Da "Umanità Nova" n.18 del 20 maggio 2001
Convegno FAI di Bologna: le mozioni
Della globalizzazione
G8 a Genova
La logica del profitto macina uomini, strutture sociali
(istruzione, sanità previdenza, etc.), garanzie ed ambiente e oramai
domina incontrastata a livello planetario. L'affermarsi del capitalismo va di
pari passo con il rafforzamento del controllo statale. Controllo che si esplica
nell'accentuarsi sul piano interno di politiche di stampo disciplinare e, su
scala internazionale, nel moltiplicarsi di conflitti ad alta e bassa
intensità, significativamente promossi come operazioni di polizia
internazionale (dall'Iraq alla Colombia, passando per la ex Jugoslavia).
Fondo Monetario Internazionale, Organizzazione Mondiale del Commercio, NATO,
etc. sono organismi intergovernativi. L'attuazione degli accordi sottoscritti
nei vari ambiti transnazionali è garantita dai solidi manganelli dei
singoli stati. Al traslarsi sul piano internazionale del controllo statuale
dell'economia fa da puntuale contrappunto l'accentuarsi della dimensione
repressiva. I vari club di ricchi e potenti sono funzionali a tessere una trama
di dominio sull'intera superficie della terra, progettando politiche
economiche, ambientali, militari di supremazia di pochi rispetto all'immensa
maggioranza delle popolazioni.
In particolare decenni di politiche varate dagli annuali vertici dei G8 (un
tempo G7) hanno dato luogo al consolidamento di una piramide di gerarchie
feroci sul pianeta: assistiamo infatti ad una corsa sfrenata e folle verso la
cima della piramide, con una concentrazione di poteri in ogni campo nelle mani
di pochi, spesso irresponsabili e miopi, ossia incapaci di andare al di
là del perseguimento brutale del mero interesse personale ed immediato,
per sé e per la propria élite di riferimento a livello di
ciascuna delle 8 potenze.
Unitamente all'OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo
Economico, che raggruppa i 29 principali paesi industrializzati), alle
istituzioni finanziarie internazionali che dettano i ritmi dell'erogazione del
denaro sulla terra (Banca Mondiale, Fondo Monetario Internazionale, Banca per i
Regolamenti Internazionali), al WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio) che
norma in maniera totale gli scambi di merci e servizi tra le nazioni, il G8
è l'organismo responsabile in via prioritaria delle strategie politiche
che il club dei ricchi-e-potenti persegue su scala mondiale. Queste politiche
hanno ulteriormente divaricato le disuguaglianze tra i popoli allargando la
forbice della differenza tra un nord del pianeta, ricco, militarmente
schiacciante, tecnologicamente avanzato, minoranza nel pianeta, ed un sud reso
sempre più povero nonostante le principali e più importanti
materie prime risiedano da quelle parti: petrolio, oro, materiali pregiati,
materie prime per le tecnologie di punta.
Ma anche nel cuore dell'impero cresce la divaricazione delle classi: oggi
precarizzazione del lavoro, privatizzazione dei servizi, erosione delle
garanzie e dei diritti fanno parte del nostro panorama quotidiano.
Per opporsi efficacemente alle politiche distruttive e liberticide dei vari G8,
BM, FMI, WTO occorre promuovere lotte al contempo radicali e radicate, capaci
di creare una stabile connessione solidale tra gli oppressi del nord e del sud
del mondo.
In questa prospettiva consideriamo importanti le mobilitazioni contro i vertici
dei potenti della terra ma riteniamo altresì prioritaria la lotta su
scala internazionale per la tutela dell'ambiente, la difesa della
libertà e del reddito dei lavoratori, contro le spese militari e le
guerre, contro la discriminazione e il razzismo.
Questo primo scorcio di secolo apre nuove prospettive alla proposta ed
all'azione degli anarchici, che ovunque sono stati protagonisti delle lotte
contro la globalizzazione. Ma occorre fare un salto in avanti, occorre
perseguire una pratica di sottrazione dallo spettacolo e di costruzione di
proposte concrete. E bisogna farlo in fretta, prima che anche la contestazione
ai vertici dei potenti si trasformi in un rito da celebrare periodicamente.
Bisogna tessere una rete forte e solidale non solo virtuale ma anche reale,
costruendo massa critica ma sapendosi anche fare polvere, capace di insinuarsi
ovunque, per inceppare la macchina infernale dei potenti.
I compagni e le compagne presenti al convegno FAI di Bologna del 12 e 13
maggio
I compagni e le compagne presenti al convegno FAI di
Bologna del 12 e 13 maggio ritengono importante una presenza autonoma,
autorganizzata capace di valorizzare in modo precipuo la dimensione
comunicativa alle mobilitazioni contro il G8 a Genova.
Decidono pertanto:
- di aderire all'"Appello al movimento anarchico e libertario per..." e quindi
di partecipare alla manifestazione del 9 giugno a Genova.
- di sostenere e promuovere mobilitazioni a carattere locale sabato 14 luglio
- Valutano con favore che, i sindacati di base, accogliendo l'appello loro
rivolto, abbiano indetto uno sciopero generale il 20 luglio e decidono pertanto
di partecipare alla manifestazione che si svolgerà in concomitanza dello
sciopero.
- invitano altresì alla costruzione di una presenza specifica per sabato
21 luglio
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