Da "Umanità Nova" n.22 del 17 giugno 2001
Strategie di marketing
Supermercati ipnotici
Un interessante articolo su Le Monde Diplomatique di
alcuni mesi fa analizza il comportamento del consumatore e le tecniche che
vengono studiate per indurlo a comperare sempre di più.
Ricerche di marketing iniziate già negli anni 50 e finanziati dalle
grandi aziende di distribuzione studiavano il comportamento delle persone per
indurle a comperare, a loro insaputa, molto più di quanto fosse
necessario.
Le affermazioni principali sono che il prodotto deve rispondere a vari bisogni
nascosti: solleticare il narcisismo del consumatore, dargli sicurezza,
convincerlo che tale prodotto gli darà potenza, sicurezza,
autenticità e creatività.
I moderni centri commerciali, dove tutto sembra a portata di mano, rappresenta
la realizzazione del paese dei balocchi delle fiabe: posso avere tutto, tutto
è acquistabile. Alcuni ricercatori, con l'aiuto di telecamere nascoste,
hanno dimostrato che nei grandi supermercati i clienti si trovano in uno stato
di smarrimento simile all'ipnosi. I battiti delle ciglia, che sono in media 32
al minuto, diminuiscono fino ad arrivare alla metà, per risalire al
ritmo normale solo in prossimità delle casse, dove si ha un ritorno alla
normalità.
Potenti aiuti alla vendita sono i suoni e gli odori. La musica presente nei
punti vendita deve indurre al rilassamento, togliere la fretta, i rumori
associati nelle pubblicità ai prodotti deve dare un'immagine positiva.
In società specializzate esistono esperti chiamati "orecchio d'oro" che
hanno proprio solo questo compito: per esempio, se il corn flakes non emette un
giusto suono quando viene masticato ne viene cambiata la forma.
Un'altra grande novità è l'uso degli odori. Due società
americane, DigiScents e Aromajet stanno sperimentando questa strategia e
già propongono cartucce generatrici di odori da collegare al proprio
computer. La Nestlè e la Procter e Gamble sono tra le maggiori
sponsorizzatrici di questo tipo di studi, per incrementare le loro vendite via
internet.
Gli odori restano impressi nel cervello umano a lungo e possono risvegliare a
livello inconscio il desiderio di un oggetto (e quindi la pulsione a
comperare).
Un altro campo di indagine di queste fiorenti società di marketing sono
i bambini. Certo i bambini raramente dispongono di denaro, ma, se condizionati
a dovere, quando diventeranno adulti assoceranno facilmente ad un prodotto
un'immagine positiva e saranno ammaestrati a comperarli. Chiunque sia entrato
una volta in un McDonald's o Ikea ricorda i giochi al loro interno che si
imprimono nella mente dei bambini come un'immagine di gioia legata a quel
particolare negozio.
Forse questo articolo ci dice cosa che già in fondo sapevamo, ma un
consiglio in più può sempre essere utile: sbattete le ciglia
quando andate a comperare...
Grimilde
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