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Da "Umanità Nova" n.18 del 20 maggio 2001
Senza Frontiere
Brevi dal mondo
Brasile - occupato il latifondo del presidente del
Senato
Sale la tensione nelle fazendas Chão Preto e Chão
Estrelas, nel comune di Aurora do Pará (Amazzonia brasiliana), occupate
nei giorni scorsi da 1.500 famiglie di Senza Terra. Sebbene non sia stata
ancora fissata una data precisa per procedere allo sgombero, il decreto di
espulsione emanato questa mattina dal giudice Andreia Miralha ha già
mobilitato nella zona 200 poliziotti. Il colonnello Mauro Calandrine,
comandante in capo della polizia militare del Pará , ha dichiarato alla
stampa locale che è sua intenzione "evitare qualsiasi tipo di scontro"
con i manifestanti, che chiedono l'esproprio dei latifondi invasi. A tale
proposito, il presidente dell'Istituto terriero del Pará (Iterpa),
Ronaldo Barata, ha replicato al Movimento dei lavoratori Senza Terra (Mst) che
le fazendas sono produttive e legalmente possedute dal presidente del senato,
Jader Barbalho. Il Mst sostiene invece che Barbalho si attribuisca
arbitrariamente la proprietà dei 16mila ettari di terreni occupati,
assieme all'imprenditore José Osmar Borges, già accusato di
malversazione di fondi della Sovrintendenza allo sviluppo dell'Amazzonia
Uganda - in carcere si muore di fame
I detenuti della prigione Mityana nel distretto di Mubende (circa 150
chilometri da Kampala) rischiano di morire di fame. Lo ha dichiarato lo stesso
direttore del carcere, che ha sottolineato come da gennaio non arrivino
approvvigionamenti di cibo.
Ad aggravare la situazione c'è il problema del sovraffollamento. La
prigione è stata costruita per ospitare 48 detenuti ma oggi ne contiene
209, di cui 105 per reati contro il capitale e 85 per piccoli delitti.
Ginevra - Occupata la CityBank
Un centinaio di manifestanti ha partecipato mercoledì 9 maggio, a
Ginevra, a una manifestazione contro i massacri da parte dei paramilitari in
Colombia organizzata da diversi collettivi locali.
Nel totale silenzio da parte dei media, nelle ultime settimane una vera e
propria escalation della violenza paramilitare si è verificata nel paese
centroamericano, con oltre 300 morti assassinati nella sola settimana di
pasqua, minacce e torture.
I mandanti presunti dei paramilitari sono le imprese transnazionali
(finanziarie e industriali), le quali hanno tutti gli interessi a che la
popolazione terrorizzata abbandoni le terre, ricchissime di materie prime.
Bersaglio simbolico dell'azione, la succursale ginevrina della Citybank,
istituto che per la sua importante presenza in Colombia gioca un ruolo di
primissimo piano sulla scena politica e economica del paese, ed è tra
l'altro fortemente sospettato di finanziare direttamente i paramilitari.
Dopo un corteo - non autorizzato - di circa un'ora, le manifestanti e i
manifestanti sono riusciti a penetrare pacificamente negli uffici della banca,
chiedendo che la direzione precisasse la sua posizione sui massacri e
dichiarasse la sua contrarietà al Plan Colombia. Un fax è stato
inviato a questo scopo alla sede centrale di Nuova York. Per tutto il
pomeriggio gli occupanti (una cinquantina) hanno atteso invano una risposta,
mentre la polizia antisommossa prendeva posizione all'esterno e all'interno
dell'istituto. Una parte degli occupanti aveva nel frattempo abbandonato gli
uffici, in cambio della promessa di non essere arrestata.
Alle 18, la polizia ha infine fatto irruzione e fermato i 14 attivisti ancora
in resistenza, che sono stati ammanettati e caricati sulle camionette. Nel
frattempo, all'esterno della banca una cinquantina di compagni sensibilizzava i
passanti con striscioni e volantini.
Dopo il (purtroppo) canonico trattamento a base di impronte digitali, foto
segnaletiche, interrogatori e dopo una notte al fresco, i manifestanti sono
stati rilasciati.
Nonostante il fermo, il bilancio dell'azione è stato positivo. La stampa
locale (tra cui l'emittente in lingua inglese di Ginevra) ha parlato della
situazione in Colombia e - soprattutto - numerosi passanti si sono interessati
al problema, attraverso volantini e discussioni improvvisate.
