![]() Da "Umanità Nova" n.14 del 15 aprile 2001 Ciechi, sordi, mutiStavolta la Benemerita ci ha dimostrato che abbiamo torto.
Siamo sicuri di essere spiati, nelle sedi, nelle auto, nelle case. Continuiamo
a pensare che lo stato attraverso i suoi apparati ascolti e veda ogni nostro
gesto. Roma 4 aprile. L'auto di un generale provoca un disastro stradale: quattro morti, tre auto ed una moto distrutti, pezzi di corpi dappertutto, fiamme ed un rumore assordante.
Loro non hanno visto né sentito nulla. Il generale tranquillamente
leggeva (e non era neppure un romanzo giallo), l'autista che ha visto chiede
che fare ma non si ferma. Come mai? Ma è ovvio, obbediva ad un ordine! Ma non glielo ha mai detto nessuno che agli ordine ingiusti è obbligatorio non obbedire?
E del generale costretto a dimettersi dagli stessi carabinieri, che non gli
perdonano di aver scaricato la colpa su uno dei loro, non possiamo dire altro
che è nella normalità. Oppure non può essere normale neppure per lui? R.P.
|
fat@inrete.it
Web: uenne@ecn.org