Da "Umanità Nova" n.16 del 6 maggio 2001
C'è posta per te
A proposito di campagna elettorale
È proprio un brutto momento per i postini italiani, e a loro -
fin da subito - va data la nostra piena solidarietà.
Provateci voi a recapitare depliant, volantini, memoriali, proiettili,
petizioni, interpellanze, esecrazioni e quant'altro serva alla campagna
elettorale per le politiche del prossimo 13 maggio in meno di due settimane.
C'è da uscire pazzi!
Non basta infatti che il Cavaliere abbia stampato e spedito alle famiglie
italiane il proprio libercolo multicolore per ingolfare i centri di smistamento
delle Poste, ma a questo negli ultimi giorni si è aggiunto il documento
dei Nuclei di iniziativa proletaria internazionale (le nuove B.R., tanto per
intenderci) che se proprio non capillarmente inviato come il precedente
"messaggio promo-elettorale", ha tuttavia raggiunto le sedi sindacali e dei
consigli di fabbrica di ben nove città (Prodenone, Milano, Bologna,
Roma, Taranto, Lodi, Noto, Foligno, Siracusa), senza tener conto delle
lettere-minaccia (con proiettili e no) spedite ai politici italiani che
contano, con soddisfazione, le pallottole.
Fortunatamente c'è Internet, altrimenti...
Per questo ci scusiamo con i nostri lettori ed abbonati se Umanità Nova
vi giungerà in ritardo. Non dovendo fare alcuna campagna elettorale,
dubitiamo di aver qualche possibile "priorità". A meno che...
A meno che la generosa e intrepida "regia di Stato" non voglia contribuire -
come in altre simili occasioni - a lanciarci all'interno del teatrino politico
con tanto di scoppio e fragore.
Del resto, le esecrazioni dell'ex presidente della Repubblica, Francesco
Cossiga, rilasciate al quotidiano romano "Il Messaggero" lo scorso 17 aprile,
parlano chiaro: macchè nuove Brigate Rosse, le bombe sono di matrice
anarchica.
Infatti, il senatore a vita così argomenta a proposito della nuova
ondata terroristica: "Parlerei di anarchismo, espressione di cui oggi si
è perso un po' il senso. Anche scorrendo i loro documenti, si capisce
che siamo di fronte a forme figlie di una cultura anarchica piuttosto che del
brigatismo rosso o di Prima Linea, che muovevano in linea diretta dal
comunismo. Quindi anarchia nel senso di negazione globale della realtà:
ce n'è ampia traccia nello spontaneismo dei centri sociali. Le Br erano
ben lungi dal negare l'assetto tradizionale di potere degli Stati e non
ritenevano che gli equilibri internazionali fossero in crisi".
A buon intenditor - come si dice - poche parole, e che l'infaticabile
"picconatore" con i Servizi Segreti ci sappia fare, avvalora ipotesi
inquietanti, soprattutto se l'opposizione sociale del G8 a Genova preoccupa e
turba i sogni del nuovo Governo, più di qualsiasi inchiesta pubblicata
su "L'economist".
Per questo ribadiamo la nostra piena solidarietà ai lavoratori delle
Poste Italiane per l'immane sforzo che stanno compiendo. Non vorremmo che
credessero che i prossimi pacchi (con bomba o senza) che saranno costretti a
recapitare avessero come mittenti gli "anarchici".
Siamo seri: noi con la campagna elettorale/militare non abbiamo nulla a che
spartire!
Jules Élysard
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