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Da "Umanità Nova" n.23 del 24 giugno 2001
Fortezza sotto assedio
Cronaca da Goteborg
Il 12 giugno è iniziato il meeting europeo dei capi di stato dell'Unione
con la presenza extra di GW Bush arrivato il 13 Giugno. Un coordinamento di
gruppi politici ambientalisti, Attac, antifascisti, M-L, Trotzkisti, Autonomi,
Anarchici, e la SAC (il sindacato libertario svedese, NdR) negli stessi giorni
hanno organizzato un contro summit. Il controsummit si è articolato in
momenti seminariali ed assembleari su temi che andavano dal Femminismo,
all'Anarcosindacalismo, con la partecipazione di delegazioni dal Bangladesh,
Cile, Mexico, Nepal, Siberia e Sudafrica. Le manifestazioni erano di piazza
contro il liberalismo la globalizzazione e contro l'Eurotop chiamato a decidere
sulla regolamentazione dell'emissione di CO2 nella biosfera, effetto serra,
allargamento dell'Unione, e fedeltà alla NATO. Mercoledì 13 si
sono tenute le prime manifestazioni contro l'EUROTOP con i primi scontri tra
manifestanti e polizia. 20 scuole sono state utilizzate per ospitare i
manifestanti. La polizia ha cercato di impedire ai manifestanti l'uscita da
alcune di queste scuole bloccando con dei container le strade di accesso alle
medesime. Con l'arrivo di Bush (giovedì 14) la tensione è salita
alle stelle e la manifestazione: "Bush Not Wellcome" si è subito
trasformata in uno contro di piazza tra manifestanti e polizia. Nel frattempo
una delle scuole è stata attaccata dalla polizia con il solito pretesto
della perquisizione per ricerca di armi (regolarmente non trovate). I
manifestanti si sono difesi ma alla fine la polizia ha avuto la meglio, la
scuola è stata sgombrata. Questo ha comportato grossi problemi per il
reperimento di altri spazi per ospitare i compagni rimasti senza alloggio. Una
delle ipotesi più accreditate è che lo sgombero della scuola sia
stato voluto per distrarre l'attenzione dei manifestanti rivolta contro Bush.
Lo stesso giorno - venerdì 15 - in mattinata i manifestanti hanno
tentato più volte di circondare il luogo dove si teneva l'Eurotop
(Svenska Massan). La polizia ha utilizzato cariche a cavallo e cani. In
risposta sono state erette e date alle fiamme barricate; alcune vetrine di bar,
negozi e banche vengono distrutti. Nel pomeriggio la situazione sembra calmarsi
e la polizia dichiara ufficialmente che non può più garantire
l'incolumità dei delegati. Un albergo che ospitava le delegazioni Belga
e Finaldese è stato attaccato ed i delegati all'Eurotop non sono stati
in grado di prendere parte al meeting. Nella sera era prevista una festa di
strada "Reclaim the city". Durante il suo svolgimento un gruppo di nazi ha
attaccato la festa: i compagni dell'AFA hanno risposto ed i fascisti hanno
avuto la peggio.
Scena. I nazi fuggono verso i cordoni della polizia che circondava la piazza,
la polizia lascia passare i fascisti, i compagni arrivano molto vicino allo
schieramento poliziesco che subito contro carica, i compagni rispondono con i
bastoni, pietre e bottiglie, la polizia fa fuoco ad altezza d'uomo, senza dare
il preavviso sparando in aria come anche da queste parti si usa fare. Tre
compagni rimangono a terra feriti: uno, colpito all'addome, è
gravissimo. Reclaim the city viene dispersa: gli arrestati sono 500. La
situazione sembra calmarsi ma non il pattugliamento aereo dei due elicotteri
che offrirà con il rumore dei motori la colonna sonora della notte. Alle
9.30 riparte spontaneamente Reclaim the City che durerà fino alle 3 del
mattino. Una scuola viene circondata dalla polizia per tutta la notte, al
mattino il blocco viene rimosso. Le dichiarazioni di Goran Person (il primo
ministro Svedese e il suo ministro degli interni) sono di totale appoggio
all'operato della polizia. Paradossalmente il ministro dell'Interno dichiara
che a Goteborg la situazione è sotto controllo (sic!). Durante la notte
ci sono riunioni continue per organizzare il servizio d'ordine per il sabato.
