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Da "Umanità Nova" n.22 del 17 giugno 2001

Senza Frontiere
Brevi dal mondo

Caffe', Vacao e dintorni

Negli ultimi anni il prezzo del caffè e di molti altri prodotti tropicali è crollato, senza però che ciò si riflettesse sul prezzo ai consumatori.

Nel prezzo che viene fissato per la vendita dei prodotti al dettaglio contribuiscono molti fattori: tra questi il costo della materia prima è solo uno e raramente uno dei più influenti.

È evidente che se il prezzo iniziale si è notevolmente abbassato, ma quello finale è rimasto invariato, i maggiori profitti sono andati alle aziende "intermedie", cioè quelle che commercializzano il prodotto.

In questo caso mentre aziende come la Nestlè hanno visto nel solo 2000 un aumento del 20% dei suoi profitti e la Starbucks ha dichiarato un aumento del 41% dei profitti nei primi quattro mesi del 2001, i paesi produttori di queste materie prime si sono ulteriormente impoveriti. Il prezzo del cacao è diminuito nel 1999 del 32% e nel 2000 del 20%, zucchero è banane sono scesi negli ultimi anni rispettivamente del 30% e del 20%. Ma il crollo maggiore lo avuto il prezzo del caffè che ha subito un crollo di circa il 60% tra il gennaio 1998 ed il gennaio 2000. Il crollo del prezzo del caffè è stato generato soprattutto da un aumento della produzione. Vietnam e Brasile hanno largamente incentivato la nascita di nuove piantagioni, formate soprattutto da latifondi a cultura estensiva (i più difficili da essere convertiti in altre produzioni).

Le conseguenze del crollo dei prezzi sono state disastrose per molti dei paesi produttori (per fare un esempio, nel Guatemala l'esportazione del caffè rappresenta più del 20% delle esportazioni totali).

Il mese scorso a Londra si è svolta la Conferenza Mondiale del caffè che voleva, secondo le intenzioni dichiarate, riunire gli interessati del settore in un "atmosfera produttiva di amicizia ed affari". Affari ne sono stati trattati sicuramente, mentre amichevolmente si moltiplicava la povertà dei paesi produttori.

Se a questo aggiungiamo che nelle Hawaii è già stata sperimentata una nuova specie di caffè, geneticamente modificato, che permetterà a tutti i frutti di maturare contemporaneamente riuscendo quindi a meccanizzare la raccolta, ci rendiamo conto di come l'impoverimento sarà una virus difficilmente debellabile.

R.P.



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