![]() Da "Umanità Nova" n.19 del 27 maggio 2001 Dialogando, dialogando sulla sinistra sconfitta e la sconfitta di sinistra"E poi uno non si deve buttare a destra", avrebbe detto Totò. Già per lui - impenitente monarchico - sarebbe stato non solo facile, ma del tutto naturale. Per noi, che scriviamo e leggiamo Umanità Nova, ci è veramente difficile. Anzi: impossibile! Pure la sonora sconfitta del "centro-sinistra", ed ancor più le prime, e per questo spontanee, riflessioni dei big della coalizione ulivista (ma non solo loro) sul perché è potuto accadere, ci hanno colpito al basso ventre peggio della vittoria di chi ancora (a una settimana dalla fine della campagna elettorale) si sente Napoleone e va in giro per le piazze d'Italia alla ricerca di statue equestri per poterci montare in groppa. E allora, direbbe questa volta Cioran, "dobbiamo rivedere tutto, anche i singhiozzi"! Perché se gli errori/singhiozzi servono a qualcosa, non è certo per migliorarli, ma per evitarli. Se possibile. Invece, puntuali alla meta, le sinistre parlamentari hanno rinverdito tutto il bagaglio tardo-togliattiano, comminando sentenze assolutorie (per gli uni) e lanciando strali con incitazione alla gogna per chi (gli altri) "oggettivamente" han fatto il gioco del padrone Berlusconi. E se, in verità, ancora non è stato riesumato l'epiteto fascista a chi compagno è indegno definirsi e definirlo, è perché domenica prossima c'è il ballottaggio per la carica di Sindaco a Roma, Napoli e Torino. "Ci vuole proprio una bella faccia di merda", diciamo noi. Infatti, si è cercato in tutti i modi di dimostrare che il programma della Casa delle Libertà era una scopiazzatura del programma dell'Ulivo; addirittura si è voluto contrapporre specularmente all'immagine del Cavalier dalla ridanciana figura (e poi dicono che il Berlusca non ha cultura), l'immagine giuliva e belloccia di Rutelli/Clinton (a proposito: avete osservato quante fanciulle l'hanno sbaciucchiato durante la lunga campagna elettorale? Se avesse vinto, di quante segretarie stagiste si sarebbe attorniato?). Dunque, dovendo l'elettorato scegliere tra la "copia" e "l'originale" potrà aver commesso anche uno sbaglio. Ma come avergliene? "Adesso ne vedremo delle belle", dicono i più. C'è da creder loro, se abituati a veder perder l'Inter non smettono più dal ridere ogni qual volta un politico o intellettuale di sinistra cerca di spiegare perché ha perso. L'Inter o la Sinistra? Jules Élysard
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