9 |
Polveri |
10.667 |
0,0511 (*) |
20.874,8 |
Acido cloridrico |
21.334 |
Non pertinente |
|
Acido fluoridrico |
1.067 |
Non pertinente |
|
Anidride Solforosa |
106.666 |
Non disponibile |
|
Ossidi di azoto |
213.333 |
0,5540 |
38.507,9 |
Sostanze organiche volatili (COT) |
10.667 |
2,3659 (**) |
450,9 |
Metalli pesanti |
533 |
Non confrontabile (***) |
|
Cadmio+Tallio |
53 |
Non pertinente |
|
Mercurio |
53 |
Non pertinente |
|
Idrocarburi policiclici aromatici |
11 |
Non confrontabile |
|
TCDD equivalenti (I-TEQ) |
107 mg (****) |
1,5 pg/km |
71.333.333 |
Note alla
Tabella
Non pertinente
= parametro caratteristico dell'incenerimento di rifiuti ma non presente nelle
emissioni di gas di scarico.
Non confrontabile
= parametri con diverso significato tra emissioni dell'inceneritore e delle
automobili.
(*) Tale
valore è riferito alle PM10 emesse da auto diesel immatricolate dopo
il 1997 (ecodiesel 94/12/EEC).
(**)Il dato
per le auto è riferito a Carbonio Organico Volatile Non Metanico (COVNM)
per cui è solo parzialmente confrontabile con il Carbonio Organico Totale,
parametro di emissione per gli inceneritori.
(***) Nel
caso delle auto catalizzate le emissioni di metalli sono connesse ai metalli
utilizzati nei catalizzatori (in particolare palladio) per i quali non vi sono
ancora degli affidabili fattori di emissione, in ogni caso è arduo confrontare
la tossicità di questo metallo con quella dei numerosi metalli emessi
da un inceneritore.
(****) Ovvero
107.000.000.000 picogrammi/anno. Il fattore EPA utilizzato è quello più
elevato riferito alle auto catalizzate. Vi sono stime precedenti (riferite ad
auto non catalizzate) in cui il fattore di emissione di PCDD+PCDF espresse come
I-TEQ arriva fino a 20 picog/km percorso, quindi con di due ordini di grandezza
superiori a quello utilizzato nella presente stima.
|