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Da "Umanità Nova" n.22 del 17 giugno 2001

Chicco, il voltagabbana

"Non abbiamo una posizione in favore di questa o quella filiera tecnologica. E i dati sul fabbisogno di energia elettrica nel mondo dimostrano che ci sarà bisogno di tutte le tecnologie per soddisfarlo". Così "Il Sole-24 ore" del 9 giugno riportava la risposta del presidente dell'ENEL, Chicco Testa, alla domanda dei giornalisti sull'atteggiamento dell'E7, l'organizzazione che riunisce le sette più grandi produttrici e distributrici di energia del mondo riunita a Venezia, in merito al nucleare. Secondo questo signore si deve dunque fare affidamento a "TUTTE" le tecnologie e quindi anche a quella nucleare.

Chi scrive ricorda di aver incontrato Testa nel 1987 durante una manifestazione contro il centro di ricerche nucleari dell'ENEL del Brasimone, nell'Appennino tosco-emiliano. Era l'oratore ufficiale della manifestazione. In maniche di camicia parlò duramente contro l'energia nucleare snocciolando tutti gli argomenti delle battaglie di quegli anni culminate con la chiusura degli impianti nucleari italiani. In diversi notammo l'abilità di questo "professorino" rampante di Legambiente e in molti gli pronosticammo una rapida carriera nel circo parlamentare. Facile profezia.

Chissà se oggi che fa il manager miliardario ed esalta l'uso del nucleare, guardandosi allo specchio non si vergogna un po'. O forse ha distrutto tutti gli specchi di casa sua. Che pena.

M.Z.



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