Kalvin/CVZ
Spagna - contro la Banca Mondiale
Appello alla mobilitazione Barcellona 22 - 27 giugno 2001
Tra il 25 ed il 27 di giugno la Banca Mondiale terrà a Barcellona la sua
conferenza annuale sullo sviluppo economico... e noi vogliamo darle un caldo
benvenuto.
Seguendo l'esempio di Seattle, Melbourne, Praga, e di molti altri stiamo
organizzando: "la campagna contro la Banca Mondiale - Barcellona 2001" - "Un
mondo diverso è possibile - globalizzare la resistenza e la
solidarietà".
Vi invitiamo a partecipare alla controconferenza, alle manifestazioni ed al
processo popolare contro l'istituzione.
Questo è il programma che pensiamo di realizzare:
dal 16 al 21 giugno: attività decentrate a livello locale, per rendere
visibile il ruolo dell'Unione Europea nel processo di globalizzazione (i
rappresentanti della UE si incontreranno Gothenburg il 16 giugno).
Il 22 ed il 23 giugno: gruppi di lavoro su sette principali punti: ecologia,
alimentazione, agricoltura, diritti sciali e dei lavoratori, militarizzazione e
pace, immigrazione, donne e globalizzzazione, globalizzazione e sviluppo.
Notte del 23 giugno: concerto in coincidenza con la fiesta di San Juan , una
notte di spettacoli tradizionali, di magie e di fuoco.
24 giugno: dimostrazione di massa unitaria
25 giugno: festa stradale, disobbedienza civile ed attività non violente
coordinate
26 e 27 giugno: attività decentrate organizzate da gruppi affini
27 giugno: la Banca Mondiale sotto processo.
Noi appoggiamo totalmente le proteste che si terranno a Genova contro la
riunione del G8 in luglio e vi invitiamo a contattare con urgenza gli attivisti
che la stanno preparando in Italia. Ma non di meno, dopo la riuscita battaglia
contro la Banca Mondiale a Praga, crediamo sia essenziale mantenere alta la
pressione contro questa istituzione.
Dobbiamo approfondire la crisi di legittimità che questa ed altre
istituzioni del capitale globale stanno sperimentando con l'obiettivo di
portare la crisi al cuore delle multinazionali stesse.
Per di più, con questo processo, vorremmo rinforzare il movimento
anticapitalista in questo paese.
La campagna sta riscuotendo un grande successo e ci aspettiamo la ripetizione
delle proteste di massa già viste a Seattle, Melbourne Praga, Nizza,
ecc.
Stiamo organizzando un incontro internazionale a maggio per il 12 ed il 13 a
Barcellona con l'obiettivo di informare e di coordinarci a livello europeo.
Se volete raggiungerci in questi giorni o avere altre notizie sulla campagna
contattateci il più rapidamente possibile attraverso la nostra nuova
mailing list in inglese: bcn2001_en-subscribe@egroups.com
Attraverso questa lista spediremo informazioni sul processo.
Se avete altre domande potete contattarci a: logisticabm@hotmail.com
Garantiremo accoglienza per tutti quelli che vogliano venire.
Errore. L'origine riferimento non stata trovata. sarà il nostro nuovo
sito web per la campagna, attivo tra pochi giorni.
Utilizzate questa opportunità per costruire la resistenza ovunque voi
siate e rilanciare la lotta.
Campagna contro la Banca Mondiale -Barcellona 2001, trad. di Rosaria
Repubblica ceca - manifestazione antinazista
Il 12 maggio, nella piccola città di Kladno, si è tenuta
una manifestazione antinazista. La polizia in assetto antisommossa ha tentato
di impedire la manifestazione, obbligando il corteo a proseguire sui
marciapiedi sino alla piazza dove era stata concessa l'autorizzazione ad un
presidio. Il clima della manifestazione era particolarmente teso perché
è imminente l'approvazione di una nuova legge destinata ad accrescere il
potere della polizia di vietare le pubbliche manifestazioni e di reprimere ogni
forma di dissenso.
Sin dal Primo Maggio la Federazione Anarchica ha iniziato un'intensa opera di
controinformazione ed una lotta contro la nuova legge liberticida.
Kanal, CSAF
da a-infos, trad. di Amria
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