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Da "Umanità Nova" n.14 del 15 aprile 2001
Autogestiamo la città
La Federazione Municipale di Base di Spezzano in Francia
Più di cento persone a Parigi, 65 a Lione, una cinquantina a Chambery,
40 a Dijon, una trentina a Avignon, Grenoble e Besançon, una ventina a
Clermont-Ferrand e alcune persone a Chalon-sur-saône... in totale circa
400 persone hanno incontrato il nostro compagno italiano Domenico in occasione
di una tournée di conferenze organizzate dalla Fédération
anarchiste sulla questione del comunalismo e delle alternative sociali
possibili finalizzate all'autogestione della città.
È noto che gli anarchici, da oppositori a ogni delega di potere, non
partecipano alle sceneggiate elettorali delle democrazie parlamentari e
chiamano all'astensione attiva, all'agire anziché alla delega. Pertanto,
l'obiettivo di questa tournée di conferenze non era quello di
soffermarsi ad una semplice critica al sistema elettorale ma al contrario, di
dare un senso a "l'agire" presentando e valorizzando le pratiche
d'autorganizzazione esistenti oggi qui e altrove. Il fine era quello di
mostrare come altre forme d'intervento nella vita della città, nella
gestione del nostro territorio e delle nostre campagne, portatrici di
alternative sociali, sono possibili. E dato che il domani si prepara nell'oggi,
noi abbiamo tutto da guadagnare nel far conoscere queste esperienze, nello
svilupparne delle altre traendo insegnamento dalle prime col fine di giungere
ad una federazione delle stesse. L'autogestione non è un qualcosa di
innato che piove dal cielo all'indomani di un grande evento. L'autogestione si
apprende e si esperimenta cominciando nell'oggi col fine di diffondere e
rendere popolari le nostre idee e le nostre pratiche, di confrontarle nella
quotidianità e di dotarci di spazi per tracciare in prospettiva
l'organizzazione della società futura, quale risposta ai bisogni
concreti ed immediati. È per tutte queste ragioni che abbiamo invitato
il nostro compagno della Federazione anarchica italiana, Domenico, a conferire
in una decina di città sull'esperienza che egli stesso vive da
più di vent'anni a Spezzano Albanese con la Federazione municipale di
base (1).
Spezzano Albanese è una piccola città ad economia prevalentemente
agricola con 7500 residenti al centro di un paese di 13000 abitanti, situato al
Nord della Calabria, nell'Italia del sud. Qui, su proposta dei militanti
anarchici e libertari, gli abitanti hanno dato vita alla Federazione municipale
di base (FMB) con l'obiettivo di intervenire direttamente nelle questioni
riguardanti la comunità. La FMB rappresenta un vero contropotere
all'amministrazione comunale e si è fatta inoltre promotrice di una
cooperativa operaia oggi attiva nei settori dell'edilizia e dell'informatica.
La FMB risulta strutturata sui principi dell'autorganizzazione, del federalismo
e funziona con assemblee generali, incarichi... con una doppia struttura,
un'Unione sindacale per ciò che riguarda il mondo del lavoro e un'Unione
civica per tutto ciò che riguarda invece le questioni comunitarie (2).
Se un centinaio di persone sono membri della FMB, la sua influenza è
largamente più vasta al punto che l'amministrazione comunale non
può più prendere e applicare le sue decisioni se la FMB si
oppone. Attraverso la FMB, gli abitanti, raggruppati su una base di classe (non
si tratta infatti di raggruppare i padroni, le forze dell'ordine, gli uscieri)
si sono in parte riappropriati della vita della comunità
tradizionalmente confiscata dai politicanti al servizio delle classi dominanti.
Ovunque Domenico ha tenuto le sue conferenze, l'accoglienza è stata
calorosa e il pubblico molto interessato alla presentazione dell'esperienza
della FMB. Il dibattito si è rivelato particolarmente appassionante ad
Avignon e a Chambéry, dove numerose sono state le domande sul
funzionamento concreto, sui limiti e sulle prospettive d'alternativa sociale
offerti da tali iniziative. Queste conferenze hanno rappresentato inoltre
l'occasione per richiamare, attraverso un'esperienza concreta tutta la
differenza che esiste tra il comunalismo libertario e il municipalismo
libertario e ancor di più rispetto alle illusioni della democrazia
partecipativa.
Grazie a Domenico d'essere venuto a incontrarci e soprattutto per gli
insegnamenti che ci ha dato. Ora sta a noi farne tesoro per sviluppare qui, in
città come in campagna, esperienze di comunalismo libertario. Non
dimentichiamo che la lotta antagonista e rivendicativa e le alternative sociali
rappresentano le due gambe della lotta sociale e di una possibile rivoluzione
libertaria!
David (groupe Kronstadt - Lyon)
1. Segnaliamo che altre conferenze si tenevano parallelamente sull'Ovest e sul
Nord della Francia, con altri oratori, che presentavano altre esperienze
comunaliste. Un prossimo articolo di le Monde libertaire renderà
certamente conto di queste altre iniziative.
2. Per sapere di più sulla FMB, vedere le Monde libertaire ndeg.1232 et
1233 nonché l'opuscolo "Le quartier, la commune, la ville... des espaces
libertaires " edito da le Monde libertaire, 20 F (+10% de port), disponible
à Publico 145, rue Amelot, 75011 Paris.
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