Si decide che la manifestazione sarà pacifica in modo da rendere chiara
la differenza tra la violenza del movimento (distruzione di cose) e quella
dello stato (omicidio). Tuttavia si preparano i cordoni di servizio d'ordine in
modo da proteggere il corteo in caso di attacco da parte delle forze del
disordine. La mattina ci si raduna in Vasaparken: alle 8.30 una riunione tra i
servizi d'ordine stabilisce la sequenza degli spezzoni. Il blocco Rosso/Nero
(AnarcoSindacalisti, AnarcoComunisti e Socialisti Libertari, SAC)
seguirà quello nero (Antifascisti AFA ed Anarchici). La consegna
è di evitare ogni tentativo da parte della polizia di isolare il blocco
nero. Dietro gli Anarcosindacalisti vengono diversi sindacati indipendenti
Danesi e Norvegesi, quindi gruppi M-L. Davanti al blocco nero altre sezioni di
sindacati di base Norvegesi e Danesi (tipografi, portuali, ferrovieri,
macchinisti, edili, etc): si tratta di piccoli gruppi ma che danno molto
nell'occhio per i loro stendardi colorati con le insegne dei loro settori di
appartenenza.
Ancora più avanti lo Spezzone dei Verdi, Gruppi per la difesa della
biodiversità, le tute bianche finlandesi una 40ina, lo spezzone Contro
la Dittatura del Mercato, e ATTAC (gruppo per l'applicazione della Tobin tax)
che apre anche il corteo. In totale il corteo conta più di 20.000
persone. Lo spezzone più forte e quello Rosso/Nero (5000) seguito da
ATTAC (2000), il blocco nero conta circa 500 persone. La tensione se n'è
andata lasciando posto alla gioia di essere in tanti, con la voglia di
affermare con la nostra presenza la nostra ferma opposizione allo sfruttamento
totale del pianeta e alla negazione di qualsiasi forma democratica nella
gestione dello stesso.
I sound system, le bande, i canti riempiono le strade di Goteborg, moltissimi
dalle finestre mostrano la loro simpatia verso il corteo applaudendo ed
esponendo alle finestre panni rossi o cartelli con la scritta NO EU.
Della pula nemmeno l'ombra: la intravediamo solo in un punto del percorso del
corteo lontana diversi isolati dalla strada che stiamo percorrendo. Solo gli
elicotteri continuano a tenerci sotto osservazione. All'arrivo ci sentiamo
soddisfatti. L'intimidazione dei giorni precedenti non è servita a nulla
la manifestazione si è svolta e con successo. Il senso di
responsabilità politica di tutti i partecipanti ha prevalso sullo stato
emotivo (le notizie dall'ospedale confermavano che il compagno ferito versa in
gravissime condizioni). Dal palco si succedono diversi oratori: si parla
dell'Europa di come questa sia unicamente un'espressione economica, sulle
drammatiche condizioni dei lavoratori, e su come queste stiano peggiorando
sotto la nuova religione di stato: il neoliberismo.
La sera una manifestazione spontanea contro la brutalità della polizia
viene circondata dalla polizia. I manifestanti si siedono a terra ed iniziano a
cantare: non basta! Vengono tutti arrestati, caricati su autobus e dispersi
nelle campagne a centinaia di Km da Goteborg mentre alcuni vengono
trattenuti.
La notte di sabato 16 una scuola viene circondata dalla polizia ed entrano in
azione i reparti speciali antiterrorismo armati di mitra: la situazione
è assurda, arrestano e portano via tutti i compagni vestiti di nero o
rosso/nero. Oggi - domenica 17 - le notizie che arrivano da Goteborg sono
preoccupanti: i manifestanti ancora in città sono sottoposti ad un
coprifuoco non dichiarato ma che nei fatti esiste. La polizia pattuglia le
strade alla ricerca di manifestanti, ci sono agenti in borghese in grande
quantità che tentano di infiltrarsi nelle riunioni, ma il peggio di
tutto è che sono arrivate in città squadre di nazifascisti decise
ad esercitare una rappresaglia contro i compagni. Ad Oslo azioni di protesta si
stanno svolgendo fuori dall'ambasciata Svedese in solidarietà con i
manifestanti di Goteborg. Questo è il momento per la solidarietà
internazionalista.
Kammellerna-FAI
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